Concetti Chiave
- Il confine naturale dell'Italia non coincide con quello politico, con territori fisicamente italiani ma non sotto la sovranità italiana e viceversa.
- La suddivisione politico-amministrativa dell'Italia include 20 regioni, molte delle quali risalgono all'epoca di Augusto, con alcune regioni a statuto autonomo.
- La popolazione italiana è di circa 60 milioni, con una densità di 165 abitanti per km², concentrata principalmente nelle pianure e lungo le coste.
- La religione dominante è il cattolicesimo, ma l'Italia riconosce parità a tutte le confessioni religiose, anche se la comunità musulmana non ha firmato accordi ufficiali.
- L'Italia è una repubblica parlamentare dal 1946, con il capo di stato eletto a suffragio universale indiretto dopo l'abolizione della monarchia.
L’Italia politica
In Italia il confine naturale non coincide con quello politico. Infatti mentre la superficie totale della regione fisica italiana è di 324.000 chilometri quadrati, la superficie del territorio amministrato dallo Stato Italiano è di 3091.226 chilometri quadrati. La differenza è derivata dal fatto che esistono alcuni territori italiani non ricadenti sotto la sovranità della Repubblica Italiana. Esistono anche alcuni territori fisicamente non italiani che invece rientrano nei confini dell’Italia.
Per spiegare questo concetto, si fa riferimento ad una linea immaginaria che separa i corsi d’acqua che scendono lungo un versante da quelli che, invece, scendono dal versante opposto. Tale linea si chiama “spartiacque” e segna il confine naturale fra due regioni. Il Canton Ticino, ad esempio, pur facendo parte della Confederazione Elvetica, fisicamente appartiene all’Italia perché è attraversato dal Ticino e da altri corsi d’acqua che scendono lungo il versante italiano delle Alpi. Al contrario, la valle di Livigno, politicamente italiana, è attraversata da un torrente che si getta nell’Inn, un affluente del Danubio; pertanto, essa, dal punto di vista geografico appartiene alla Svizzera.Dal punto di vista politico-amministrativo, l’Italia è divisa in 20 regioni, che a loro volta sono suddivise in province. Esse traggono quasi tutte la loro origine dalla suddivisione amministrativa che l’imperatore Augusto aveva fatto della penisola italiana. Tuttavia, in tale suddivisione, egli non comprese né la Sicilia, né la Sardegna che alla sua epoca non costituivano ancora un territorio metropolitano. Le regioni attuali sono: Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Lazio, Umbria, Abruzzi, Molise, Campania, Puglia, Calabria, Basilicata (o Lucania), Sicilia e Sardegna. Al tempo di Augusto si parlava di Etruria (= Toscana), Latium (=Lazio), Apulia (= Puglia), ecc… La Valle d’Aosta, il Trentino-Alto Adige, la Sicilia e la Sardegna sono regioni a statuto autonomo.
La popolazione italiana si aggira sui 60.000.000 circa di abitanti; un fenomeno attuale è quello della decrescita demografica, cioè il numero dei decessi è superiore a quello delle nascite. A questa cifra si devono aggiungere alcuni milioni di Italiani residenti all’estero, soprattutto in Argentina, in Brasile o negli Stati Uniti). La densità della popolazione italiana si colloca intorno ai 165 abitanti per chilometro quadrata; essa non è distribuita in modo uniforme e si addensa maggiormente nelle pianure e lungo le coste, dove esiste una maggiore possibilità occupazionale.
La religione dominante è quella cattolica, anche se lo Stato, con il Concordato del 1986 riconosce parità a tutte le confessioni religiose. Lo Stato ha firmato un accordo con i rappresentanti delle altre religioni al fine di stabilire i doveri ed i diritti di ognuno. Per il momento, la comunità musulmana non ha mai inteso firmare accordi di questo tipo. Anche se la sua presenza in Italia non è certamente trascurabile. Esistono anche dei protestanti di rito valdese nelle valli del Pellice e del Chisone, non lontano da Torino, un certo numero di ebrei, soprattutto nelle grandi città, oltre ad una comunità ortodossa.
L’Italia è una repubblica parlamentare a seguito del referendum del 2 giugno 1946 che ha abolito la monarchia. Il capo di stato viene eletto a suffragio universale indiretto.
Domande da interrogazione
- Qual è la differenza tra il confine naturale e quello politico in Italia?
- Come è suddivisa politicamente l'Italia?
- Qual è la situazione demografica attuale in Italia?
- Qual è la religione dominante in Italia e come lo Stato gestisce la diversità religiosa?
- Qual è la forma di governo dell'Italia?
Il confine naturale non coincide con quello politico; la superficie fisica italiana è di 324.000 km², mentre quella amministrata dallo Stato Italiano è di 309.226 km², a causa di territori italiani non sotto la sovranità italiana e viceversa.
L'Italia è divisa in 20 regioni, suddivise in province, molte delle quali derivano dalla suddivisione amministrativa dell'imperatore Augusto. Alcune regioni, come la Valle d’Aosta e la Sicilia, hanno statuto autonomo.
L'Italia ha circa 60 milioni di abitanti, ma sta vivendo una decrescita demografica, con decessi che superano le nascite. La densità è di circa 165 abitanti per km², concentrata in pianure e coste.
La religione dominante è il cattolicesimo, ma lo Stato riconosce parità a tutte le confessioni religiose dal Concordato del 1986, firmando accordi con altre religioni, tranne la comunità musulmana.
L'Italia è una repubblica parlamentare dal referendum del 2 giugno 1946 che ha abolito la monarchia, con il capo di stato eletto a suffragio universale indiretto.