Ci sono due tipi di futuro dei verbi greci: futuro "sigmatico" e futuro
"contratto". Nei vari modi (indicativo, ottativo, imperativo,
participio, infinito: il futuro non ha congiuntivo) le desinenze
sono le stesse usate nel presente: pertanto non è dalle desinenze
che si distingue un futuro rispetto ad un presente, ma dalla
presenza di un suffisso.
La maggior parte dei verbi forma il futuro cosiddetto "sigmatico", che è caratterizzato dalla presenza di un sigma come suffisso prima delle desinenze. Questo tipo si riconosce sempre facilmente, a patto però di ricordarsi che il sigma unendosi alle consonanti labiali (π β φ) dà luogo a ψ , unendosi alle consonanti gutturali (κ γ χ) dà luogo a ξ, proprio come nella terza declinazione. Esempi: λυσομεν, τευξομεν e λειψομεν, sono futuri sigmatici.
N.B. Praticamente non esistono verbi che al presente finiscano in
ς ψ ξ, per cui di fronte a forme come le precedenti si può essere
sicuri a prima vista che siano futuri (ma di presenti in doppio
sigma ce ne sono tanti, come τασσω).
I verbi il cui tema finisce in consonante liquida (λ, ρ) o nasale (µ,ν) formano il futuro cosiddetto "contratto", che è caratterizzato
dalla presenza di un suffisso che in origine è -εσ- ma che si
contrae sempre per la scomparsa del sigma intervocalico. βαλουμεν e φανουμεν per esempio sono futuri contratti (da βαλεσομεν e φανεσομεν)
Questo tipo di futuro si può confondere con un presente. Infatti,
come ricorderete, nel presente ci sono tre tipi di verbi contratti, a seconda della vocale (in alfa, come τιμαω; in epsilon, come;
δοκεω, in omicron come δηλοω).
Il futuro contratto si coniuga esattamente come il presente dei verbi in epsilon: cioè, se un verbo ha il futuro contratto, la sua coniugazione risulta identica a quella del presente di un verbo che "nasce" contratto in -εω.
Quindi attenzione! Da ora in poi se trovate una forma come Βαλουμεν, avete in teoria due possibilità: può essere il presente di
un verbo che nasce contratto (sarebbe βαλεω), oppure il futuro
contratto di un verbo che ha il tema in liquida o nasale (e infatti è il futuro di βαλλω).
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Il futuro