Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • L'avverbio solitamente si colloca dopo il verbo, ma può essere posizionato tra l'ausiliare e il participio passato per maggiore risalto.
  • In alcune situazioni, l'avverbio può essere posizionato all'inizio della frase per attirare l'attenzione e dare un tono più espressivo.
  • Gli avverbi che modificano un'intera proposizione possono essere collocati all'inizio o alla fine della frase, separati da una virgola.
  • Quando un avverbio modifica un aggettivo o un altro avverbio, si posiziona prima di essi per specificare meglio il significato.
  • L'uso poetico degli avverbi, come in Dante, mostra l'importanza della loro posizione per effetti stilistici.

Indice

  1. Collocazione dell’avverbio con un verbo
  2. Quando il verbo modifica una proposizione
  3. Quando l’avverbio modifica un aggettivo o un altro avverbio

Collocazione dell’avverbio con un verbo

La funzione fondamentale dell’avverbio è di modificare il verbo; infatti dal punto di vista etimologico, il termine deriva dal latino “ad verbum” = vicino al verbo. Per questo è normale che esso sia collocato dopo il verbo.
Esempi: Ci siamo affaticati molto. Essi vivono miseramente. Parla molto adagio. Ci ha risposto personalmente

L’avverbio che modifica un verbo alla forma composta, può essere collocato fra l’ausiliare e il participio passato, con lo scopo di dargli un maggior risalto. Questa tecnica è molto frequente nel linguaggio poetico.
Esempio: Egli ha troppo sofferto, invece di Egli ha sofferto troppo. Usato in questo modo nel linguaggio corrente, conferisce un tono elegante alla frase.
L’avverbio può essere posto anche davanti al verbo, per dargli una maggiore espressività. Da notare, pertanto, la differenza fra Presto te ne pentirai e Te ne pentirai presto è evidente. L’avverbio collocato in questa posizione anticipata attira di più l’attenzione dell’interlocutore e sembra quasi che l’interesse principale di tutta la frase sia proprio nel suo significato. Questo spiega perché spesso gli scrittori ricorrano a simile espediente sintattico per ottenere effetti stilistici particolari.. Infatti Dante scrive nel canto II del Purgatorio: “Soavemente disse qu’io posassi…….benignamente fu’ da lui ricolto” (vv. 81 e 102). Da ricordare che una delle più antiche e famose composizioni poetiche della letteratura italiana di Giacomo da Lentini, uno scrittore della scuola poetica siciliana, inizia proprio con un avverbio di modo: Meravigliosamente un amor mi distringe.

Uno degli avverbi che spesso viene collocato all’inizio della frase è “sempre” in modo da attribuirgli un’evidenza del tutto particolare. Infatti notare la differenza fra “Faccio sempre la spesa al supermercato” e “Sempre vado a fare la spesa al supermercato.”. Nella Divina Commedia, Dante ci fornisce tanti esempi a questo proposito: “Questa montagna è tale / che sempre al cominciar di sotto è grave (Purgatorio, canto IV, v. 88)

Quando il verbo modifica una proposizione

Ci sono degli avverbi che non soltanto modificano una sola parola (avverbio, aggettivo o nome), ma un’intera proposizione. Si tratta di quelli che indicano una probabilità (forse, quasi, certo, certamente, sicuramente) o un apprezzamento. Nel caso in cui siano usati per modificare un’intera frase, sono collocati, indistintamente, in cima o in fondo, distinti da una virgola. Nel linguaggio parlato sono separati dal resto, da una pausa. Esempio:
Fortunatamente, non abbiamo perso nulla / Non abbiamo perso nulla, fortunatamente. Esso può essere anche collocato nel corso della frase, separato sempre da due virgole.

Si conferma che qualora un avverbio modifichi una sola parola, esso deve essere messo obbligatoriamente a contatto con essa, senza alcuna pausa.
Esempio: Ormai possiamo vivere tranquillamente, in cui “tranquillamente” modifica il verbo “vivere”

Quando l’avverbio modifica un aggettivo o un altro avverbio

Se l’avverbio modifica un aggettivo o un altro avverbio, esso si colloca prima:
Esempio: Essi si sono comportati molto male. Egli è difficilmente propenso a darci una mano

Domande da interrogazione

  1. Qual è la funzione principale dell'avverbio in una frase?
  2. La funzione principale dell'avverbio è di modificare il verbo, posizionandosi solitamente dopo di esso per dare risalto o espressività.

  3. Come può essere usato l'avverbio per ottenere effetti stilistici particolari?
  4. L'avverbio può essere collocato tra l'ausiliare e il participio passato o all'inizio della frase per dare maggiore risalto ed eleganza, come spesso fanno gli scrittori.

  5. In che modo gli avverbi che modificano un'intera proposizione vengono posizionati nella frase?
  6. Gli avverbi che modificano un'intera proposizione possono essere collocati all'inizio o alla fine della frase, separati da una virgola o una pausa nel linguaggio parlato.

  7. Dove si posiziona l'avverbio quando modifica un aggettivo o un altro avverbio?
  8. Quando un avverbio modifica un aggettivo o un altro avverbio, si colloca prima di essi per specificare meglio il significato.

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