RitaeAlessio
Genius
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Concetti Chiave

  • L'alfabeto latino comprende ventiquattro lettere, aggiungendo k, x e y a quello italiano.
  • Le vocali latine possono essere brevi o lunghe, influenzando la durata del suono.
  • Il latino include dittonghi come "ae" e "oe", con pronunce specifiche e varianti come la dieresi.
  • Alcune consonanti latine hanno pronunce diverse, come "ph" che si legge "f".
  • L'accento latino cade sulla penultima sillaba se lunga, altrimenti sulla terzultima.
Come si legge il latino? Alfabeto e pronuncia

La lettura del latino non si differenzia molto rispetto a quella dell'italiano.
L'alfabeto italiano comprende ventuno lettere, quello latino ventiquattro.
Alle ventuno lettere dell' alfabeto della lingua italiana, in latino bisogna aggiungere k, x e y.
Quindi:

A B C D E F G H I K L M N O P Q R S T U V X Y Z

Vocali

Le vocali sono sei: a, e, i, o, u, y. Ciascuna vocale però può essere breve o lunga; la distinzione corrisponde alla durata del suono nella pronuncia.
L'insieme di due vocali che si pronunciano con una sola emissione di voce si chiama dittongo.
In latino i più comuni sono:

ae che si legge è aperta (es.

paeninsula peninsula)
oe che si legge é chiusa (es. poena pena)

Quando incontri due puntini (dieresi) sulla e di questi dittonghi le vocali si pronunciano separatamente es poëta (poeta).

Consonanti

Le consonanti si pronunciano, in genere, come in italiano, tranne alcune diversità.
Il gruppo ph si pronuncia f (es. philosophia filosofia)
Il gruppo gl si pronuncia sempre come nell' italiano negligente.
Il gruppo ti seguito da una vocale si legge z (es. via Domitiana Domiziana)
Quando il gruppo ti è accentato o è precedeuto da s o da x, la t si legge come è scritto (es. tous).

Accento

L'accento, in latino, cade sempre sullap penultima sillaba, se questa è lunga, o sulla terzultima, se la penultima è breve.
Una sillaba breve è caratterizzata da questo segno ŭ sulla vocale, la sillaba lunga sarà, invece indicata da quest' altro segno ū es. in placēre la voce cade sulla penultima e; in dicĕre sulla i.

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