Natalia_M
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Concetti Chiave

  • La semiotica, o semiologia, è definita come la scienza che studia i segni, coniugando le teorie di Ferdinand de Saussure e Charles Sanders Peirce.
  • Le funzioni della semiotica includono sei elementi chiave della comunicazione, come delineato da Roman Jakobson, tra cui funzioni referenziale, espressiva e conativa.
  • Le funzioni semiotiche presentano una doppia natura, opposta tra logica ed espressiva, influenzando il modo in cui percepiamo e significiamo i messaggi.
  • I segni semiotici si dividono in logici ed espressivi, con caratteristiche contrastanti che riflettono i diversi modi di significazione nelle scienze e nelle arti.
  • I codici della semiotica si classificano in diacritici, tassonomici e semantici, determinando la struttura e l'informatività dei messaggi nella comunicazione.

In questo appunto di italiano viene descritto il concetto e la disciplina della semiotica che viene definita anche semiologia. Si riportano come esempio anche le funzioni della semiotica, altre caratteristiche delle funzioni e delle funzioni referenziali, il segno e i codici della semiotica. Semiotica: definizione, caratteristiche, funzioni principali e segni articolo

Indice

  1. La definizione di semiologia o semiotica
  2. Le funzioni della semiologia o semiotica: caratteristiche
  3. Altre caratteristiche delle funzioni e delle funzioni referenziali
  4. Il segno e i codici della semiotica

La definizione di semiologia o semiotica

Il termine semiologia fu coniato dal linguista Ferdinand de Saussure

(1857-1913), nella forma francese sémiologie, con il significato di scienza sociale che studia i segni in modo generale (in greco σημεῖον significa “segno”).

Anche Charles Sanders Peirce (1839-1914) concepì una teoria generale dei segni denominata semiotica

. Sebbene De Saussure metta in rilievo la funzione sociale del segno, mentre Pierce la sua funzione logica, poiché tali aspetti sono strettamente vincolati, i termini semiologia e semiotica vengono oggi riferiti alla stessa disciplina.

Le funzioni della semiologia o semiotica: caratteristiche

La funzione del segno consiste nel comunicare idee per mezzo di messaggi

. Già nella retorica di Aristotele (384/3 a.C. – 322 a.C.) sono individuati tre elementi in cui si articola la comunicazione: colui che parla, colui che ascolta e l’argomento oggetto del discorso. Il fine è rivolto all’ascoltatore e si realizza nella sua persuasione (Retorica 1358b). In questa teorizzazione, lo stagirita si rivelò precursore dei nostri modelli della comunicazione, come quello a sei elementi di Roman Jakobson (1896-1982). Infatti, ogni processo di comunicazione implica un mittente che indirizza un messaggio a un destinatario, in un contesto, attraverso un contatto, per mezzo di un codice. Jakobson stabilì sei funzioni linguistiche svolte da questi sei fattori:

  1. La funzione referenziale definisce il rapporto tra il messaggio e l’oggetto a cui si riferisce.
  2. La funzione espressiva o emotiva definisce il rapporto tra il messaggio e il mittente.
  3. La funzione conativa (dal latino conor “cercare di”) definisce il rapporto tra il messaggio e il destinatario.
  4. La funzione poetica si incentra sul messaggio stesso e, per la sua efficacia, conta sulla forma.
  5. La funzione fatica (dal latino fari “parlare”) ha come oggetto affermare, mantenere o interrompere la comunicazione. Il referente del messaggio fatico è la comunicazione in sé, così come il referente del messaggio poetico è il messaggio in sé e del messaggio emotivo il mittente.
  6. La funzione metalinguistica definisce il senso dei segni che rischiano di non essere compresi dal destinatario.

