Concetti Chiave
- I territori dell'Africa meridionale furono colonizzati da olandesi, inglesi, francesi, tedeschi e portoghesi tra il XVI e il XIX secolo.
- La Repubblica Sudafricana domina politicamente ed economicamente la regione grazie alle sue risorse minerarie, soprattutto oro e diamanti.
- I giacimenti più importanti si trovano vicino a Johannesburg, con l'oro mescolato alla roccia a profondità di 3000-4000 metri.
- L'estrazione dell'oro è complessa e costosa, con solo 10 grammi di oro ottenibili da una tonnellata di roccia.
- I giacimenti terziari, come quelli in Sudafrica, differiscono dai primari negli Stati Uniti e dai secondari presenti in altre parti dell'Africa meridionale.
La ricchezza dell'oro giallo
I territori dell' Africa meridionale furono esplorati dagli europei a partire dal Quattrocento; tuttavia la colonizzazione vera e propria fu avviata nel XVI secolo dai coloni olandesi, detti boeri. Alla fine del Settecento i boeri furono affiancati dagli inglesi con i quali si spartirono la regione. Poco dopo, altre zone dell'Africa meridionale furono colonizzate da francesi, tedeschi e portoghesi.
I paesi i questa fascia hanno riconquistato l'indipendenza solo in tempi recenti e spesso a prezzo di guerre sanguinose.
Lo sfruttamento dei giacimenti.
I giacimenti più conosciuti si trovano presso Johannesburg, in Sudafrica, e il loro sfruttamento è la prima voce dell'industria mineraria. Essi appartengono al tipo di giacimento terziario. L'oro si trova mescolato alla roccia in quantità minime e alla profondità di 3000-4000 metri nel sottosuolo. Da una tonnellata di roccia in cui si trova il filone, si possono estrarre non più di 10 grammi di oro. L'estrazione è complessa: enormi quantità di roccia vengono mosse e i costi sono elevati. I giacimenti primari sono presenti negli Stati Uniti mentre i giacimenti secondari sono diffusi in Africa meridionale.