Fabrizio Del Dongo
Genius
4 min. di lettura
Vota

Concetti Chiave

  • La preposizione "per" ha molteplici usi, introducendo diversi complementi come moto attraverso luogo, mezzo, causa, scopo, vantaggio, prezzo, e limitazione.
  • È usata per indicare moto a luogo, direzione o meta, come in "Il treno per Parigi" o "partire per la campagna".
  • Funziona anche come prefisso per avviare o rafforzare un'azione verso uno scopo, come in "perdonare" o "perseguire".
  • In latino, "per" indicava un superlativo, un uso mantenuto in termini chimici come "perossido" e "permanganato".
  • La preposizione "per" deriva dalle preposizioni latine "per" e "pro", dove "pro" mantiene il significato di vantaggio o utilità.

Indice

  1. Introduzione
  2. I complementi
  3. “Per” come prefisso
  4. La presenza del “per” in latino

Introduzione

La preposizione “per” è polivalente perché introduce diversi complementi, tuttavia, il suo valore specifico indica moto attraverso luogo, il concetto di “tramite” e la motivazione per la quale si è spinti ad agire

I complementi

• Complemento di moto attraverso luogo, che può anche circoscritto: Passare dal ponte, passeggiare per il bosco
• Complemento di moto a luogo, cioè per indicare una direzione, un verso o una meta: Il treno per Parigi è in ritardo, prendere il tram per la stazione, partire per la campagna
• Complemento di tempo continuato: Ieri è piovuto per tutta la giornata.
Ho studiato per 10 giorni. L’oratore ha parlato per tre ore. Tuttavia è più elegante fare a meno della preposizione “per: Ieri è piovuto tutta la giornata. Egli ha parlato tre ore di seguito. Il “per” dà più l’idea di futuro: Ho bisogno di un’infermiera per la notte.
• Complemento di mezzo: Comunicare per e-mail, per WhatsApp
• Complemento di causa: Egli soffre molto per invidia. Siamo molto stanchi per la fatica.
• Complemento di scopo o fine: Colori per la pittura, macchinario per la confezione di abiti
• Complemento di modo o maniera: adirarsi per scherzo
• Complemento di vantaggio (detto anche d’interesse): Combattere per la patria, Lavorare per i figli,. Questo valore del “per” si avvicina molto al complemento di scopo o fine
• Complemento prezzo o misura: Ha venduto la casa per pochi euro
• Complemento di limitazione: Per me, puoi anche andartene subito. Per i tuoi amici sarà un grande dolore
• Complemento distributivo: Per attendere l’ingresso occorre disporsi per tre file (ma si può anche dire “su tre file”). Simile a questa funzione è il ruolo di moltiplicatore: quattro per quattro.
• Si adopera anche per introdurre una percentuale: un interesse del 3 per 100
• Può servire per indicare una sostituzione: L’ho vista e l’ho presa per una cameriera. Ho abbandonato gli studi per il lavoro
• Molto frequente è l’uso di “per” nelle esclamazioni (un giuramento, un’imprecazione): Per bacco! Per la miseria
• Nelle locuzioni “stare per”, “essere indica un futuro prossimo, ossia un’azione che è sul punto di essere compiuta (cfr. francese “futur proche”) o un’intenzione: Sto per partire. Stavo per chiamarti al cellulare
• Seguito da un infinito, introduce un scopo o indica una causa: Mi alzo per telefonare. Per averlo rimproverato, mi ha tolto il saluto

“Per” come prefisso

Sotto forma di prefisso, “per” avvia l’azione verso uno scopo. Nell’insieme questa funzione non è molto frequente.: Correre > percorrere, donare > perdonare, mettere > permettere, seguire > perseguire, seguitare > perseguitare, mutare > permutare. In questa situazione, “per” può ribadire o rafforzare il verbo originario: durare > perdurare, turbare > perturbare

La presenza del “per” in latino

In latino “per” indicava il superlativo e questa valore è rimasto nella terminologia chimica: perossido, permanganato, in cui il prefisso per- indica una combinazione in quantità massima.
In ogni caso il “per” italiano è la continuazioni di due preposizioni latine: “per” e “pro”. “Pro” è rimasto nella forma e il significato originario per indicare un vantaggio, in favore di, un’utilità: Pro Croce Rossa. Parlare in pro di qualcuno. A che pro mi fai soffrire così?
“Pro” è frequente anche come prefisso: provvedere, proferire, promettere, procedere. Con l’idea di estensione si adopera per indicare legami familiari: prozio, pronipote o col valore di “vice”: proconsole (colui che fa le veci, sostituisce il console)

Domande da interrogazione

  1. Qual è il valore specifico della preposizione "per"?
  2. Il valore specifico della preposizione "per" indica moto attraverso luogo, il concetto di "tramite" e la motivazione per la quale si è spinti ad agire.

  3. In quali contesti si utilizza "per" come complemento di tempo continuato?
  4. "Per" si utilizza come complemento di tempo continuato per indicare la durata di un'azione, ad esempio: "Ieri è piovuto per tutta la giornata" o "Ho studiato per 10 giorni".

  5. Come si usa "per" nelle esclamazioni?
  6. "Per" è molto frequente nelle esclamazioni, come nei giuramenti o imprecazioni, ad esempio: "Per bacco!" o "Per la miseria".

  7. Qual è la funzione di "per" quando è usato come prefisso?
  8. Quando usato come prefisso, "per" avvia l'azione verso uno scopo e può ribadire o rafforzare il verbo originario, come in "perdurare" o "perseguire".

  9. Qual è l'origine latina della preposizione "per" e come si collega a "pro"?
  10. In latino, "per" indicava il superlativo e in italiano è la continuazione delle preposizioni latine "per" e "pro", dove "pro" indica un vantaggio o utilità, come in "Pro Croce Rossa".

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community