Ali Q
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Periodo ipotetico:

Prende il nome di “periodo ipotetico” l’insieme di due proposizioni: la reggente e la sua ipotetica. Esse si chiamano apodosi (la reggente) e protasi (l’ipotetica).
Il termine “apodosi” deriva dal verbo δίδωμι, mentre il termine “protasi” deriva dal verbo τέμνω.

Come in latino o in italiano, anche in greco esistono diversi tipi di periodo ipotetico:
1) Della realtà, che nelle tre lingue (italiano, latino e greco) è caratterizzato dall’indicativo;
2) Dell'eventualità, che è intermedio tra il periodo ipotetico della realtà e della possibilità, ma solitamente si traduce in italiano più come il primo che non come il secondo;
3) Della possibilità, che in italiano è reso con il congiuntivo (imperfetto) nella protasi e il condizionale nell’apodosi.

In greco questo periodo ipotetico è invece caratterizzato dall’ottativo.
4) Dell'irrealtà, che esprime un’azione irreale, impossibile.

Vediamo come sono espressi in greco questi quattro tipi di periodo ipotetico:

Realtà:
1) protasi: εί + indicativo;
2) apodosi: indicativo.

Eventualità:
1) protasi: εάν (o άν) + congiuntivo;
2) apodosi: indicativo.

Possibilità:
1) protasi: εί + ottativo;
2) apodosi: (άν) + ottativo.

Irrealtà:
1) protasi: εί + imperfetto (nel presente: es. se facesse….)/aoristo (nel passato: es. se avesse fatto…);
2) apodosi: (άν) + imperfetto (nel presente)/aoristo (nel passato).

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