Anna___04
Genius
1 min. di lettura
Vota

Concetti Chiave

  • La proposizione temporale latina esprime il momento in cui avviene un'azione rispetto alla proposizione principale, con relazioni di anteriorità, contemporaneità o posteriorità.
  • In latino, l'uso dell'indicativo nella proposizione temporale indica una circostanza oggettiva, mentre il congiuntivo suggerisce un evento atteso.
  • Le proposizioni temporali latine sono introdotte da preposizioni come cum, ubi, ut, dum, donec, antequam e postquam, ognuna con specifiche regole d'uso.
  • In italiano, le proposizioni temporali esplicite utilizzano connettivi come quando e mentre, seguiti da indicativo o congiuntivo.
  • Le proposizioni temporali italiane implicite possono usare l'infinito, il participio passato o il gerundio per esprimere la relazione temporale.

Indice

  1. Proposizione temporale latina
  2. La struttura
  3. La resa della temporale in italiano

Proposizione temporale latina

La proposizione temporale indica la circostanza temporale in cui si verifica l'azione espressa nella proposizione reggente, con cui può avere un rapporto di anteriorità, contemporaneità e posteriorità.

La struttura

In latino la proposizione temporale è utilizzata con il verbo espresso al modo indicativo quando la circostanza temporale è oggettiva, mentre si usa il congiuntivo quando la circostanza temporale è attesa.

La proposizione temporale può essere introdotta dalle seguenti preposizioni:
-cum (quando);
-ubi (appena che);
-ut, ubi, ubi primum, ut primum (appena che);
-dum (mentre), che è sempre seguito da un tempo presente: se all'interno della proposizione reggente c'è un tempo passato, il verbo della proposizione temporale verrà reso in italiano con un tempo imperfetto;
-donec (finché);
-antequam (prima che);
-postquam (dopo che).

La resa della temporale in italiano

In forma esplicita, la proposizione temporale italiana è introdotta da quando, mentre, nel momento in cui + indicativo o congiuntivo.
In forma implicita la proposizione temporale italiana presenta il verbo all'infinito oppure al passato, entrambi introdotti da prima di, nel, dopo di; oppure può presentare il verbo al participio passato o al gerundio presente.

Domande e risposte