Concetti Chiave
- Nel 2016, circa 244 milioni di persone vivevano in un paese diverso dal loro, evidenziando l'entità delle migrazioni globali.
- I migranti spesso lasciano il loro paese a causa di mancanza di lavoro, conflitti, persecuzioni o calamità naturali.
- Le donne oggi emigrano non solo per accompagnare familiari, ma anche per cercare lavoro o fuggire da situazioni violente.
- L'immigrazione interna in Italia ha visto persone spostarsi dal Sud al Nord in cerca di migliori opportunità economiche.
- Le rimesse dei migranti supportano le famiglie nei paesi d'origine, contribuendo all'istruzione dei figli e al PIL nazionale.
Le migrazioni nel 2016
È stato constatato che nel 2016 circa 244 milioni di persone vivono in un paese diverso dal loro e sono stati protagonisti delle migrazioni.
I migranti sono persone adulte che emigrano verso paesi più avanzati perché non trovano sbocco occupazionale nello stato di provenienza.
In genere l’emigrazione è una scelta, ma molte altre volte c'è chi è costretto a lasciare il proprio paese a causa di eventi come guerre, persecuzioni religiose o calamità naturali.
Altre volte le persone sono costrette ad emigrare in paesi dove hanno trovato asilo politico.
Ruolo delle donne migranti
In passato le donne emigravano solo per accompagnare i familiari; ora, invece, le donne emigrano anche da sole alla ricerca di lavoro o per sfuggire a situazioni di violenza.
Verso la metà del secolo scorso in Italia ci fu una migrazione interna: le persone migrarono dalle regioni meridionali, più arretrate, verso le regioni settentrionali più avanzate. La manodopera straniera trova impiego in settori o attività che non possono essere delocalizzati all'estero e per i quali non si trova forza lavoro locale. Nei confronti degli immigrati ci sono problemi di convivenza e di integrazione sociale ed inoltre è diffuso il timore che i migranti possano incrementare la disoccupazione.
Impatto economico delle rimesse
Un migrante può anche essere visto come una risorsa per il suo paese di origine poiché i suoi risparmi (le rimesse) vengono inviati periodicamente alle loro famiglie. In questo modo i migranti possono garantire una corretta ed adeguata istruzione ai loro figli affinché possano costruirsi un futuro migliore. Inoltre le rimesse inviate dai migranti ai propri familiari nel loro paese d'origine possono assicurare una corretta istruzione ai propri figli ed aumentano il PIL, fondamentale per lo stato che deve effettuare pagamenti internazionali. Infine, quando i migranti tornano nel proprio paese d'origine vi trasferiscono nuove capacità lavorative e nuovi saperi acquisiti all'estero.
Domande da interrogazione
- Qual è stato il numero di persone coinvolte nelle migrazioni nel 2016?
- Come è cambiato il ruolo delle donne migranti nel tempo?
- Qual è l'impatto economico delle rimesse inviate dai migranti?
Nel 2016, circa 244 milioni di persone vivevano in un paese diverso dal loro, protagonisti delle migrazioni.
In passato, le donne emigravano principalmente per accompagnare i familiari, mentre ora emigrano anche da sole per lavoro o per sfuggire a situazioni di violenza.
Le rimesse inviate dai migranti alle loro famiglie possono garantire un'istruzione adeguata ai figli e aumentano il PIL del paese d'origine, contribuendo ai pagamenti internazionali.