Concetti Chiave
- L'alfabeto latino è composto da 23 lettere, con 6 vocali considerando la distinzione tra U e V, e 18 consonanti, mentre i dittonghi includono combinazioni come au, eu, ae, oe.
- Nel latino moderno esistono due pronunce principali: quella ecclesiastica o scolastica, derivante dal latino medievale, e quella scientifica o erasmiana, che riproduce il latino classico.
- Le regole di sillabazione del latino sono simili a quelle italiane, con particolari eccezioni come i gruppi muta cum liquida che non si dividono mai in sillabe.
- Le sillabe latine possono essere lunghe o brevi, con la lunghezza determinata dalla presenza di vocali lunghe, dittonghi, o sillabe chiuse terminanti in consonante.
- Le regole di accentazione seguono leggi specifiche, tra cui la legge del trisillabismo e della penultima, che determinano la posizione dell'accento in base alla lunghezza sillabica.
L'alfabeto latino
L’alfabeto latino ha 23 lettere: A B C D E F G H I K L M N O P Q R S T V X Y Z.Le vocali sono 6 (contando la distinzione tra U e V) e le consonanti 18.
V → corrisponde sia al fonema U (funzione vocalica) che V (funzione consonantica).
Dittongo → incontro di due vocali a formare un’unica sillaba (si ha una vocale + elemento di chiusura); in latino i dittonghi sono: au, eu, ae, oe, ei, ui, yi (usato solo in alcuni grecismi).
Ogni vocale ha una quantità, breve o lunga; i dittonghi sono sempre lunghi; per indicare le lunghezza delle vocali si usano i segni diacritici ◡ per le vocali brevi e ー per quelle lunghe. Possono esistere degli omografi, ovvero parole che graficamente vengono scritte uguali, cambia solo la quantità delle vocali: es. pŏpulus (pŏpolo) e pōpulus (pioppo).
Le pronunce latine
Il latino di oggi ha due tipi di pronunce:- pronuncia ecclesiastica o scolastica (dal latino medievale);
- pronuncia scientifica o erasmiana (riproduzione del latino classico).
- pronuncia dei dittonghi ae ed oe
- pronuncia lettera y
- pronuncia lettera v
- pronuncia lettere c, g + e, i
- pronuncia dell’h
- pronuncia di t, r, c, p + h
- pronuncia di “ti” seguito da vocale
- pronuncia di gn
Sillabazione
Le regole sono come quelle dell’italiano, e sostanzialmente a ogni vocale o dittongo corrisponde una sillaba. Ci sono anche altre regole:- I gruppi formati da due o più consonanti si dividono lasciando solo la prima consonante con la sillaba precedente. Si fa eccezione per i gruppi muta cum liquida che non si dividono mai, anche se in poesia qualche volta si ritrovano questi gruppi divisi (es. magistra → ma|gis|tra);
- La “i” consonantica non ha funzione di vocale, quindi non forma di per sé una sillaba (es. iustus → ius|tus);
le forme composte mantengono la loro integrità, quindi, ad esempio, i prefissi in-, ob- o per- vengono a costituire una sillaba a sé (es. inutilis → in|u|ti|lis e non i|nu|ti|lis).
Anche le sillabe hanno una quantità definita sillabica:
- Sillaba lunga: contiene una vocale lunga o un dittongo; inoltre sono lunghe tutte le sillabe chiuse, ovvero che
- terminano per consonante; Sillaba breve: sono brevi soltanto sillabe aperte che terminano per vocale breve.
Accento: tre sono le regole fondamentali per accentare una parola:
- Legge del trisillabismo → l’accento non può andare oltre la terzultima sillaba;
- Legge della baritonesi → l’accento non può cadere sull’ultima sillaba, quindi si trova necessariamente o sulla
- terzultima o sulla penultima; Legge della penultima → si stabilisce dove va l’accento in base alla quantità della penultima sillaba: se è lunga cadrà su di essa, se è breve cadrà sulla terzultima.
Quando a una parola viene aggiunta una particella enclitica (ovvero priva di accento), l’accento, che non tiene qui più conto delle quantità, ricade obbligatoriamente sulla sillaba immediatamente precedente alla particella (es. puélla → puellàque).
Apofonia → le vocali brevi accentate in terzultima sillaba nei composti si indeboliscono e vengono generalmente mutate in e, i, u.
esempio: făcio → perfĭcio
Domande da interrogazione
- Quante lettere ha l'alfabeto latino e come sono suddivise tra vocali e consonanti?
- Quali sono i dittonghi presenti nella lingua latina?
- Quali sono le due pronunce principali del latino moderno?
- Come si determina la quantità di una sillaba in latino?
- Quali sono le regole fondamentali per accentare una parola in latino?
L'alfabeto latino ha 23 lettere, con 6 vocali (considerando la distinzione tra U e V) e 18 consonanti.
I dittonghi in latino sono: au, eu, ae, oe, ei, ui, yi (usato solo in alcuni grecismi).
Le due pronunce principali del latino moderno sono la pronuncia ecclesiastica o scolastica e la pronuncia scientifica o erasmiana.
Una sillaba è lunga se contiene una vocale lunga o un dittongo, o se è chiusa (termina per consonante); è breve se è aperta e termina per vocale breve.
Le regole fondamentali per accentare una parola in latino sono la legge del trisillabismo, la legge della baritonesi e la legge della penultima.