Concetti Chiave
- Il predicato in analisi logica è una delle parti essenziali del discorso e si divide in predicato verbale e predicato nominale.
- Il termine "predicato" deriva dal latino "praedicare", che significa "affermare solennemente", e si riferisce a ciò che viene affermato del soggetto.
- Il predicato verbale è costituito da un verbo che indica un'azione e si accorda con il soggetto in persona e numero.
- Il predicato nominale è formato dal verbo "essere" seguito da un sostantivo o un aggettivo, con "essere" che funge da copula.
- Il verbo "essere" può anche agire come predicato verbale quando assume il significato di "trovarsi", "esistere" o "stare".
Il verbo, con il soggetto, è una delle parti essenziali del discorso; in analisi logica si chiama predicato e può essere di due tipi:
• verbale
• nominale.
Indice
Origine del termine predicato
In latino esisteva il verbo “praedicare” col significato di affermare solennemente”. Il relativo participio passato sostantivato - “praedicatum”.
Il verbo è un composto da “pre” e “dicare”. Quest’ultima forma, in italiano, non si trova mai isolata, ma è presente nei composti come indicare, giudicare, rivendicare, abdicare. In latino il verbo “dicare” era una forma parallela di “dicere” (= dire). “Dicare” aveva un uso più solenne, come se si trattasse un rito. Per questo motivo “predicare”, in latino voleva dire “dire in modo solenne” oppure “affermare con una certa gravità”; “predicato” è allora il termine grammaticale derivato e indica ciò che si afferma del soggetto.
Struttura del predicato
Pertanto, qualunque espressione che dichiari l’azione o il modo di essere del soggetto è sempre un predicato:
Esempio:
1. Questi fiori profumano
2. Il cane è l’amico dell’uomo
3. La tua nuova casa è spaziosa
4. I cavalli pascolano nel prato
5. La luna è un satellite della Terra
6. La pianura si estende per molti chilometri
Tipi di predicato
Se osserviamo le frasi precedenti, si può notare che non tutti i predicati hanno la stessa struttura.
- Alcuni coincidono soltanto con un verbo di senso compiuto (profumano, pascolano): in questo caso si parla di predicato verbale 1, 4, 6)
- Altri sono composti dal verbo “essere” seguito da un sostantivo (amico) o da un aggettivo (spaziosa). In questo caso di parla di predicato nominale; l’aggettivo e il sostantivo prendono il nome di parte nominale del predicato e il verbo “essere” prende il nome di copula. (2, 3, 5)
- Si parla di predicale nominale anche con i verbi sembrare, credere, restare (in questo caso la parte nominale del predicato risponde alla domanda come?):
• Carlo sembra intelligente
• Apprendendo ciò, egli è rimasto attonito
• Egli tu crede molto intelligente
Predicato nominale e verbale
Esso è formato dal verbo che indica l’azione che può essere sia alla forma attiva che passiva. Esso si accorda con il soggetto, facendo riferimento alla persona e al numero. Nelle forme composte con il verbo essere (cioè con i verbi intransitivi e passivi) il participio passato si accorda nel numero e nel genere. Esempi:
• Noi studiamo tre ore al giorno
• Voi studiate meno di noi
• Essi sono stati avvertiti
• Esse sono state avvertite
• Esse si sono scambiate dei suggerimenti
Accordo del predicato
Esso è costituito dal verbo essere, seguito fa un nome o da un aggettivo. In tal caso, il verso “essere” ha funzioni di copula, poiché unisce il predicato con il soggetto.
Esempio
• L’acqua è limpida.
• Virgilio è stato un grande poeta.
• Roberto è un ragazzo intelligente
L’accordo del sostantivo è relativo perché esso conserva la propria individualità e la propria autonomia.
L’accordo dell’aggettivo è assoluto
Esempi:
• Il gelsomino è una pianta sempre verde: il predicato nominale (di genere femminile) è indipendente da dal genere del soggetto (genere maschile)
• La nonna è molto buona / I nonni sono molto buoni: il predicato nominale è un aggettivo per cui si accorda in genere e in numero con il soggetto
Funzione del verbo essere
Il verbo “essere” perde la sua funzione di predicato nominale e assume quella di predicato verbale quando ha il valore di “trovarsi”, esistere, stare”:
Esempio
• Non siamo a casa quest’oggi
• Sono sulle scale, sto arrivando
• Dio è e sempre sarà
• Noi siamo contenti (= copula)
• Noi siamo in vacanza (= predicato verbale)
• Noi eravamo usciti (ausiliare del verbo “uscire)
• Siamo stati promossi (=verbo “promuovere” alla forma passiva)
Domande da interrogazione
- Qual è la differenza tra predicato verbale e predicato nominale?
- Come si accorda il predicato verbale con il soggetto?
- In quali casi il verbo "essere" funge da predicato verbale?
- Qual è il ruolo del verbo "essere" nel predicato nominale?
- Quali sono alcuni esempi di predicato nominale?
Il predicato verbale è costituito da un verbo di senso compiuto che indica un'azione, mentre il predicato nominale è composto dal verbo "essere" seguito da un sostantivo o un aggettivo, con "essere" che funge da copula.
Il predicato verbale si accorda con il soggetto in persona e numero, e nelle forme composte con il verbo "essere", il participio passato si accorda anche in genere e numero.
Il verbo "essere" funge da predicato verbale quando assume il significato di "trovarsi", "esistere" o "stare", come in "Non siamo a casa quest’oggi".
Nel predicato nominale, il verbo "essere" ha la funzione di copula, unendo il soggetto con la parte nominale del predicato, che può essere un sostantivo o un aggettivo.
Esempi di predicato nominale includono frasi come "L’acqua è limpida" e "Roberto è un ragazzo intelligente", dove "essere" collega il soggetto a un aggettivo o sostantivo.