Concetti Chiave
- Il sottosviluppo si riferisce ai Paesi del Terzo Mondo, caratterizzati da una complessa situazione economica, sociale e politica incapace di soddisfare i bisogni essenziali della popolazione.
- Storicamente legato al colonialismo, il sottosviluppo è stato accentuato dalla decolonizzazione e dall'apertura al commercio internazionale e agli investimenti stranieri.
- Le caratteristiche del sottosviluppo includono bassi indici di produttività agricola e industriale, reddito pro-capite basso, alta mortalità infantile e dipendenza dalle importazioni di materie prime.
- Il PIL è stato inizialmente utilizzato per classificare i Paesi sottosviluppati, ma in seguito sono stati introdotti l'Indice di Sviluppo Umano (HDI) e l'Indice di Povertà Umana (HPI) per valutazioni più accurate.
- L'Africa, dopo la decolonizzazione, è rimasta il continente più arretrato, afflitto da carestie, epidemie e instabilità politica causata da classi privilegiate violente.
Sottosviluppo – Cause e criteri di classificazione
Di solito, il termine “sottosviluppo” è utilizzato in riferimento ai Paesi del cosiddetto Terzo Mondo, per descrivere la loro complessa situazione economica, demografica, sociale e politica, che si manifesta come incapacità di attuare uno sviluppo delle forze produttive e della società nel suo insieme, tale da soddisfare i bisogni primari ed essenziali della popolazione. Il sottosviluppo ha un rapporto storico con il colonialismo. Quest’ultimo, in varie forme, ha causato lo spostamento delle risorse dai Paesi coloniali, soprattutto nella fase storica successiva alla Seconda guerra Mondiale, quando i processi di decolonizzazione si sono accompagnati alla rottura dell’equilibrio stagnante delle economie di semplice sussistenza, all’apertura di queste economie al commercio internazionale, agli investimenti stranieri e ai rapidi processi di inurbamento. Il sottosviluppo non deve essere confuso con la povertà e nemmeno con la stagnazione del processo economico anche se la maggior parte dei paesi sottosviluppati vivono in condizioni miserrime. Di solito, le caratteristiche del sottosviluppo sono dei bassi indici di produttività agricola e di industrializzazione, un reddito pro-capite molto basso, un forte incremento demografico, una speranza di vita bassa, degli indici di mortalità infantile alti, delle mancanze alimentari, un forte debito estero, la presenza di analfabetismo, una forte carenza di servizi e di infrastrutture. A tutto questo, si unisce una grande dipendenza dall’importazione delle materie prime.Inizialmente, l’indicatore più utilizzato per classificare un paese come sottosviluppato, è stato il PIL; il PIL corrisponde al valore monetario dei beni e dei servizi prodotti in un anno in un determinato Paese.
Nel 1990, il programma di sviluppo delle Nazioni Unite propose di sostituire il PIL con l’Indice di Sviluppo Umano (HDI = Human Development Index) che tiene conto della media del PIL pro capite, espresso in dollari internazionali, cioè in termine di parità di potere d’acquisto.
Nel 1997, fu introdotto l’indice di povertà umana (HPI = Human Poverty Index) che utilizzava gli indicatori HDI in negativo, misurando la distribuzione delle privazioni, cioè di ciò che non è presente: l’esposizione alla morte in un’età relativamente bassa, la mancanza di istruzione (= analfabetismo) e la mancanza di accesso alle risorse sia pubbliche private, cioè il cibo, l’acqua potabile e i servizi sanitari.
Il continente africano, dopo la decolonizzazione è rimasto nel suo insieme, il più arretrato del pianeta. Infatti, è per esso che a volte si parla addirittura di “Quarto mondo”. A lungo e anche tutt’ora in certe zone, esso è afflitto da carestie e da epidemie ricorrenti di dimensioni spesso tragiche (come l’ebola e l’aids) oltre ad essere interessato dal punto di vista politico, da una forte instabilità, dovuta al predominio di piccole, ma violente classi privilegiate che invece di ricorrere alla diplomazia preferiscono la violenza.
Domande da interrogazione
- Quali sono le cause storiche del sottosviluppo nei paesi del Terzo Mondo?
- Quali sono le caratteristiche comuni dei paesi sottosviluppati?
- Come è cambiato il criterio di classificazione dei paesi sottosviluppati nel tempo?
- Qual è la situazione attuale del continente africano in termini di sviluppo?
Il sottosviluppo ha un rapporto storico con il colonialismo, che ha causato lo spostamento delle risorse dai Paesi coloniali, specialmente dopo la Seconda guerra Mondiale, durante i processi di decolonizzazione.
I paesi sottosviluppati presentano bassi indici di produttività agricola e industrializzazione, reddito pro-capite basso, forte incremento demografico, bassa speranza di vita, alti indici di mortalità infantile, mancanze alimentari, forte debito estero, analfabetismo e carenza di servizi e infrastrutture.
Inizialmente, il PIL era l'indicatore principale, ma nel 1990 è stato proposto l'Indice di Sviluppo Umano (HDI) e nel 1997 l'Indice di Povertà Umana (HPI), che considerano vari aspetti del benessere umano oltre al PIL.
Dopo la decolonizzazione, l'Africa è rimasta il continente più arretrato, afflitto da carestie, epidemie ricorrenti e instabilità politica dovuta al predominio di classi privilegiate violente.