Concetti Chiave
- L'analisi logica in italiano identifica le funzioni sintattiche di soggetti, predicati e complementi all'interno di una frase.
- Il soggetto compie o subisce l'azione, mentre il complemento oggetto risponde alle domande "Chi?" o "Che cosa?" ed è sempre associato a un verbo transitivo.
- Il predicato verbale esprime l'azione attraverso forme verbali, mentre il predicato nominale si compone di una copula e un nome del predicato.
- Gli attributi e le apposizioni aggiungono dettagli ai nomi, precisando caratteristiche o definizioni.
- I complementi arricchiscono la frase fornendo informazioni su luogo, tempo, causa, fine e altre circostanze dell'azione.
In questo appunto di grammatica italiana viene descritto cos'è l'analisi logica con attenzione dettagliata ai principali aspetti e parti stesse di quella che è l'analisi logica stessa. Tra gli elementi più importanti dell'analisi logica si ricorda ad esempio il soggetto, che cosa sia il predicato nominale, il predicato verbale, il complemento oggetto, l'attributo, il complemento di termine, il complemento d'agente e quello di causa efficiente, il complemento predicativo dell'oggetto, il complemento predicativo del soggetto, i complementi di luogo, il complemento d'età, il complemento di qualità, il complemento di abbondanza o di privazione, ecc...

Indice
- Il soggetto
- Il complemento oggetto
- Il predicato verbale
- Il predicato nominale
- L’attributo
- L’apposizione
- Il complemento di termine
- I complementi d’agente e di causa efficiente
- Il complemento predicativo del soggetto
- Il complemento predicativo dell’oggetto
- I complementi di luogo
- Il complemento di separazione (o allontanamento)
- Il complemento di origine (o provenienza)
- Il complemento di quantità
- Il complemento di età
- Il complemento di abbondanza e di privazione
- Il complemento di argomento
- Il complemento di colpa e di pena
- Il complemento di specificazione
- Il complemento partitivo
- Il complemento di materia
- Il complemento di qualità
- Il complemento di paragone
- Il complemento di limitazione
- I complementi di tempo
- Il complemento di causa
- Il complemento di fine
Il soggetto
Il soggetto è colui che compie (Luca corre) o subisce l’azione (Luca è rincorso dalla mamma) e può essere sottinteso (Corre. Lui = soggetto sottinteso)
Il complemento oggetto
Il complemento oggetto risponde alla domanda Chi? Che cosa?, può essere preceduto dall’articolo partitivo (Vorrei del vino), può essere espresso dalle particelle pronominali (Isabella mi ha visto).
E’ sempre preceduto da un verbo transitivo.
Il predicato verbale
Il predicato verbale può essere una forma verbale semplice (Paolo beve) o composta (Paolo ha bevuto) e indica l’azione compiuta dal soggetto.
Il predicato nominale
Quando il verbo essere non significa esistere, stare o appartenere. E’ costituito da una copula e il nome del predicato che può essere un aggettivo o appunto un nome.
Carlo è alto. (È = copula / alto = nome del predicato)
L’attributo
L’attributo è un aggettivo che accompagna il nome precisandone le caratteristiche. (La macchina rossa)
L’apposizione
L’ apposizione è un nome che si unisce ad un altro nome per definirlo meglio.
La professoressa Marino.
Il complemento di termine
Il complemento di termine risponde alla domanda a chi? A che cosa? E può essere espresso dalle particelle pronominali
Lucia mi ha dato la penna blu.
I complementi d’agente e di causa efficiente
Quando il soggetto subisce l’azione, il complemento d’agente (Da chi?) e il complemento di causa efficiente (Da che cosa?) vengono retti da un verbo di forma passiva. (La frana è stata provocata dalla pioggia)
Il complemento predicativo del soggetto
Si unisce ai verbi copulativi per formare il predicato nominale. (Mario è stato eletto rappresentante di classe).
Il complemento predicativo dell’oggetto
Si unisce al complemento oggetto e viene espresso da un nome o un aggettivo.
(I Greci chiamavano Barbari i popoli stranieri).
Il complemento predicativo del soggetto e dell’oggetto possono essere retti da un verbo appellativo (chiamare), effettivo (creare), elettivo (eleggere) o estimativo (giudicare) in forma passiva.
I complementi di luogo
I complementi di luogo possono essere:
- stato in luogo indica il luogo in cui si svolge l’evento (Luca abita a Roma)
- moto a luogo indica il luogo verso cui si dirige il movimento (Luca va a Roma)
- moto da luogo indica il luogo dal quale proviene il movimento (Luca viene da Roma)
- moto per luogo indica il luogo attraverso il quale avviene il movimento. (Luca ha passeggiato per i boschi)
Il complemento di separazione (o allontanamento)
Indica il distacco da una persona o da una cosa (Giovanni si è allontanato dalla mamma). E’ retto da verbi che indicano distacco, separazione, allontanamento.
