Concetti Chiave
- Gli avverbi di luogo indicano la posizione nello spazio di oggetti o persone, spesso in relazione a chi parla o ascolta.
- "Qui" e "qua" si usano per indicare vicinanza a chi parla, mentre "lì" e "là" indicano lontananza.
- Forme come "costì" e "costà" esistono in Toscana e indicano prossimità o distanza rispetto a chi ascolta.
- I pronomi avverbiali "ci", "vi" e "ne" svolgono funzioni di avverbi di luogo, derivando dal latino.
- "Ecco" è un avverbio di luogo con funzione indicativa e deriva dal latino "eccum".
Caratteri generali
Gli avverbi di luogo o locativi, esprimono un’indicazione nello spazio. Servono a farci capire dove si trova una cosa o una persona o dove si svolge un’azione, spesso in rapporto a chi parla o a chi ascolta.
Qui, qua, lì, là
Gli avverbi di luogo fondamentali sono qui e qua, lì e là.• “Qui” e “qua” si scrivono senza accento; tutti alla scuola primaria abbiamo imparato la filastrocca: “Su qui e qua l’accento mai non va, e su lì e là l’accento sempre va.”
• Si utilizzano per indicare vicinanza nei confronti di chi parla (come si fa anche con gli aggettivi dimostrativi “questo” e “quello”: questo qui, quello là).
• Esistono anche le due forme “costì” e “costà” che indicano vicinanza e lontananza rispetto a chi ci ascolta. Queste forme sussistono soltanto in Toscana.
• “Qui” e “là” si adoperano anche in unione con gli aggettivi dimostrativi, come rafforzamento, in analogia con gli aggettivi dimostrativi: questo, codesto quello
• questa sedia qui, indica che la sedia è vicina a chi parla
• quella sedia là, indica la sedia che è lontana sia da chi parla che da chi ascolta
• codesta sedia costì, indica la sedia che è vicina a colui che ascolta
Ci, vi, ne (luogo)
In alcune circostanze svolgono la funzione di avverbi di luogo anche i pronomi avverbiali “ci”, “vi” e “ne” (chiamati locativi). “Ci” deriva dal tardo latino “hīce” per “hīc”. “Vi” deriva da latino “ibi”, mentre “ne” deriva da “inde (= da dove). Il “ne” non va confuso con l’omonimo complemento di partizione: Vuoi ancora del caffè? No, grazie non ne voglio più. Nemmeno deve essere confuso con “né” con valore negativo e derivato dal latino “nec”: Non bene né acqua, né vino.
Esempi:
• Abiti ancora a Milano? Non, non ci abito più (stato in luogo)
• A che ora vai a scuola? Ci vado alle 8:00 (moto a luogo)
• Qui, non ci metto un piede da un anno (stato in luogo)
• È molto tardi: ce ne andiamo (moto a luogo)
• Quando è uscito dalla banca? Ne è uscito subito (moto da luogo)
Esiste anche “altrove, con significato di “in altro luogo”, adoperato sia in senso proprio che figurata.
Esempi:
• Non abita più qui, è andato ad abitare altrove (senso proprio)
• Ho la testa altrove (senso figurato)
Etimologia
Le due forme avverbiali “lì” e “là” derivano rispettivamente dal latino illic e illac (= in quel luogo); invece “qui” è un composto di eccum + hic (= in questo luogo) e “qua” da eccum + hac. “Costì” e “costà” sono derivate dall’unione di eccum + istic e eccum + istac (= in codesto luogo). Da notare il valore espressivo e rafforzativo di “ecco”, in locazioni come “ecco qui” e “ecco qua”, in cui il termine “ecco”, in realtà, ricorre due volte.Nell’italiano antico esistevano dei termini, ormai del tutto scomparsi:
“indi” (= di là)
“quinci” (= di qui)
“quivi” (= qui, in questo luogo, per riferirci ad un luogo già nominato)
“lungi” (= lontano)
L’avverbio “ecco”
Anche “ecco” è un avverbio di luogo perché ha un significato indicativo, cioè serve per indicare un qualcosa oppure per sottolineare un fatto che si verifica improvvisamente. Esempio: Ecco, stanno arrivando!. Eccomi!Esso deriva dal termine latino “eccum”.
Domande da interrogazione
- Qual è la funzione principale degli avverbi di luogo?
- Qual è la differenza tra "qui" e "là"?
- Da dove derivano gli avverbi "ci", "vi" e "ne"?
- Qual è il significato di "altrove"?
- Qual è l'origine dell'avverbio "ecco"?
Gli avverbi di luogo esprimono un’indicazione nello spazio, aiutando a capire dove si trova una cosa o una persona o dove si svolge un’azione, spesso in rapporto a chi parla o a chi ascolta.
"Qui" indica vicinanza a chi parla, mentre "là" indica lontananza sia da chi parla che da chi ascolta.
"Ci" deriva dal tardo latino "hīce", "vi" da "ibi", e "ne" da "inde", che significa "da dove".
"Altrove" significa "in altro luogo" e può essere usato sia in senso proprio che figurato.
L'avverbio "ecco" deriva dal termine latino "eccum" e ha un significato indicativo, usato per indicare qualcosa o sottolineare un fatto che si verifica improvvisamente.