Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • Il Friuli-Venezia Giulia è una regione situata nel nord-est dell'Italia, con Trieste come capoluogo, e comprende le province di Udine, Pordenone, Gorizia e Trieste.
  • La regione è caratterizzata da una morfologia diversificata con montagne a nord, pianure a sud e una costa adriatica con lagune e coste scoscese.
  • Economicamente, il Friuli-Venezia Giulia si basa su agricoltura, industria e turismo, con un porto a Trieste che ha visto una riduzione nei traffici marittimi.
  • Storicamente, la regione ha subito vari domini, tra cui quello romano, veneziano e asburgico, e ha un ricco patrimonio artistico con resti romani e architettura paleocristiana e longobarda.
  • Nonostante buone comunicazioni con Austria e ex Jugoslavia, la posizione periferica rispetto ai centri industriali italiani limita lo sviluppo economico regionale.

Indice

  1. Friuli-Venezia Giulia – itinerario geografico, economico, storico ed artistico
  2. Altre caratteristiche

Friuli-Venezia Giulia – itinerario geografico, economico, storico ed artistico

Situata nella parte nord-orientale della penisola italiana, la regione ha come capoluogo Trieste e dal punto di vista amministrativo comprende le province di Udine, Pordenone, Gorizia e Trieste. La regione, che fino al 1947, si chiamava soltanto Venezia Giulia, ha subito profonde modifiche: avendo ceduto all’ Jugoslavia l’ Istria con Fiume e Pola ed alcune parti di Gorizia e di Trieste, attualmente essa comprende il Friuli e dei lembi residui della Venezia Giulia.

Per la sua posizione di confine e le caratteristiche etnico-linguistiche della sua popolazione, costituita in grande parte da Ladini, da Veneti e da Sloveni, la regione gode di uno Statuto speciale.
Dal punto di vista morfologico, essa è costituita da una zona montuosa, la Carnia, a nord, e da una zona pianeggiane, a sud, che si affaccia sul mare Adriatico, a volte con lagune (Grado o Marano), a volte con coste alte e scoscese. Il territorio è solcato da diversi fiumi: il Tagliamento, il Livenza e il Timavo oltre ad altri corsi d’acqua secondari. Il Timavo è un fiume particolarmente interessante che deve le sue caratteristiche al territorio carsico che attraversa: nasce in Slovenia col nome di Reka, scorre in Croazia ed è conosciuto a causa del percorso sotterraneo di circa 40 km. Col nome di Timavo, ricompare in superficie in territorio italiano che dopo aver percorso per circa due km, sfocia nel golfo di Trieste.
La popolazione è distribuita in modo piuttosto irregolare. Le aree montuose sono scarsamente popolate come l’alta pianura, poco produttiva, e la fascia costiera bordata da lagune. La popolazione si addensa invece intorno a Gorizia, Palmanova, Trieste Udine e Pordenone. Il flusso migratorio è stata ed è tutt’ora notevole.
L’agricoltura, che produce mais, frumento, uva frutta e foraggio, costituisce la tradizionale risorsa economica affiancata da un’attività industriale con vari impianti nel settore cantieristico tessile e chimico. Molto fiorente continua ad essere l’attività artigianale ed anche il turismo, sia sulla costa che nella Carnia, è in espansione. Da segnalare il porto di Trieste che negli ultimi tempi ha perso oltre il 30% dei suoi tradizionali traffici marittimi. Nonostante l'incidenza negativa di questo aspetto sul piano economico e occupazionale, la popolazione triestina gode di un alto tenore di vita anche perché è sede di numerose aziende di servizi (assicurazioni, banche) e di industrie di importanza nazionale ed internazionale.

