Rosanna A.
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Concetti Chiave

  • Le migrazioni sono influenzate dal confronto tra le condizioni di vita nel paese di origine e in quello di destinazione, spingendo le persone a spostarsi da aree povere a ricche.
  • Le migrazioni interne avvengono all'interno di uno stato e sono principalmente verso le città, causando cambiamenti sociali e culturali nei luoghi di origine.
  • Le migrazioni internazionali hanno storicamente variato in portata e direzione, includendo movimenti verso paesi colonizzati, industriali e liberi da oppressioni politiche.
  • Le migrazioni oggi sono cruciali per la crescita demografica in paesi sviluppati, compensando l'invecchiamento della popolazione e la carenza di manodopera.
  • È previsto che fino al 2050 le regioni avanzate continueranno ad accogliere immigrati dai paesi in via di sviluppo, con un flusso di circa 2 milioni di persone l'anno.

LE MIGRAZIONI

Indice

  1. Le cause delle migrazioni
  2. Effetti delle migrazioni interne
  3. Tipologie di migrazioni internazionali
  4. Conseguenze delle migrazioni internazionali

Le cause delle migrazioni

La popolazione si muove sul territorio, migra da un'area all'altra. Le migrazioni, dunque, sono le variabili sociali della crescita demografica. Le cause dei fenomeni migratori sono numerose,ma la più importante è il confronto fra le possibilità di vita nel paese di origine e nel paese di destinazione. E' evidente, che coloro che abitano in un'area economicamente povera tendono a emigrare in un'area più ricca.

La distanza tra queste aree consente di distinguere migrazioni interne e internazionali.

LE MIGRAZIONI INTERNE

Effetti delle migrazioni interne

Gli spostamenti all'interno di uno stato riguardano tutte le zone del mondo. Si svolgono sopratutto verso le città.

Le migrazioni interne provocano mutamenti anche nel luogo di origine. Primo fa tutti, la perdita del patrimonio sociale e culturale rappresentano delle persone che se ne vanno.

LE MIGRAZIONI INTERNAZIONALI

Tipologie di migrazioni internazionali

Le migrazioni internazionali hanno avuto, nel corso dei secoli, significative variazioni nella portata e nella direzione dei flussi. Nei secoli più vicini a noi sono individuabili tre tipi di movimenti migratori internazionali:

1 Verso i Paesi nuovi, colonizzati dagli europei, a partire dal Cinquecento.

Questo tipo di migrazione, sollecitata dalla ricerca di nuove risorse, ha avuto come conseguenza la formazione di grandi Stati, come gli Stati Uniti e l'Australia;

2 verso i Paesi industriali, a partire dal XIX secolo. Il flusso migratorio di questo tipo, caratterizzato dalla ricerca del lavoro e di migliori condizioni di vita, è simile nelle cause e belle conseguenze al flusso interno verso la città.

Ultimamente si è assistito a migrazioni da Stati poveri verso il Paese da cui furono colonizzati, con un'inversione del flusso di migrazione del primo tipo;

3 Verso i paesi liberi che non esercitano oppressione politica o persecuzione etnica religiosa a partire dal XVI secolo.

Si tratta di migrazioni forzate, con origini diverse: diaspore.

Conseguenze delle migrazioni internazionali

Attualmente il fenomeno migratorio rappresenta un importante fattore di crescita demografica in molti Paesi sviluppati.

Questi Paesi, infatti, caratterizzati dall'invecchiamento demografico e del generalizzato rifiuto di determinati lavori manuali, trovano nell'immigrazione un rimedio alla scarsa disponibilità di manodopera.

Gli Stati europei che oggi ospitano il maggior numero di stranieri sono la Germania, la Francia, il Regno Unito.

L'Italia accoglie più di un milione di immigrati. I principali Paesi da cui si emigra sono la Cina e il Messico. Quasi tutti i Paesi in via di sviluppo registrano un saldo migratorio negativo.

Tuttavia, come conseguenza di guerre interne e in particolare di conflitti a sfondo religioso o tribale, può verificarsi uno spostamento di rifugiati da un Paese a un altro confinante.

Gli studi dei demografi portano a prevedere che fino al 2050 le regioni avanzate accoglieranno immigrati provenienti da paesi in via di sviluppo al ritmo di 2 milioni di persone l'anno.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le principali cause delle migrazioni?
  2. Le principali cause delle migrazioni sono il confronto tra le possibilità di vita nel paese di origine e nel paese di destinazione, con una tendenza a emigrare da aree economicamente povere verso aree più ricche.

  3. Quali sono le differenze tra migrazioni interne e internazionali?
  4. Le migrazioni interne avvengono all'interno di uno stato e spesso verso le città, mentre le migrazioni internazionali coinvolgono spostamenti tra paesi diversi e hanno avuto variazioni significative nella portata e direzione dei flussi nel corso dei secoli.

  5. Quali sono i tre tipi di movimenti migratori internazionali identificati nei secoli più recenti?
  6. I tre tipi di movimenti migratori internazionali sono: verso i Paesi nuovi colonizzati dagli europei, verso i Paesi industriali alla ricerca di lavoro e migliori condizioni di vita, e verso i paesi liberi senza oppressione politica o persecuzione etnica religiosa.

  7. Qual è l'importanza del fenomeno migratorio nei Paesi sviluppati attualmente?
  8. Nei Paesi sviluppati, il fenomeno migratorio è un importante fattore di crescita demografica, compensando l'invecchiamento della popolazione e la mancanza di manodopera disponibile per determinati lavori manuali.

Domande e risposte

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