Concetti Chiave
- Dagli anni '90, l'Italia è stata una delle principali destinazioni per i profughi albanesi in cerca di una vita migliore.
- Molti albanesi arrivano in Italia via mare, affrontando pericoli e pagando scafisti, spinti da carestie e conflitti nel loro paese.
- I legami storici tra Italia e Albania includono la divisione dell'Albania nel 1915 e l'invasione italiana nel 1939.
- Dopo l'isolamento dell'Albania nel 1991, le relazioni economiche con l'Italia si sono intensificate, specialmente nel settore industriale.
- L'Italia ha avuto un ruolo chiave nell'Operazione Alba dell'ONU, schierando truppe per proteggere i civili durante le guerre civili albanesi.
Indice
L'arrivo degli albanesi in Italia
L'Italia dal 1990 è meta dell'arrivo di profughi-via mare-dall'Albania a causa di carestie, conflitti religiosi e/o politici, guerre, mancanza di governatori, ecc... Gli Albanesi (che nella loro lingua si chiamano Schipetari, cioè uomini dei monti pietrosi) dal 1991 arrivano in Puglia, Sicilia e Calabria su barconi stracolmi e per avere una vita migliore in Italia mettono a rischio la loro vita pagando profumatamente gli scafisti.
Legami storici tra Italia e Albania
Ma perché gli Albanesi vengono proprio in Italia? Perché questi due Paesi sono legati storicamente:
-nel 1915 l'Italia partecipò alla divisione dell'Albania;
-nel 1939 l'Italia invase l'Albania proclamando il Regno di Italia e Albania;
-nel 1991 vi è stato l'isolamento dell'Albania e ciò ha comportato l'intreccio dei legami economici fra Italia e Albania ;
Crisi finanziaria e supporto italiano
-in seguito alla crisi finanziaria dell'Albania del 1996, la presenza delle industrie italiane (soprattutto pugliesi e lucane) ha dato lavoro a 30.000 albanesi soprattutto nella ricostruzione dell'acquedotto di Tirana e nella ristrutturazione delle linee telefoniche. Inoltre l'Italia è sempre stata importante per l'Albania anche nell'Operazione Alba con l'Onu che ha deciso l'invio di una forza multinazionale (circa 6.500 uomini) per proteggere la popolazione civile e per controllare le vie di comunicazione durante le guerre civili che da sempre sono frequenti in Albania.