blakman
Genius
1 min. di lettura
Vota 5 / 5

Concetti Chiave

  • Le proposizioni infinitive epesegetiche spiegano un pronome neutro, un sostantivo o un avverbio anticipato.
  • La funzione epesegetica è simile a quella dell'apposizione, fornendo una spiegazione o chiarimento.
  • Esempi includono l'uso di "hoc" o "illud" per anticipare la spiegazione dell'infinito.
  • Le proposizioni epesegetiche possono essere espresse anche con "ut" e il congiuntivo in contesti volitivi.
  • Un'altra forma è l'uso di "quod" dichiarativo seguito dall'indicativo o dal congiuntivo.
Proposizioni infinitive epesegetiche
La proposizione infinita ha un valore che con termine greco si dice epesegetico (cioè "esplicativo") quando completa la sovraordinata svolgendo un ruolo affine a quello dell'apposizione,ossia spiegando un pronome neutro anticipato in prolessi come hoc o illud,un sostantivo o un avverbio com sic o ita:

Illud perlibenter audivi,te esse Caesari familiarem.
Questo ho sentito dire con enorme piacere,che tu sei amico di Cesare.

Audita intoleranda Romanis vox,vae victis esse.
Fu sentita un'espressione insopportabile per i Romani:"Guai ai vinti".

La funzione epesegetica puo essere espressa anche in altri modi:
-con ut e il congiuntivo,quando la frase ha senso volitivo:
Haec lex in amicitia sanciatur,ut neque rogemus res turpes nec faciamus.
Sia sancita questa legge nell'amicizia,che non chiediamo nè facciamo cose turpi.

-con il quod dichiarativo seguito dall'indicativo o dal congiuntivo:
Me una haec res torquet,quod non omnibus in rebus Pompeium secutus sim.
Questo solo pensiero mi tormenta,di non aver seguito in tutto Pompeo.

Domande e risposte