Concetti Chiave
- Il pronome personale "sé" è riflessivo e richiede l'accento per differenziarlo da "se" congiunzione o pronome atono.
- Il "sé" perde l'accento quando seguito da "stesso" o "medesimo", rendendolo grammaticalmente ridondante.
- Forme grammaticali: "sé" tonico si usa obbligatoriamente in alcune frasi, mentre "si" è la forma debole di uso normale.
- Errori comuni includono l'uso improprio del sé accentato accanto a "stesso", dove dovrebbe essere "se stesso".
- In frasi dove il pronome riflessivo non si riferisce al soggetto, è corretto usare "lui" invece di "sé".
Questo appunto di Italiano riguarda l’uso di sé con accento e con se senza accento, riportando anche degli esempi per chiarire meglio il concetto e differenziarlo dal se connettivo.
Indice
Definizione di sé
Il pronome personale sé è un pronome di tipo riflessivo, di terza persona singolare e plurale. I pronomi riflessivi sono pronomi che vengono usati per la costruzione riflessiva dei verbi, cioè una forma verbale in cui l'azione del soggetto si riflette automaticamente sul soggetto stesso.
I pronomi si riferiscono soltanto e solamente al soggetto della proposizione in cui si trovano.
Richiede come da regola l’accento grafico. L’accento serve prevalentemente per differenziarlo da se inteso come congiunzione senza accento o dal se senza accento inteso come pronome atono. Secondo le regole classiche dell’ortografia il sé dovrebbe perdere l’accento quando risulta essere seguito da medesimo o da stesso, in quanto in loro presenza la natura grammaticale del sé viene meno. Dunque quando il sé è accompagnato da medesimo e da stesso sarebbe ridondante a livello grammaticale l’uso dell’accento nel sé. Questa regola vale solo per il sé nella grammatica italiana, non di certo per altri pronomi o termini. La forma del sé con l’accento è quella più utilizzata dalle persone che in taluni casi tendono anche a commettere degli errori.
Il pronome riflessivo alla terza persona singolare e plurale presenta forma proprie:
- una forma debole, SI, di uso normale = Egli si specchia/ Essi si specchiarono
- una forma tonica sé che si può usare facoltativamente = Paolo difende troppo sé e i suoi amici
- una forma tonica sé che si deve usare obbligatoriamente = Paolo pensa soltanto a sé e parla soltanto di sè
Al plurale, sé viene sostituito con loro tutte le volte che il pronome riflessivo è preceduto dalle preposizioni e delle locuzioni prepositive tra, fra, in mezzo a, insieme con.
Errori comuni nell’utilizzo del sé
Comunemente si tendono a fare parecchi errori nell’utilizzo del sé. Uno degli errori che si tende a fare nella grammatica italiana e l’uso del sé accentato accanto a stesso; la forma corretta del sé in questo caso è se stesso. Come detto nella regola generale il sé con l’accento va sempre accentato in modo isolato, mentre accanto a stesso e medesimo deve essere sempre senza l’accento perché in questo caso è un pronome. Bisogna sempre porre però l’accento al plurale di se stesso, perché si deve differenziare e non confondere con i congiuntivi di stare, per cui avremo: “sé stessi”; “sé stesse” per differenziarli da “mi chiedevi se stessi bene oppure male”. Al plurale invece sé con medesimi/medesime non vuole l’accento e si scriverà se medesimi e se medesime, in quanto non si può fare confusione con altre forme generali dal punto di vista grammaticale.
Il pronome personale riflessivo sé si può usare solo quando si riferisce al soggetto della proposizione in cui si trova, come abbiamo detto precedentemente. In caso contrario, bisogna usare lui. In questo modo possiamo dire: "Lo zio ha detto che mi porterà con sé alla partita, perchè il pronome si riferisce al soggetto della frase. Invece si deve dire Lo zio vuole sapere se Paolo andrà con lui alla partita, perchè il pronome si riferisce a "zio" che questa volta non è il soggetto della frase in cui il pronome si trova.
Esempi grammaticali generali con l’uso del sé
- Lo fa per se stesso (il sé come da regola deve essere senza accento)
- Bisogna sempre amare sé stessi/sé stesse (in questo caso l’accento si mette per non fare delle confusioni generali con il congiuntivo passato)
- Portava sempre con sé la fotografia di sua nonna come ricordo.
- Non è semplice trovare il sosia di sé stessi.
- Ha una penna con sé.
- Luca è sempre pieno di sé ed è insopportabile.
Per ulteriori approfondimenti su questa regola grammaticale vedi anche qua
Domande da interrogazione
- Qual è la definizione di "sé" e come si differenzia da "se" senza accento?
- Quando il pronome "sé" perde l'accento?
- Quali sono gli errori comuni nell'uso di "sé"?
- In quali casi "sé" viene sostituito con "loro"?
- Puoi fornire esempi di frasi corrette con l'uso di "sé"?
"Sé" è un pronome personale riflessivo di terza persona singolare e plurale, usato per indicare che l'azione del soggetto si riflette su se stesso. Si differenzia da "se" senza accento, che può essere una congiunzione o un pronome atono.
Il pronome "sé" perde l'accento quando è seguito da "stesso" o "medesimo", poiché in questi casi la sua natura grammaticale cambia.
Un errore comune è usare "sé" accentato accanto a "stesso" o "medesimo", dove invece dovrebbe essere senza accento. Inoltre, al plurale, "sé stessi" deve mantenere l'accento per evitare confusione con i congiuntivi di "stare".
"Sé" viene sostituito con "loro" quando il pronome riflessivo è preceduto da preposizioni o locuzioni prepositive come "tra", "fra", "in mezzo a", "insieme con".
Alcuni esempi includono: "Portava sempre con sé la fotografia di sua nonna", "Bisogna sempre amare sé stessi/sé stesse", e "Luca è sempre pieno di sé ed è insopportabile".