Francy1982
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Concetti Chiave

  • Esopo è associato al genere delle favole a partire dal V secolo, ma la sua figura rimane tra verità e leggenda.
  • Esopo visse nel VI secolo a.C. a Samo, era di condizione servile e morì a Delfi, con la sua biografia arricchita da aneddoti fantastici.
  • Le favole attribuite a Esopo seguono una struttura lineare con un promitio, un racconto e un epimitio, spesso utilizzando animali parlanti.
  • I personaggi delle favole di Esopo sono animali con caratteristiche distintive, mentre gli esseri umani sono raramente presenti e identificati per città o attività.
  • La morale delle favole di Esopo trasmette messaggi su virtù e comportamenti quotidiani, con uno stile semplice e un linguaggio universale.
Esopo
A partire dal V secolo la favola venne associata alla figura di Esopo. Egli non venne identificato come creatore di un genere ma come creatore di favole. La figura di Esopo rimane a cavallo tra verità e leggenda,infatti G.B. Vico nel 1700 come identificava omero simbolo del genere eroico, identificava Esopo simbolo del genere fantastico ritenendo entrambi mai esistiti. Erodoto colloca Esopo a Samo nel VI sec. a.C. Egli era di condizione servile e fu ucciso dagli abitanti di Delfi, i quali in seguito furono puniti per il loro assassinio. Queste poche notizie biografiche furono poi arricchite da molti aneddoti. Una Testimonianza fondamentale per ricostruire la biografia di Esopo fu l’opera “la vita di Esopo”, dove si intrecciano vari filoni fantastici e nella quale Esopo appare come un essere deforme e balbuziente ma poi miracolosamente fecondo, che si distingue per al sua sagacia ed enigmistica e che tiene testa al suo padrone canto. Erano circa 500 le favole che erano attribuite ad Esopo; delle tre grandi edizioni che ci sono pervenute la più famosa e antica è l’augustana. Le varie collezioni presentano un numero diverso di favole, in quanto i redattori che se ne occuparono si basarono su criteri di scelta molto vari poiché all’epoca non esisteva una nozione precisa del genere di testo che si intendeva per “Favola”. La struttura delle favole erano generalmente cosi: all’inizio c’era un promitio(una sorta di titolo) e alla fine un Epimitio(la morale), al centro era presente il racconto vero e proprio. La principale caratteristica della favola è che la struttura come anche l’espressione era molto lineare e semplice. Le altre caratteristiche sono l’impiego di battute argute e la formularità, che si trovava generalmente ad inizio o fine racconto. I personaggi delle favole di Esopo sono per lo più animali parlanti che sono caratterizzati da una caratteristica come ad esempio il cervo vanitoso la volpe astuta il leone forte e cosi via. Raramente sono presenti gli uomini, e quando sono presenti sono indicati o con la città di nascita o più spesso con l’attività che svolgono, solo agli dei viene conferito un nome. La morale della favola costituisce un messaggio. Il significato simbolico delle narrazioni è dedicato all’esaltazione delle virtù, ma più spesso la favola fornisce delle dritte su come comportarsi nella vita quotidiana. La lingua delle favole è la koinè dialektos che è una sorta di lingua universale ma non è la lingua originale che veniva adottata da Esopo. Lo stile è molto semplice ma non mancano i preziosismi. La fortuna riscossa da Esopo fu immensa, le sue opere sono state tramandate di generazione in generazione e numerosi sono i rifacimenti alle sue opere.

Domande da interrogazione

  1. Chi era Esopo e quale ruolo ha avuto nella creazione delle favole?
  2. Esopo è stato associato alla creazione delle favole a partire dal V secolo, anche se non è stato identificato come il creatore di un genere. La sua figura è avvolta tra verità e leggenda, e le sue favole sono state tramandate attraverso i secoli.

  3. Quali sono le caratteristiche principali delle favole di Esopo?
  4. Le favole di Esopo sono caratterizzate da una struttura lineare e semplice, con un promitio all'inizio e un epimitio alla fine. I personaggi sono spesso animali parlanti con caratteristiche specifiche, e la morale della favola offre insegnamenti sulla vita quotidiana.

  5. Qual è la lingua utilizzata nelle favole di Esopo e come viene descritta?
  6. La lingua delle favole di Esopo è la koinè dialektos, una sorta di lingua universale. Lo stile è semplice ma include anche elementi preziosi, sebbene non sia la lingua originale adottata da Esopo.

  7. Qual è stata l'influenza e la fortuna delle opere di Esopo nel tempo?
  8. Le opere di Esopo hanno avuto un'immensa fortuna, essendo tramandate di generazione in generazione. Numerosi rifacimenti delle sue opere testimoniano la loro duratura influenza e popolarità.

Domande e risposte

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