Altre caratteristiche delle funzioni e delle funzioni referenziali

Le varie funzioni si trovano mescolate in varie proporzioni nello stesso messaggio e l’una o l’altra prevalgono a seconda del tipo di messaggio e del tipo di comunicazione.
In questo senso sono caratteristiche le funzioni referenziali(oggettive e cognitive) e la funzione emotiva (soggettiva ed espressiva). Esse costruiscono i due grandi modi di espressione semiologica che sono antiteticamente opposti, in modo che la nozione di una "doppia funzione del linguaggio" possa essere estesa a tutti i modi di significato. Infatti, la comprensione e il sentimento, lo spirito e l'anima, costituiscono i due poli della nostra esperienza e corrispondono a modalità di percezione non solo opposte, ma inversamente proporzionali, al punto che potremmo definire l'emozione come un'incapacità di comprendere. Inibisce l'intelligenza che non capisce cosa le sta succedendo. La comprensione è esercitata sull'oggetto e l'emozione sul soggetto; m comprendere significa soprattutto un'organizzazione, un ordinamento delle sensazioni percepite, mentre l'emozione è un disordine e una commozione dei sensi.
Si tratta dunque di due modi di percezione - e di conseguenza di significazione - totalmente opposti, per cui i caratteri del segno logico e del segno espressivo si oppongono termine per termine: il segno logico è convenzionale, arbitrario, omologico, obiettivo, razionale, astratto, generale transitivo, selettivo; il segno espressivo è naturale, motivato, analogico, soggettivo, affettivo, concreto, singolare, immanente, totale.

Semiotica: definizione, caratteristiche, funzioni principali e segni articolo

Il segno e i codici della semiotica

Si tratta chiaramente di tendenze, poiché queste proprietà sono relative in ragione del fatto che il segno è, in misura minore o maggiore, convenzionale o arbitrario. Ci troviamo di fronte a due grandi modi di significazione che oppongono le scienze e le arti. Questa è la causa del rifiuto esistente tra segni logici ed emozione da un lato e tra segni espressivi e comprensione dall'altro: le modalità semiologiche della conoscenza intellettuale non influenzano l'esperienza affettiva e viceversa. Questo è ciò che rende lo studio scientifico dei fenomeni affettivi così difficile e precario, dato che lo spirito è totalmente incapace di definire e strutturare, cioè di “capire”, termini come passione, desiderio, emozione.
Esistono tre tipi di codici a seconda che i segni siano in una relazione logica di esclusione, inclusione o intersezione, corrispondenti rispettivamente alle funzioni diacritica (o distintiva), tassonomica (o classificatoria), semantica (o significativa).
La funzione di un sistema fonologico (e della maggior parte dei sistemi di segnale) è puramente distintiva in quanto non vi è alcuna relazione tra le caratteristiche rilevanti. Un sistema tassonomico, invece, integra i segni in un sistema di relazioni, ma necessario, univoco e inclusivo. Il sistema lessicale implica sia significato sia informazione.
Più un codice è significativo, più è ristretto, strutturato, socializzato e viceversa. Ora, il contenuto informativo di un messaggio e la ridondanza (o perdita di informazioni) che ne è il corollario sono proprietà oggettive e misurabili. Più forte sarà la ridondanza, più significativa, chiusa, socializzata e codificata sarà la comunicazione. Più è debole, più la comunicazione sarà informativa, aperta, individualizzata e decodificata. Da questo punto di vista possiamo considerare che le nostre scienze e tecniche dipendono da sistemi sempre più codificati.
Questa strutturazione o "codifica" del sistema pone il problema del rapporto tra destinatario e comunicazione dal doppio punto di vista del messaggio e del mittente. Il destinatario che riceve un messaggio deve codificarlo, ossia ricostruirne il significato a partire dai segni, ognuno dei quali contiene elementi di quel significato, ovvero domande relative alle relazioni di ciascun segno con gli altri.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la definizione di semiologia o semiotica secondo il testo?
  2. La semiologia o semiotica è definita come una scienza sociale che studia i segni in modo generale, coniata da Ferdinand de Saussure e sviluppata anche da Charles Sanders Peirce.

  3. Quali sono le funzioni linguistiche stabilite da Roman Jakobson?
  4. Roman Jakobson ha stabilito sei funzioni linguistiche: referenziale, espressiva, conativa, poetica, fatica e metalinguistica, ognuna delle quali definisce diversi rapporti tra il messaggio e i suoi elementi.

  5. Come si differenziano le funzioni referenziali ed emotive?
  6. Le funzioni referenziali sono oggettive e cognitive, mentre le funzioni emotive sono soggettive ed espressive, rappresentando due modi opposti di espressione semiologica.

  7. Quali sono i tipi di codici menzionati nel testo?
  8. I tipi di codici sono distintivi, tassonomici e semantici, che si basano su relazioni di esclusione, inclusione o intersezione tra i segni.

  9. Come influisce la codifica sulla comunicazione secondo il testo?
  10. La codifica influisce sulla comunicazione rendendola più significativa, strutturata e socializzata, mentre una bassa codifica rende la comunicazione più informativa, aperta e individualizzata.

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