Concetti Chiave
- Il participio congiunto si collega al soggetto o a un complemento della proposizione principale come un'apposizione.
- Può sostituire una proposizione secondaria di natura temporale, come nell'esempio di Cornelio Rufo che perse la vista mentre dormiva.
- Funziona anche come proposizione causale, come Dionigi che temeva il rasoio e si bruciava la barba con un carbone acceso.
- Può esprimere una condizione concessiva, come i fanciulli spartani che non piangono pur essendo colpiti dalle frustate.
- Il participio congiunto ha anche una funzione condizionale e finale, come Annibale che condusse l'esercito in Etruria per associarsi con quel popolo.
E' detto participio congiunto o appositivo perchè in esso il participio si collega come un'apposizione al soggetto o ad un complemento della proposizione principale.
Il participio congiunto puo fare le veci di una proposizione secondaria di natura:
-temporale
Cornelius Rufus dormiens oculorum visum amisit.
Cornelio Rufo perdette la vista degli occhi mentre dormiva.
-causale
Dionysius cultros metuens tonsorios,candenti carbone sibi adurebat capillum.
Dionigi,poichè temeva il rasoio,si bruciava i peli della barba con un carbone acceso.
-concessiva
Pueri Spartiatae non ingemiscunt verberum dolore laniati.
I fanciulli spartani non piangono,quantunque siano dilaniati dal dolore delle frustate.
-condizionale
Ne mente quidem recte uti possumus multo cibo et portione completi.
Non possiamo usare bene neppure la mente,se siamo gravati da molto cibo e bevanda.
-finale
Hannibal exercitum in Etruriam duxit,eam quoque gentem aut vi aut voluntate adiuncturus.
Annibale condusse l'esercito in Etruria,per associarsi con la forza o spontaneamente anche quel popolo.