Il fututo greco è un tempo principale, quindi le desinenze sono quelle principali.
Si forma aggiungendo al tema verbale il suffisso temporale σ.
Ha tre diatesi distinte: attiva, media e passiva (dunque il medio e il passivo, a differenza del presente, sono separati).
I modi del futuro sono indicativo, ottativo, infinito e participio. Manca dunque di congiuntivo e imperativo.
L'ottativo futuro si trova nelle proposizioni subordinate dipendenti da tempi storici, che esprimono un'azione successiva rispetto a quella della principale.
Il participio futuro, preceduto o meno da ὡς, si può tradurre con una proposizione finale.
L'infinito futuro si impiega invece nelle infinitive che esprimono un'azione successiva rispetto a quella della principale.
Alcuni verbi, attivi nel presente, al futuro hanno solo il medio. In questi casi si conserva infatti l'antico valore desiderativo del futuro.
Tre verbi, ἐσθίω mangio, πίνω bevo, χέω verso, non hanno, al futuro, il suffisso temporale σ proprio del futuro: ἒδομαι mangerò, πίομαι berrò, χέομαι verserò. Si tratta in realtà di antichi congiuntivi con vocale breve.
Alcuni presenti, infine, possono avere anche significato futuro, ad esempio εἶμι, vado e andrò.
I tipi di futuro attivo e medio sono quattro: sigmatico, asigmatico, contratto, dorico.
I tipi di futuro passivo sono due: debole e forte.