ricerca di geografia sull'Italia settentrionale

Altre caratteristiche

Per quanto riguarda le comunicazioni, ha regione è ben collegata con l’Austria e con i paesi della ex Jugoslavia; tuttavia la posizione periferica rispetto ai grandi centri industrializzati della Val Padana e ai maggiori mercati di consumo, costituisce un ostacolo per un ulteriore sviluppo economico, nonostante che la rete stradale sia stata già da tempo potenziata.
Nel Friuli, le tracce preistoriche sono molto scarse e comunque assai tardive, in quanto la presenza umana viene attestata solo nella fase finale dell’ultima glaciazione. Anche l’agricoltura e la lavorazione dei metalli si sono diffuse più lentamente perché rallentate dalla scarsa disponibilità di materia prima. L’età antica vede la presenza dei Veneti ad ovest e degli Istri ad est i quali avevano il controllo della navigazione sul Mare Adriatico. Dal IV secolo a.C., cominciarono ad esercitare una forte pressione anche i Galli. La regione, che già aveva una colonia romana a Aquilea, inizia a passare sotto l’occupazione dei Romani nel III secolo a.C. Poco a poco, fu realizzata una rete viaria molto razionale che faceva di Aquilea il nodo più importante a cui fare capo per le comunicazioni marittime e terrestri dell’Italia nord-orientale. La posizione geografica della regione, favorì la minaccia delle invasioni barbariche e a nulla valse la creazione di un cordone di castra (cioè di cittadelle fortificate). Sotto il dominio degli Ostrogoti la regione conobbe un periodo di pace, purtroppo interrotto dalla devastante guerra greco-gotica. Carlo Magno trasformò la regione in marca del Friuli, il cui compito era quello di difendere l’Impero dalle invasioni. Il IX e il X secolo sono dei momenti di prosperità economiche per il Friuli e le zone adiacenti: è il momento in cui viene fondata Venezia e durante il quale il patriarcato di Aquilea e la città di Gorizia acquistano sempre più importanza. In epoca moderna, la regione passò prima sotto il dominio veneziano per fare poi parte dell’Impero asburgico e sarà annessa all’Italia solo al termine della Prima guerra mondiale, durante la quale essa costituì il fronte militare control’esercito austriaco. Alla fine degli anni ’40 del secolo scorso, sono da ricordare gli episodi vergognosi delle foibe in cui migliaia di Italiano persero la vita ad opera delle milizie del maresciallo Tito.
Un itinerario artistico offre la possibilità di visitare i resti romani di Aquilea e le opere architettoniche paleocristiane e longobarde presenti a Grado, ad Aquilea e a Cividale del Friuli. Notevoli sono anche le testimonianze romaniche nella basilica di Aquilea e nella basilica di San Giusto a Trieste. Il gotico veneziano è visibile nel palazzo del Comune a Udine.

per approfondimenti vedi anche:
Friuli Venezia Giulia - Scheda

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le principali caratteristiche geografiche del Friuli-Venezia Giulia?
  2. La regione è situata nel nord-est dell'Italia, con una zona montuosa a nord (Carnia) e una pianeggiante a sud che si affaccia sul mare Adriatico. È attraversata da fiumi come il Tagliamento, il Livenza e il Timavo.

  3. Qual è l'importanza storica della regione Friuli-Venezia Giulia?
  4. La regione ha una storia ricca, con influenze romane, ostrogote e veneziane. È stata un importante nodo di comunicazione e ha subito invasioni barbariche. È stata parte dell'Impero asburgico e annessa all'Italia dopo la Prima guerra mondiale.

  5. Quali sono le principali attività economiche del Friuli-Venezia Giulia?
  6. L'economia si basa sull'agricoltura (mais, frumento, uva), l'industria (cantieristica, tessile, chimica), l'artigianato e il turismo. Il porto di Trieste è significativo, nonostante la recente diminuzione dei traffici marittimi.

  7. Come è distribuita la popolazione nella regione?
  8. La popolazione è distribuita in modo irregolare, con densità maggiore intorno a Gorizia, Palmanova, Trieste, Udine e Pordenone, mentre le aree montuose e costiere sono meno popolate.

  9. Quali sono le attrazioni artistiche e storiche del Friuli-Venezia Giulia?
  10. La regione offre resti romani ad Aquilea, opere paleocristiane e longobarde a Grado e Cividale del Friuli, testimonianze romaniche nella basilica di Aquilea e San Giusto a Trieste, e il gotico veneziano nel palazzo del Comune a Udine.

Domande e risposte

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