Un uso particolare del participio è quello dipendente dai seguenti verbi:
1) “Cominciare” (άρχομαι), “continuare” (διατελέω), “cessare” (παύομαι);
2) “Verba affectuum” (come χαίρω);
3) Verbi di percezione visiva (όράω), uditiva (άκούω) e mentale (“conoscere, sapere”). In questi verbi il complemento oggetto e il participio ad esso concordato diventano soggetto e verbo di una proposizione dichiarativa. Questo vale sia quando la percezione è subita dal soggetto, sia quando è indotta dal soggetto ad un’altra persona.
Alcuni verbi di percezione reggono il genitivo: in quel caso anche il participio, naturalmente, è concordato al genitivo.Es: φαίνομαι (o δηλος ειμί) + participio = sembra/ è evidente che io……
4) Verbi che reggono il participio predicativo o anche complementare:
λανθάνω + participio al nominativo = fare qualcosa di nascosto
τυγχάνω + participio = si rende con “trovarsi a fare qualcosa” o “fare qualcosa per caso”
Nella forma mediale λανθάνομαι + participio= fare una cosa senza accorgersene
Φθαίνω + participio = prevenire (qualcuno) nel fare qualcosa/fare qualcosa prima di qualcuno