Concetti Chiave
- Il poeta esprime un profondo attaccamento al solitario colle e alla siepe che limita la vista dell'orizzonte.
- Sedendosi e osservando, l'autore immagina spazi infiniti e silenzi sovrumani, evocando un senso di quiete.
- Il pensiero del poeta si perde nell'immensità, provocando un dolce naufragio nella contemplazione dell'infinito.
- Il suono del vento tra le piante stimola un confronto tra il silenzio infinito e la presente realtà sonora.
- L'eternità e le stagioni passate emergono nella mente del poeta, accentuando la sua immersione nell'infinito.
L'infinito
1 Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
2 E questa siepe, che da tanta parte
3 Dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
4 Ma sedendo e mirando, interminati
5 Spazi di là da quella, e sovrumani
6 Silenzi, e profondissima quiete
7 Io nel pensier mi fingo; ove per poco
8 Il cor non si spaura. E come il vento
9 Odo stormir tra queste piante, io quello
10 Infinito silenzio a questa voce
11 Vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
12 E le morte stagioni, e la presente
13 E viva, e il suon di lei. Così tra questa
14 Immensità s'annega il pensier mio:
15 E il naufragar m'è dolce in questo mare.
Descrizione del colle
1 Sempre caro mi è stato questo solitario colle
2 che impedisce allo sguardo di vedere
3 gran parte del tramonto oltre la siepe
4 ma sedendomi e guardando (gerundio per dare l’idea di un lungo tempo che passa)
5 immagino spazi infiniti al di là della siepe
6 e silenzi talmente profondi che sono sovrumani (straordinari) e una quiete profondissima
Stupore e spavento
7 io nel pensiero immagino, dove il cuore, stupito da quei silenzi e quella quiete per poco non si spaventa
8 E= il centro della poesia quando sento il vento frusciare tra le foglie degli alberi
9 Queste= è tornato alla realtà
10 Quello= è entrato definitivamente nell’infinito. Silenzio infinito alla voce del vento QUESTA= è entrato nell’infinito che considera come la sua realtà.
Perdersi nell'eternità
11 sto paragonando, e mi viene in mente l’eternità (morte)
12 e le stagioni passate e quella presente e il suo suono
13 così tra questa immensità il mio pensiero si perde
14 e provo dolcezza nel perdermi in questo mare di eternità
Domande da interrogazione
- Qual è il significato dell'ermo colle per l'autore?
- Come viene descritta l'esperienza del naufragare nel testo?
- Quali emozioni suscita il confronto tra il silenzio infinito e la voce del vento?
L'ermo colle è sempre stato caro all'autore perché rappresenta un luogo di riflessione e immaginazione, dove può contemplare spazi infiniti e silenzi sovrumani, che lo portano a confrontarsi con l'eternità.
L'esperienza del naufragare è descritta come dolce, poiché l'autore si perde piacevolmente nell'immensità e nell'eternità, trovando una sorta di pace e appagamento in questo abbandono.
Il confronto tra il silenzio infinito e la voce del vento suscita stupore e un leggero spavento nel cuore dell'autore, poiché lo porta a riflettere sull'eternità e sulla transitorietà delle stagioni e della vita presente.