Concetti Chiave
- Il Commonwealth delle Nazioni è un'organizzazione di ex colonie britanniche, con adesione volontaria.
- Gli stati membri ottengono vantaggi economici, come preferenze commerciali tra di loro.
- È stato creato per mantenere legami con la monarchia inglese mentre le colonie diventavano indipendenti.
- Il Commonwealth promuove l'uguaglianza razziale e sanziona stati con regimi dittatoriali.
- Include una lunga lista di paesi, che hanno aderito in vari momenti storici, a partire dal 1931.
Il Commonwealth delle Nazioni
Il Commonwealth delle nazioni, o solamente Commonwealth è una organizzazione di cui fanno parte tutti gli Stati che erano ex colonie britanniche, a parte il Mozambico e il Ruanda.
L'adesione al Commonwealth è puramente volontaria, quindi uno stato può uscire quando vuole, infatti il Pakistan nel 1972 uscì in segno di protesta quando fu riconosciuta l'indipendenza del Bangladesh (Pakistan orientale) , ma ci rientrò nel 1989.
Molti abitanti degli stati membri non sanno quanto sia importante fare parte del Commonwealth delle nazioni, dato che porta grossi vantaggi dal punto di vista economico, dato che ci sono preferenze nello scambiare prodotti con uno stato che fa parte del Commonwealth.
La necessità dell'Inghilterra di creare questa alleanza era nel fatto che piano piano le colonie volevano essere indipendenti, invece che sottostare alla corona inglese, ma sia l'Inghilterra e sia le ex-colonie non volevano perdere i loro contatti con la monarchia inglese.

Lo scopo del Commonwealth è anche quello di evitare differenze razziali e ogni tipo di potere dittatoriale negli stati aderente, infatti molti stati in regimi militari furono espulsi, finché l'emergenza non fu risolta.
Gli stati membri sono in ordine di adesione:
Regno Unito (1931)
Canada (1931)
Sudafrica (1931)
Stato Libero d'Irlanda (1931)
Terranova (1931)
Australia (1942)
Nuova Zelanda (1947
India (1947)
Pakistan (1947
Sri Lanka (1948)
Ghana (1957)
Malaysia (1957)
Federazione delle Indie Occidentali (1958)
Nigeria (1960
Cipro (1961)
Tanganika (1961)
Sierra Leone (1961)
Giamaica (1962)
Trinidad e Tobago (1962)
Uganda (1962)
Zanzibar (1963)
Kenya (1963)
Tanzania (1964)
Malawi (1964)
Malta (1964)
Zambia (1964)
Gambia (1965)
Singapore (1965)
Guyana (1966)
Botswana (1966)
Lesotho (1966)
Barbados (1966)
Mauritius (1968)
Swaziland (1968)
Samoa (1970)
Tonga (1970)
Figi (1970)
Bangladesh (1972)
Bahamas (1973)
Grenada (1974)
Papua Nuova Guinea (1975)
Seychelles (1976)
Isole Salomone (1978)
Tuvalu (1978)
Dominica (1978)
Santa Lucia (1979)
Saint Vincent e Grenadine (1979)
Kiribati (1979)
Vanuatu (1980)
Zimbabwe (1980)
Antigua e Barbuda (1981)
Belize (1981)
Maldive (1982)
Saint Kitts e Nevis (1983)
Brunei (1984)
Namibia (1990)
Mozambico (1995)
Camerun (1995)
Nauru (1999)
Domande da interrogazione
- Qual è lo scopo principale del Commonwealth delle Nazioni?
- Quali sono i vantaggi economici per gli stati membri del Commonwealth?
- È possibile per uno stato uscire dal Commonwealth?
Lo scopo principale del Commonwealth è evitare differenze razziali e poteri dittatoriali negli stati membri, promuovendo la cooperazione economica e mantenendo i legami con la monarchia inglese.
Gli stati membri del Commonwealth godono di preferenze nello scambio di prodotti tra di loro, il che rappresenta un significativo vantaggio economico.
Sì, l'adesione al Commonwealth è volontaria, quindi uno stato può uscire quando vuole, come fece il Pakistan nel 1972.