selene82
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L'imperfetto greco

L'imperfetto greco è un tempo storico, quindi le desinenze sono quelle secondarie.

Si forma aggiungendo al tema temporale del presente l'aumento, la vocale tematica ε/ο e appunto le desinenze secondarie, es:
pres. βάλλω, impf. ἔ-βαλλ-ο-ν

Ha solo il modo indicativo e le diatesi attiva e medio-passiva.

Indica azione continua nel passato, e si traduce pertanto con l'imperfetto indicativo italiano, talvolta anche con il passato remoto italiano.

L'aumento può essere di due tipi:

- l'aumento sillabico consiste in un ε premesso ai temi inizianti per vocale:
pres. βάλλω, impf. ἔ-βαλλ-ο-ν;
- l'aumento temporale consiste nell'allungamento della vocale iniziale dei temi inizianti appunto per vocale:
pres. ἄγω, impf. ἦγον.

Nell'aumento temporale le vocali lunghe restano tali, le vocali brevi e i dittonghi si allungano come segue:

α > η
ᾳ > ῃ
αι > ῃ
αυ > ηυ
ε > η
ῐ > ῑ
ο > ω
οι > ῳ
ῠ > ῡ
ει > ῃ
ευ > ηυ

es. pres. ἄγω, impf. ἦγον.

Alcuni verbi inizianti per ε- hanno eccezionalmente l'aumento in ει-. Si tratta di ἐάω, ἐθίζω, ἐλίσσω, ἕλκω, ἕπομαι, ἐργάζομαι, ἕρπω, ἑστίαω, ἔχω.
Es. pres. ἔχω, impf. εἶχον.

Nei verbi composti con uno o più preverbi l'aumento precede il tema del verbo, non i preverbi. La vocale finale del preverbo generalmente cade davanti all'aumento, es. pres. ἀνα-βαίνω ἀν-έ-βαινον.

La vocale finale del preverbo si conserva invece davanti all'aumento in ἀμφι- e περι-, es. pres. ἀμφι-βάλλω, impf. ἀμφι-έ-βαλλον.

La vocale finale del preverbo προ- può conservarsi o contrarsi con la vocale dell'aumento, es. προ-βαίνω, impf. προ-έ-βαινον o προὔβαινον.

Il preverbo ἐκ- davanti all'aumento diventa ἐξ-, es. pres. ἐκ-βάλλω, impf. ἐξ-έ-βαλλον.

I preverbi che davanti alla consonante iniziale del verbo modificano o perdono la consonante iniziale, la ripristinano davanti all'aumento, es.
pres. συλλέγω, impf. συν-έλεγον
pres. ἐγγράφω, impf. ἐν-έγραφον
pres. ἐμβάλλω, impf. ἐνέβαλλον
pres. συστέλλω, impf. συν-έστελλον
pres. συσσείω, impf. συν-έσειον.

Alcuni verbi presentano eccezionalmente un doppio aumento, sillabico e temporale, es. pres. ὁράω, impf. ἑώρων.

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