Concetti Chiave
- Primo Levi, nato a Torino da genitori di origine ebrea, è stato uno scrittore, partigiano e chimico italiano.
- Si laureò con lode in chimica all'Università di Torino nel 1941, nonostante le difficoltà imposte dalle leggi razziali.
- Dopo l'arresto nel 1943, fu deportato al campo di concentramento di Auschwitz, esperienza che ispirò il suo libro "Se questo è un uomo".
- Dopo la liberazione, dedicò la sua vita a raccontare le sue esperienze nei lager attraverso la scrittura.
- Morì nel 1978 in circostanze sospette, probabilmente a causa di un suicidio.
Primo Levi
Primo Michele Levi, nacque a Torino da Cesare Levi ed Ester Luzzati, entrambi di origine ebrea. È stato uno scrittore, partigiano e chimico italiano.
Finiti i suoi studi, nel 1936 al liceo classico Massimo D'Azeglio a Torino, nel 1937 si iscrive al corso di laurea in chimica presso l'Università di Torino. Nel 1938 entrano in vigore in Italia le leggi razziali. Fortunatamente riuscì a finire i suoi studi, nonostante la presenza delle leggi, ma li risultò difficile trovare un relatore per la sua tesi, finché nel 1941 si laureò con lode, in una tesi in chimica. A causa delle leggi non riuscì a trovare facilmente un impiego, ma nel 1942 si trasferì a Milano dove trovò lavoro in una fabbrica di medicinali. l'8 settembre dello stesso anno si trasferisce in Valle D'Aosta con un gruppo di partigiani, ma il 13 dicembre fu arrestato dalla milizia fascista.
Il 22 febbraio 1944, Levi, fu mandato al campo di concentramento di Auschwitz dove rimase fino all'arrivo dell'Armata Rossa.
Quando tornò in Italia, necessitò di raccontare l'incubo vissuto nel lager, così iniziò la stesura di un libro "Se questo è un uomo", in seguito ne pubblico molti altri come "La tregua" e "La chiave a stella".
primo Levi morì nel 1978 sule scale della sua abitazione, forse in seguito ad un suicidio