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Erectus
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Concetti Chiave

  • Le "calende greche" rappresentano una data inesistente, al contrario delle calende romane che segnavano il primo giorno di ogni mese.
  • Nel calendario romano, le calende erano giorni dedicati a riti religiosi e al pagamento di tasse, influenzando la vita quotidiana.
  • L'espressione "aspettare le calende greche" viene attribuita all'imperatore Augusto per descrivere tributi mai pagati.
  • Il termine "calende" deriva dalla pratica dei pontefici di annunciare le date delle feste e i nomi dei debitori.
  • Oggi, "aspettare le calende greche" è usato per indicare qualcosa che non accadrà mai, spesso frainteso come un evento remoto.

Indice

  1. Che cosa sono le calende greche
  2. Altri aspetti importanti

Che cosa sono le calende greche

A molti di noi sarà capitato di sentir dire: “Che aspetti? Le calende greche?”
Chiunque pronunci questa frase vuole dire che ciò che si sta aspettando non arriverà mai poiché, infatti, le calende greche non esistono. Esistono, però, le calende così come le conoscevano gli antichi romani. Le calende romane corrispondevano, infatti, al primo giorno del mese nel calendario romano: quest’ultimo, sotto gli imperatori Romolo e Numa Pompilio, seguiva le fasi della luna nuova, era cioè un calendario che seguiva il ciclo lunare.
Nel computo di questo calendario, le calende ( in latino kǎlendae -ārum, o cǎlendae-arum, ma il nome deriva ancor prima dalla lingua etrusca) cadevano il primo giorno di ogni mese.
È risaputo che i romani avevano grande rispetto e profondo timore degli Dei e per questo timore reverenziale, riconducevano ogni aspetto della propria vita quotidiana agli Dei, appunto, alla loro volontà, al loro piacere e anche alla loro eventuale ira. Le calende di ogni mese erano dedicate alla dea Giunone. Le calende di gennaio erano chiamate Saturnalia, le calende di Marzo erano chiamate Matronalia e si celebravano le feste delle Signore romane (infatti matrona in latino significa signora), le calende di giugno erano dette le Fabarie perché si offrivano agli Dei le fave fresche, appena raccolte. Si trattava di un vero e proprio rituale durante il quale si lanciavano le fave dinanzi al templi per assicurarsi la fortuna e la fertilità dei campi. Al di là di queste consuetudini e di questi riti propiziatori,però , bisogna ricordare che il primo giorno di ogni mese, nelle calende appunto, bisognava onorare il pagamento di tasse e tributi.
Dal termine calende deriva in italiano la parola calendario, ma se vogliamo risalire all’origine etimologica del termine, è da sapere che calenda è il genitivo del verbo chiamare e , nello specifico, calenda significa ciò che deve essere chiamato. Infatti il primo giorno del mese i pontefici nominavano, cioè chiamavano, le date di tutte le feste non fisse del mese che sarebbe iniziato e, in seguito, i nomi dei debitori che dovevano onorare le tasse. I debiti erano elencati nei calendario che erano appunto i libri dei conti.

Altri aspetti importanti

Nel Calendario greco tutto questo non esisteva e di conseguenza non esistevano le calende. Perciò parlare di calende greche significa parlare di una data che inesistente, che non sarebbe mai arrivata.
Lo storico Svetonio attribuisce l’espressione “aspettare le calende greche” ad Augusto, affermando che l’imperatore era solito usarla per lamentarsi del fatto che i popoli sottomessi non rispettavano i pagamenti dei tributi e delle tasse e che o che addirittura non avrebbero mai pagato, aspettando appunto una data inesistente.
Oggigiorno l’espressione aspettare le calende greche è molto usata, ma la maggior parte delle persone che la citano pensano, erroneamente, che le calende greche siano una data molto lontana nel tempo futuro e quindi quasi irraggiungibile, a differenza delle calende latine che invece si pensa siano una data precisa di cui si conosce bene l’arrivo.

Domande da interrogazione

  1. Cosa sono le calende greche?
  2. Le calende greche sono una data inesistente, che non arriverà mai.

  3. Quali erano le calende romane?
  4. Le calende romane corrispondevano al primo giorno di ogni mese nel calendario romano.

  5. A quale dea erano dedicate le calende di ogni mese?
  6. Le calende di ogni mese erano dedicate alla dea Giunone.

  7. Chi usava l'espressione "aspettare le calende greche" e perché?
  8. L'imperatore Augusto usava l'espressione per lamentarsi del fatto che i popoli sottomessi non rispettavano i pagamenti dei tributi e delle tasse, aspettando una data inesistente.

Domande e risposte