giannyetonia
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Concetti Chiave

  • La leggenda di Partenope narra di una sirena che abitava nel golfo di Napoli, legando la città alla sua mitica origine.
  • Napoli fu fondata dai Greci come Neapolis, diventando centro di cultura e tradizione, con il termine "partenopeo" che richiama il legame alla città.
  • La provincia di Napoli è la più densamente popolata d'Italia, dove la ricerca di alloggi e lavoro è una sfida nonostante un grande porto e industrie.
  • Il Castel Nuovo, noto anche come Maschio Angioino, è uno dei monumenti più famosi di Napoli, con origini risalenti al 1200.
  • Lo "scugnizzo" è una figura tipica napoletana, rappresentando un monello vivace e ingegnoso, mentre la pizza è un simbolo culinario della città.

Indice

  1. La leggenda di Partenope
  2. La nascita di Napoli
  3. Il fascino del Castel Nuovo

La leggenda di Partenope

C'era una volta una sirena, una creatura fiabesca dal viso di donna e dal corpo di pesce, che cantava con voce meravigliosa. Si chiamava Partenope e decise di abitare nel golfo più bello del mondo, in Campania, tra verdi colline e con il vulcano grigiazzurro, il Vesuvio, sullo sfondo. Sarà vera la leggenda?

La nascita di Napoli

I Greci antichi fondarono lì vicino una città e la chiamarono Neapolis, "città nuova". Cosi nacque Napoli, e da allora si dice "partenopeo" tutto ciò che riguarda questa città, unica per i suoi splendori, ma anche per i suoi problemi. La densità abitativa della provincia è la più alta d'Italia: non è facile, per tante persone, trovare una casa e, soprattutto, un lavoro stabile in uno spazio cosi ristretto, anche se Napoli ha un grande porto commerciale e industrie, soprattutto conserviere, nel suo entroterra.

Il fascino del Castel Nuovo

Uno dei più famosi e affascinanti monumenti di Napoli è il Castel Nuovo. Esso risale al 1200, all'epoca in cui dominavano a Napoli gli Angioini: si chiama perciò Maschio Angioino. Alcune delle sue parti, però, sono state ricostruite nel Quattrocento.
Tratto tipico napoletano è il simpatico monello, o meglio lo "scugnizzo", svelto e sbarazzino, che sa sempre cavarsela: il suo nome deriva da scugnare che, nel dialetto napoletano, significa "rompere". Altro cosa tipica di Napoli è la pizza (margherita, capricciosa, marinara, il calzone, ..)

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