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Concetti Chiave

  • I flussi migratori influenzano la popolazione delle diverse aree, con emigrazione e immigrazione che causano variazioni demografiche locali.
  • Le cause delle migrazioni sono spesso economiche, con movimenti da paesi poco sviluppati verso quelli più avanzati, come l'America anglosassone e l'Europa occidentale.
  • Le migrazioni interne sono comuni, spostando persone dalle aree rurali alle città, come avvenuto in Italia negli anni '50 e '60.
  • Nei paesi sviluppati, l'immigrazione contribuisce alla crescita demografica e offre manodopera a basso costo, ma può incontrare resistenze culturali.
  • Le migrazioni offrono vantaggi economici ai paesi ospitanti e d'origine, ma spesso incontrano barriere culturali e sociali.

Indice

  1. Dinamica demografica e migrazioni
  2. Migrazioni interne in Italia
  3. Storia delle migrazioni internazionali
  4. Effetti economici delle migrazioni
  5. Integrazione e sfide culturali

Dinamica demografica e migrazioni

La dinamica demografica risente anche dei flussi migratori. Ovviamente questi non influiscono sulla popolazione mondiale complessiva, ma solo su quelle delle diverse aree, che diminuisce e cresce a seconda che siano interessate da un processo di emigrazione oppure di immigrazione. Le cause delle migrazioni possono essere politiche, con esuli che fuggono da regimi politici, oppure derivare da persecuzioni ai danni delle minoranze religiose etniche. Nella maggior parte dei casi le migrazioni hanno cause economiche. I maggiori flussi partono da paesi poco sviluppati, poveri di risorse e con una forte crescita demografica, e si dirigono verso paesi a sviluppo elevato. Le migrazioni sono dirette soprattutto verso l’America anglosassone, l’Europa occidentale i ricchi paesi della penisola arabica.

Migrazioni interne in Italia

Le migrazioni possono essere all'interno di uno stesso paese, in questo caso si parla di migrazioni interne, la cui causa principale è il diverso livello di sviluppo fra le regioni. L’Italia ha conosciuto forti migrazioni interne, specie degli anni 50 e 60, quando il boom economico fece spostare milioni di persone dalle campagne del Sud e del Triveneto verso le città del nord ovest. Le migrazioni interne si dirigono per lo più verso la città, dando vita al fenomeno dell’urbanesimo e alla contemporanea diminuzione della popolazione rurale.

Storia delle migrazioni internazionali

Le migrazioni internazionali furono particolarmente consistenti fra l’Ottocento e la prima metà del Novecento. Tra il 1820 il 1930 solo verso gli Stati Uniti partirono 65 milioni di europei. Dopo il 1930 il fenomeno rallentò, per riprendere dopo la seconda guerra mondiale ma con caratteristiche diverse. Negli ultimi decenni i flussi migratori hanno ampliato il loro raggio d’azione potendo accedere a mezzi di comunicazione moderni, come la televisione satellitare e internet, gli abitanti di molti paesi poveri hanno infatti preso coscienza del benessere diffuso nei paesi ricchi e delle opportunità di lavoro che questi possono offrire. A facilitare loro spostamenti ha poi contribuito alla facilità di viaggiare in aereo, a costi relativamente contenuti. Molti cercano di entrare in questi paesi ricchi anche se sprovvisti di permesso di soggiorno. Questa loro scelta si scontra con molti ostacoli e spesso comporta sacrifici economici, come pagare i trafficanti che facilitano l’ingresso clandestino.

Effetti economici delle migrazioni

Perfetto dell'immigrazione, alcuni paesi sviluppati registro tuttora una crescita della popolazione. Fra questi la Svizzera, dove gli stranieri sono il 23% degli abitanti, ma anche l'Italia, e deve l'aumento della popolazione sono alla porta degli immigrati. L'emigrazione modificano la struttura delle popolazioni, visto che i nuovi abitanti sono giovani e di sesso maschile. Sotto il profilo economico le migrazioni sono vantaggiose per i paesi ospitanti. Gli immigrati forniscono manodopera a basso costo, abbondante e spesso pagata in nero, e generalmente si adattano svolgere mestieri poco qualificati, faticosi o rischiosi, che i lavoratori locali rifiutano. Non mancano tuttavia immigrati dotati di un buon livello di istruzione, che suppliscono le carenze locali di personale qualificato. Anche i paesi d'origine subiscono conseguenze alle migrazioni. Sul piano demografico l’emigrazione riduce l’accesso di popolazione, riequilibra le classi d’età e abbassa il tasso di natalità, visto che a partire sono soprattutto i giovani. Sul piano economico poi questi paesi diventano beneficiari di un flusso di denaro che gli immigrati inviano alle famiglie.

Integrazione e sfide culturali

Il rifiuto di assumere le usanze del paese ospitante da parte di molti immigrati e la diffidenza con cui i cittadini del paese accogliente guardano all'immigrato, portatore di una cultura diversa, frenano l’immigrato Nel processo di inserimento nella società. Occorre questo rifiuta e soprattutto la prima generazione, maggiormente legato alla cultura di origine. Strumento indispensabile perché gli stranieri possono integrare la scuola, ti consente di apprendere la lingua e la cultura del suo nuovo paese è di sentirsene così parte. Spesso ci sono anche episodi di xenofobia e di razzismo. Ormai ci sono delle società multietniche formate da diversi gruppi etnici e da diverse culture.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le principali cause delle migrazioni?
  2. Le migrazioni possono essere causate da motivi politici, persecuzioni religiose o etniche, ma principalmente da ragioni economiche, con flussi che partono da paesi poco sviluppati verso quelli più sviluppati.

  3. Quali sono le destinazioni principali dei flussi migratori?
  4. Le migrazioni sono dirette soprattutto verso l'America anglosassone, l'Europa occidentale e i ricchi paesi della penisola arabica.

  5. Come hanno influenzato le migrazioni la struttura demografica dei paesi ospitanti?
  6. Le migrazioni modificano la struttura delle popolazioni ospitanti, poiché i nuovi abitanti sono spesso giovani e di sesso maschile, fornendo manodopera a basso costo e colmando carenze di personale qualificato.

  7. Quali sono le conseguenze economiche delle migrazioni per i paesi d'origine?
  8. I paesi d'origine beneficiano di un flusso di denaro inviato dagli emigrati alle loro famiglie, mentre demograficamente l'emigrazione riduce la popolazione e abbassa il tasso di natalità.

  9. Quali ostacoli incontrano gli immigrati nel processo di integrazione?
  10. Gli immigrati affrontano ostacoli come il rifiuto di adottare le usanze locali, la diffidenza dei cittadini del paese ospitante, e episodi di xenofobia e razzismo, che frenano il loro inserimento nella società.

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