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Concetti Chiave

  • L'infinito di Leopardi è un idillio composto da versi endecasillabi sciolti, caratterizzato da un ritmo lento e musicale grazie all'uso dell'enjambement.
  • Leopardi utilizza una combinazione di termini poetici e familiari per esprimere un'immersione nell'infinito e nel silenzio del paesaggio.
  • La lirica esplora la relazione tra immaginazione e realtà, con il poeta che si perde nell'infinità del mare di pensieri e trova tranquillità.
  • L’ostacolo fisico del cespuglio stimola l’immaginazione del poeta, permettendogli di esplorare un mondo oltre la realtà visibile.
  • Il colle di Recanati rappresenta per Leopardi un luogo di pace e riflessione, dove può abbandonarsi ai ricordi e all'immensità dell'infinito.

Commento de L'Infinito

L’infinito è un piccolo idillio (piccolo componimento poetico) scritto da Giacomo Leopardi, autore del Romanticismo; è nato a Recanati nel 1798 e morto a Napoli nel 1837. La lirica è un’unica strofa, composta da versi endecasillabi sciolti. Sono presenti alcune figure retoriche come l’enjambement (ad esempio: “che da tante parte / dell’ultimo orizzonte il guardo esclude), che ha la funzione di prolungare la proposizione, creando anche un ritmo lento e musicale. Ci sono molte parole con la “A”, la “NT”, “NZ” e “NF” che hanno il compito di dilatare i versi. Sono presenti termini letterali tipici del linguaggio poetico e termini semplici propri del linguaggio familiare. Viene ripetuto più volte il dimostrativo > che a volte indica qualcosa di quotidiano o elementi del paesaggio ; invece, in altri casi, indica una realtà creata dal poeta. I due gerundi > indicano un’azione che dura nel tempo come il poeta che si sofferma molto sull’infinito e il silenzio del paesaggio. C’è il paragone tra lo smarrimento di Leopardi nell’infinito e il perdersi nell’infinità del mare (di pensieri). Nei versi 1-3 si parla del paesaggio in cui si trova il poeta; dal 4 al verso 8 l’uso dell’immaginazione nel tuffo dell’infinito; dal 9 al 13 c’è il raggiungimento alla realtà tra spazio e tempo; dal 14 al 15 la fantasia del poeta sembra approdare in una dolcezza sconfinata. L’elemento dominante della lirica è l’Infinito descritto con molti aggettivi: è uno spazio - tempo a cui il poeta si lascia andare all’immensità, quasi naufragando in essa. Il perdersi in questa quiete gli reca tranquillità, abbandonando tutti i problemi e la tristezza della vita infelice. All’improvviso un colpo di vento fa ritornare alla realtà il poeta e quella cespuglio che gli ostacolava la vista verso l’orizzonte, gli mette in moto l’immaginazione per immaginarsi quello che si trova oltre l’ostacolo. Quindi per Leopardi quel colle gli molto caro perché solo li può trovare la pace più immensa per potersi abbandonare ai ricordi. A volte, quando mi capita di andare in un luogo di quiete anche io come Leopardi, mi abbandono, lasciando ogni problema della vita quotidiana per assaporare un po’ di “infinito” creato da un paesaggio suggestivo come proprio il poeta nel guardare quel dolce colle di Recanati

Domande da interrogazione

  1. Qual è la struttura del componimento "L'Infinito" di Giacomo Leopardi?
  2. "L'Infinito" è un idillio composto da un'unica strofa di versi endecasillabi sciolti, caratterizzato da figure retoriche come l'enjambement, che conferiscono un ritmo lento e musicale.

  3. Quali sono i temi principali trattati nella lirica "L'Infinito"?
  4. I temi principali includono l'immensità dello spazio e del tempo, il confronto tra l'infinito e la realtà, e la ricerca di tranquillità e pace interiore attraverso l'immaginazione e il paesaggio.

  5. Come viene descritto l'elemento dell'infinito nella poesia?
  6. L'infinito è descritto come uno spazio-tempo vasto e immenso, in cui il poeta si perde, trovando tranquillità e abbandonando i problemi della vita, fino a quando un colpo di vento lo riporta alla realtà.

Domande e risposte

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