Tommysopeem4
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Concetti Chiave

  • I complementi di vantaggio o svantaggio in latino si formano con il dativo semplice o con preposizioni: "pro + ablativo" per il vantaggio e "contra + accusativo" per lo svantaggio.
  • Il dativo semplice può indicare sia vantaggio che svantaggio; il contesto aiuta a distinguere quale dei due complementi è presente.
  • La preposizione "pro" è un indicatore chiave del complemento di vantaggio, poiché non introduce altri complementi in latino.
  • Per tradurre correttamente, è importante identificare la struttura del complemento e non fermarsi alla sola preposizione, evitando quindi errori di interpretazione.
  • Il contesto storico o politico spesso determina l'uso di questi complementi, come nelle leggi o nelle guerre, per evidenziare a chi giova o nuoce un'azione.

I complementi di vantaggio o svantaggio, come si intuisce dal nome, indicano un'azione compiuta a favore (vantaggio) o a sfavore (svantaggio) di qualcuno.
In latino si formano in questo modo:

- Complemento di vantaggio: dativo semplice
pro + ablativo

Es. Leges Romanis prumulgatae sunt – Le leggi furono promulgate a favore dei Romani
Leges pro Romanis promulgatae sunt - Le leggi furono promulgate a favore dei Romani

N.B. Quando si trova “pro” molto probabilmente si avrà a che fare con un complemento di vantaggio, in quanto è l'unica opzione possibile (non esistono altri complementi introdotti da tale particella in latino)

- Complemento di svantaggio: dativo semplice
contra + accusativo

Es. Bellum contra Romanos gerebant – Essi facevano la guerra contro i Romani
Bellum Romanis gerebant – Essi facevano la guerra contro i Romani

Da notare, in quest'ultimo esempio, che se si traduceva il complemento di svantaggio “Romanis” letteralmente, quindi con il dativo plurale, il senso rimaneva invariato (“Essi facevano la guerra ai Romani”)

N.B. Molto spesso questo complemento si trova quando si ha a che fare con avversari, soprattutto nelle versioni di guerra, oppure in scenari politici quando vengono approvate delle leggi che vanno a favorire alcune classi sociali in particolare a scapito di altre.

Indicazioni utili per la messa in pratica

Nel momento in cui si iniziano a tradurre alcune versioni o frasi contenenti suddetti complementi, è bene tenere a mente queste piccole ma efficaci regole.
Innanzitutto, come si può ben notare, il dativo semplice può formare sia il complemento di vantaggio sia quello di svantaggio, quindi come si fa a distinguerli?
La cosa può sembrare difficoltosa, ma tutto ciò si può evincere dal contesto; per esempio se in una versione si vogliono esaltare le qualità di qualche console, molto probabilmente si parlerà di elementi promulgati a favore della popolazione, invece se si vuole porre allo scoperto un despota probabilmente si narrerà il contrario, esaltandone gli impulsi fortemente egoistici.
Inoltre, come sempre, quando si individua il complemento, è necessario chiedersi “Come si forma?”, non limitandosi a ciò che segue la preposizione. Tutto ciò al fine di evitare di incorrere in alcuni casi, come il genitivo, che “irrompono” in questi complementi.
Ad esempio, prendendo il sintagma “pro dominae filiabus”, in questo caso il complemento di vantaggio presente NON è “pro dominae”, bensì “pro filiabus”, con “dominae” al caso genitivo (al limite dativo in casi specifici) che ricopre il ruolo di complemento di specificazione: è corretto quindi tradurre tale sintagma come “a vantaggio (per) le figlie della padrona”.

Domande da interrogazione

  1. Come si formano i complementi di vantaggio e svantaggio in latino?
  2. I complementi di vantaggio si formano con il dativo semplice o con "pro" + ablativo, mentre i complementi di svantaggio si formano con il dativo semplice o "contra" + accusativo.

  3. Qual è il ruolo del contesto nella distinzione tra complemento di vantaggio e svantaggio?
  4. Il contesto aiuta a distinguere tra vantaggio e svantaggio; ad esempio, se si esaltano qualità positive, si tratta di vantaggio, mentre se si evidenziano impulsi egoistici, si tratta di svantaggio.

  5. Qual è l'importanza di identificare correttamente il complemento di vantaggio o svantaggio?
  6. È importante per evitare errori di traduzione, come confondere il complemento di vantaggio con un complemento di specificazione, specialmente quando sono presenti genitivi.

  7. Quali sono le indicazioni pratiche per tradurre correttamente questi complementi?
  8. Bisogna chiedersi "Come si forma?" e non limitarsi alla preposizione, per evitare confusione con altri casi come il genitivo, e considerare il contesto per una traduzione accurata.

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