Concetti Chiave
- Tommaso Campanella, nato a Stilo nel 1568, entrò nell'Ordine domenicano per sfuggire alla povertà e studiare teologia.
- Campanella affrontò cinque processi per eresia, adottando la strategia di fingersi pazzo per evitare la condanna a morte.
- La sua opera più importante, "Città del Sole", descrive una città ideale governata da un re-sacerdote che crede in un dio laico.
- Nel modello di società della "Città del Sole", vi è la comunione dei beni, inclusi quelli delle donne.
- Campanella credeva in un essere supremo e nell'immortalità dell'anima, ma con una concezione di Dio diversa dal cattolicesimo tradizionale.
Vita
Nacque a Stilo (Reggio Calabria) il 5 settembre 1568, battezzato con il nome di Giovan Domenico Campanella, il padre, Geronimo Campanella, era un povero ciabattino e non aveva la possibilità di far studiare il figlio.
Tommaso Campanella nel 1582 fu mandato presso uno zio paterno a Napoli, per studiare diritto, ma Campanella, per il desiderio di seguire corsi regolari di studi e spinto dal desiderio di acculturarsi e abbandonare un futuro di miseria più che per vocazione decise di entrare nell'Ordine domenicano.
Opere
Campanella scrisse numerose opere ma quella più importante è senz'altro "Città del Sole". L'opera fu pubblicata nel 1602. L'autore descrive una città ideale governata da un re-sacerdote che crede nel dio Sole, che era un dio laico e si avvaleva di 3 assistenti che rappresentano rispettivamente la Potenza, la Sapienza, l'Amore. Nella città del sole vige la comunione dei beni fra i cittadine, anche le donne sono bene comune.
Pensiero
Dall'opera "Città del Sole" si deduce che Tommaso Campanella credeva in un essere supremo e nell'immortalità dell'anima come i cattolici ma aveva una nuova concezione di Dio.