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Habilis
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Concetti Chiave

  • Il settore primario europeo è altamente sviluppato grazie alla tecnologia avanzata e al supporto economico dell'Unione Europea.
  • Negli ultimi decenni, l'agricoltura intensiva ha ridotto il numero di lavoratori agricoli, sostituiti da macchinari, aumentando però la produzione complessiva.
  • L'Europa è divisa in diverse regioni agrarie, ognuna con colture specifiche basate su clima e qualità del suolo.
  • La pesca industriale è predominante nell'Atlantico settentrionale, ma l'eccessivo sfruttamento minaccia la fauna ittica.
  • In Italia, nonostante la produzione di vino, olio e agrumi, il settore primario è deficitario e dipende molto dalle importazioni.
IL SETTORE PRIMARIO

Il settore primario europeo, insieme a quello nordamericano, fornisce gran parte del cibo prodotto nel mondo. Ciò si deve all'alto livello di sviluppo tecnologico raggiunto dal settore e alle favorevoli condizione climatiche. L'Unione Europea inoltre sostiene il settore con rilevanti sussidi economici.
Negli ultimi cinquanta anni il settore primario ha conosciuto notevoli cambiamenti a causa della concentrazione della proprietà terriera in grandi aziende agricole e all'uso massiccio di prodotti chimici per aumentare la produttività.

Recentemente sono state introdotti anche prodotti OGM (organismi geneticamente modificati), benché molti Paesi europei siano contrari, è in fase di sviluppo anche l'agricoltura biologica.
L'avvento di un'agricoltura moderna di tipo intensivo ha determinato la diminuzione del numero di addetti nell'agricoltura, sostituiti da macchinari e tecniche avanzate. La produzione è tuttavia in aumento ed è associata sempre più ad altre attività di tipo industriale e commerciale. Solo in Europa orientale questo processo avanza lentamente e il numero di occupati nel settore rimane elevato.
In Europa ci sono quattro grandi regioni agrarie: nordica, atlantica, continentale e mediterranea. In ognuna di esse prevalgono prodotti specifici a seconda delle condizioni climatiche e della struttura e qualità dei suoli.
L'Atlantico settentrionale è il mare più pescoso d'Europa. Su di esso si affacciano le principali potenze pescherecce europee: Norvegia, Islanda e Danimarca. Esse praticano una pesca di tipo industriale con navi-officina attrezzate per la lavorazione e conservazione del pesce. L'eccessivo sfruttamento dei mari sta però causando l'impoverimento della fauna ittica europea.
In Italia il settore primario è in forte deficit e gli italiani importano buona parte del fabbisogno di carne, latticini, cereali, pesce. Tra le produzioni più sviluppate dell'Italia vi sono il vino, l'olio d'oliva, la risicoltura e la coltivazione di ortaggi e di frutti tipici di alcune regioni(agrumi, mele, pesche, albicocche).

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