Concetti Chiave
- La "u" francese è stretta e si legge come "iu", mentre "ou" equivale alla "u" italiana normale.
- Le consonanti finali come D, P, S, T, X, Z generalmente non si pronunciano, tranne in alcuni nomi propri.
- La "c" ha un suono dolce davanti a "i" o "e", simile alla "s", mentre è dura con "a", "o", "u" a meno che non sia seguita da "ç".
- Le vocali con accenti, come "é" (acuto) o "è" (grave), hanno suoni distinti: "é" è chiusa, "è" è aperta.
- I dittonghi "ai" e "ei" si pronunciano con una "e" normale, mentre "au" e "eau" si pronunciano "o".
u → è una “u” stretta equivalente a quella tedesca con la dieresi (ü), si legge “iu”
ou → questo dittongo equivale alla nostra “u” normale
DePoSiTo + X,Z → sono le 6 consonanti che quando sono in finale di parola non si pronunciano. Questa regola può non valere per i nomi propri di persona o di città.
c + i,e → ha un suono dolce e si pronuncia come una “s”
c + a,o,u → ha un suono duro. Per farla dolce bisogna usare la “ç”.
Per esempio: “Ça va?” si legge “sa va?”e muta → la “e muta” fa pronunciare la consonante che la precede: grand /grande.
-er, -ez, -et, -ed → la pronuncia è come una “e acuta”, con l’accento sulla e (é)
Neuf_heures → essendo la “h” muta, è come se “heures” cominciasse per vocale, quindi si lega nella pronuncia con “neuf”. La “f” diventa “v” per motivi strettamente di pronuncia e si legge "nevØr"
Ci sono quattro tipi di “e”, ma solo le prime tre ci interessano da un punto di vista fonetico:
e → e muta, l’abbiamo già vista (vedi sopra)
é → e acuta. è stretta, chiusa: (école, écrire, étudiant, écouter, élève)
è → e grave. è larga, aperta (mère, père, frère, très, élève)
ê → accento circonflesso. Non ha suoni particolari, è un accento grafico che deriva dall’antico latino in quelle parole dove è caduta una “s” (es. fenêtre deriva da finestra): essendoci dopo una consonante, spesso il suo suono si allarga, ma non è il suo vero suono
gli accenti → l’accento acuto si può trovare solo sulla “e”; le altre vocali portano o quello grave (où, à) o quello circonflesso che in alcuni casi non cambia il suono della vocale (château, bientôt).
en, em → foneticamente questo suono viene scritto “ã”, è una “a nasale”, ma solo se si trova davanti ad una consonante (prends) o isolato (en classe). Si pronuncia invece normalmente in un finale monosillabico (bien).
in, im → foneticamente questo suono viene scritto “ẽ”, è una “e nasale” ma viene pronunciata normalmente se all’inizio di parole e seguito da vocale (impossible)
ai, ei → questo dittongo si pronuncia con una “e” normale (maison, beige)
au, eau → questi dittonghi si pronunciano “o” (beau, Paul).
oi → questo dittongo si pronuncia “ua” (soif, soir, noir)
eu → questo dittongo si pronuncia con un suono intermedio tra la “e” e la “o” e può essere più o meno larga a seconda di ciò che segue. Foneticamente questo suono viene scritto “Ø” (heureux, peur)
oe → questo dittongo ha un suono ibrido simile al precedente, ma è più “o” che “e”, e si scrive "œ" (oeil - occhio).
doppia C → si pronuncia “x” (accident, accent)
sc → si pronuncia con una “s” normale (scène, piscine)
ch → è il suono che corrisponde al nostro “sc” (château)
Domande da interrogazione
- Qual è la pronuncia corretta della "u" in francese?
- Come si pronunciano le consonanti finali in francese?
- Qual è la differenza tra "é" e "è" in francese?
- Come si pronuncia il dittongo "oi" in francese?
La "u" in francese è una "u" stretta, equivalente alla "ü" tedesca, e si legge "iu".
Le consonanti finali delle parole, come in "DePoSiTo + X,Z", generalmente non si pronunciano, tranne nei nomi propri di persona o città.
"é" è una "e" acuta, stretta e chiusa, mentre "è" è una "e" grave, larga e aperta.
Il dittongo "oi" si pronuncia "ua", come in "soif", "soir", "noir".