Il complemento di origine (o provenienza)
Indica l’origine di una persona o di una cosa (Martina ha origini canadesi). E’ retto da verbi come nascere, provenire, discendere, ecc.
Il complemento di relazione
Indicano una relazione reciproca ed è retto da verbi come allearsi, combattere, patteggiare, litigare, ecc. (Hitler si alleò con Mussolini nel 1939)
Il complemento di quantità
Retto da verbi come pagare, costare, ecc. e può indicare una quantità generica o una misura (Il monte Kilimangiaro è alto 1000 Km)
Il complemento di età
Indica l’età di una persona o di una cosa, è retto da un nome e risponde alla domanda “Di quanti anni?” (Il monte Everest ha 370 anni)
Il complemento di abbondanza e di privazione
Sono retti da verbi che indicano una ricchezza o una mancanza (E’ rimasto senza denaro)
Il complemento di argomento
Indica il tema di cui si discute (Oggi durante l’assemblea discuteremo su vari problemi sorti nel gruppo classe)
Il complemento di colpa e di pena
Il complemento di colpa indica un vizio di cui qualcuno è accusato (Socrate fu condannato per sacrilegio)
Il complemento di pena indica una pena, una multa, una punizione. (Eleonora Pimentel de Fonseca venne condannata alla pena di morte)
Il complemento di specificazione
Specifica il nome cui si riferisce precisandone il significato e può esprimere relazioni di appartenenza generica, di possesso, di parentela oppure l’autore di un’opera o il componente di un insieme. (Queste chiavi sono della mia macchina; Lo zio di Angelo è un architetto; Abbiamo letto l’Odissea di Omero; Vorrei un paio di queste scarpe)
Il complemento partitivo
Indica la parte di una totalità e può essere retto da un nome, un aggettivo o un pronome (Qualcuno di voi lo conosce?)
Il complemento di denominazione
Specifica il nome proprio di un nome generico ed è introdotto dalla preposizione di.
(Abbiamo visitato l’Antro della Sibilla)
Il complemento di materia
Indica la materia di cui è fatto un oggetto (Ho regalato un anello d’oro bianco)
Il complemento di qualità
Indica una caratteristica fisica o morale di una persona o una cosa ed è retto da un nome (Ciro è un ragazzo dai capelli rossi)
Il complemento di paragone
Indica il secondo termine di paragone ed è retto da aggettivi e avverbi. (Questo vestito è meno caro di quell’altro)
Il complemento di limitazione
Delimita l’ambito e la portata del termine a cui si riferisce ed è retto da preposizioni o locuzioni. (Luigi, a mio parere, è bravissimo in disegno)
I complementi di tempo
Il complemento di tempo è espresso da un nome oppure da un avverbio di tempo. (Ci incontriamo stasera). Può essere determinato quando precisa il momento in cui si verifica l’azione (L’ho visto ieri sera) oppure continuato quando indica per quanto tempo dura l’azione (Ulisse ha passeggiato per il bosco tutta la notte)
Il complemento di causa
Indica la causa in seguito alla quale si verifica o non si verifica l’evento. (E’ a letto a causa del raffreddore).
Il complemento di fine
Indica lo scopo dell’azione o la destinazione di un oggetto. (Ho comprato delle lenti a contatto).
per ulteriori approfondimenti sull'analisi logica vedi anche qua
Domande da interrogazione
- Che cos'è l'analisi logica?
- Qual è la differenza tra predicato verbale e predicato nominale?
- Come si identifica il complemento oggetto in una frase?
- Quali sono i complementi di luogo e come si distinguono?
- Cosa indica il complemento di causa?
L'analisi logica è lo studio delle funzioni sintattiche delle parole all'interno di una frase, come il soggetto, il predicato e i vari complementi.
Il predicato verbale indica l'azione compiuta dal soggetto, mentre il predicato nominale è costituito da una copula e un nome del predicato, come un aggettivo o un nome.
Il complemento oggetto risponde alle domande "Chi?" o "Che cosa?" ed è sempre preceduto da un verbo transitivo.
I complementi di luogo includono stato in luogo, moto a luogo, moto da luogo e moto per luogo, e indicano rispettivamente il luogo in cui si svolge l'evento, verso cui si dirige, da cui proviene o attraverso cui avviene il movimento.
Il complemento di causa indica la ragione per cui un evento si verifica o non si verifica, come in "È a letto a causa del raffreddore".