Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • L'urbanizzazione nei paesi in via di sviluppo è caratterizzata da una crescita rapida e squilibrata, spesso sproporzionata rispetto alle condizioni economiche locali.
  • Nei paesi in via di sviluppo, l'urbanizzazione è avvenuta senza la necessaria industrializzazione e eccedenze agricole, portando a fenomeni di "iperurbanizzazione".
  • Le grandi periferie delle città, come bidonvilles e favelas, sono segnate da condizioni di vita precarie, con carenze di servizi essenziali.
  • Queste aree urbane soffrono di problemi sociali significativi, tra cui denutrizione, esclusione sociale e alta mortalità infantile.
  • I tentativi di aiuto da parte dei paesi ricchi spesso peggiorano la situazione economica locale, a causa di politiche protezionistiche e il peso del debito.

Urbanizzazione nei paesi in via di sviluppo

Il processo di urbanizzazione è legato a tutta una serie di fattori economici e sociali. Tuttavia, esso non significa soltanto sviluppo quantitativo e qualitativo degli spazi edificati e l’aumento del numero di città e della popolazione che vi risiede; urbanizzazione è anche un fenomeno legato alle trasformazioni della struttura della società nel suo insieme. Essa si basa sulla disponibilità di una forte eccedenza che permette una divisione de lavoro sempre più avanzata e un’alta densità di popolazione, diversificata dal punto di vista sociale.
In Occidente, la grande esplosione urbana coincise con la rivoluzione industriale, mentre nei paesi che oggi definiamo in via di sviluppo, tutto cominciò a cambiare con il XIX secolo e soprattutto dopo il 1945. Infatti, fino all’inizio del XX secolo, la colonizzazione non ha mai provocato forti scompensi dal punto di vista dell’urbanizzazione. In queste ultime zone, l’urbanizzazione è avvenuta non solo in modo impetuoso, ma soprattutto in modo squilibrato, con tassi di crescita molto elevati e sempre sproporzionati alle condizioni economiche generali. Nell’insieme, è stata un’urbanizzazione senza eccedenze agricole e soprattutto senza industrializzazione. A questo proposito, si è anche parlato di “iperurbanizzazione” per il fatto che la popolazione ha abbandonato le campagne a causa di tutta una complessa serie di fattori sociali, economici e demografici per concentrarsi intorno a pochi, ma grandi centri urbani. Con un processo di accumulazione, si sono così venute a creare delle immense periferie, chiamate bidonvilles, favelas, slums o villas miserias dove la popolazione si ammassa in abitazioni precarie. In genere, si tratta di baracche fatte con materiale di recupero e sprovviste dei servizi urbani come luce, acqua, gas e rete fognaria. Praticamente, nessuna città del Terzo Mondo è esente da tale situazione, un problema che, in apparenza, è senza soluzione.

Infatti, fornire in tempi rapidi un’abitazione decente a queste persone che non hanno alcun reddito risulta praticamente impossibile. In questi agglomerati regna la denutrizione, l’esclusione sociale, un’alta mortalità infantile, una bassa speranza di vita a cui si aggiungono spesso la prostituzione maschile e femminile nonché la delinquenza. In questo modo, nei paesi in via di sviluppo, chiamati anche PVS, si stanno formando alcuni dei centri urbani più grandi del mondo. In diversi casi, si tratta di grandi conurbazioni in cui è carente l’integrazione con le campagne. I paesi intervengono con degli aiuti, che, però, spesso hanno dimostrato di essere più dannosi che utili, poiché affetti da protezionismo. Infatti, non solo si impedisce l’accesso dei prodotti dei Paesi poveri nei mercati dei Paesi ricchi, ma si invadono di merci sottocosto i mercati di questi ultimi e ciò compromette la sopravvivenza stessa della produzione locale. A questo si aggiunge il peso del debito che continua a gravare da decenni sulle fragili economie dei PVS

Domande da interrogazione

  1. Quali sono i principali fattori che influenzano l'urbanizzazione nei paesi in via di sviluppo?
  2. L'urbanizzazione nei paesi in via di sviluppo è influenzata da fattori economici, sociali e demografici, con una crescita urbana spesso sproporzionata rispetto alle condizioni economiche generali e senza un'adeguata industrializzazione.

  3. Quali sono le conseguenze dell'urbanizzazione squilibrata nei paesi in via di sviluppo?
  4. Le conseguenze includono la formazione di immense periferie come bidonvilles e favelas, caratterizzate da abitazioni precarie, mancanza di servizi urbani, denutrizione, esclusione sociale, alta mortalità infantile e delinquenza.

  5. Perché gli aiuti internazionali spesso risultano inefficaci nei paesi in via di sviluppo?
  6. Gli aiuti internazionali sono spesso inefficaci a causa del protezionismo, che impedisce l'accesso dei prodotti dei paesi poveri nei mercati ricchi e inonda i mercati locali con merci sottocosto, danneggiando la produzione locale.

  7. Quali sono le sfide principali per migliorare le condizioni di vita nelle aree urbane dei paesi in via di sviluppo?
  8. Le sfide principali includono fornire abitazioni decenti, migliorare l'accesso ai servizi urbani, ridurre la povertà e l'esclusione sociale, e affrontare il peso del debito che grava sulle economie dei PVS.

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