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Concetti Chiave

  • Il Friuli faceva parte del Veneto fino alla firma del trattato di pace a Parigi nel 1947, che portò alla nascita della regione Friuli-Venezia Giulia.
  • La Provincia di Trieste fu inizialmente un "territorio libero" sotto amministrazione militare alleata, ritornando sotto l'Italia nel 1954.
  • L'economia della regione è influenzata dalla sua storia politica, risultando complessivamente piuttosto povera.
  • La densità di popolazione varia significativamente, con aree come la provincia di Trieste molto popolate rispetto alle valli settentrionali del Friuli.
  • Oltre all'italiano, si parlano anche il friulano e il veneto; vicino al confine con la Iugoslavia, alcune comunità parlano lo sloveno.

Indice

  1. Storia e geografia del Friuli
  2. Economia e demografia regionale
  3. Lingue e cultura del Friuli

Storia e geografia del Friuli

Prima dell’ultima guerra il Friuli faceva parte del Veneto e la Venezia Giulia formava una regione a sé, che si estendeva su tutta l’Istria e comprendeva molte isole del Golfo del Quarnero. Con il trattato di pace firmato a Parigi il 10 febbraio 1947 l’Italia dovette cedere alla Iugoslavia la maggior parte della Venezia Giulia: l’entrata in vigore della Costituzione Repubblicana, il 1° gennaio 1948, sanzionò l’atto di nascita della nuova unità regionale, che venne chiamata Friuli-Venezia Giulia. Trattando della Venezia Giulia si parla anche della Provincia di Trieste, che fu dapprima costituita a “ territorio libero”, sotto l’amministrazione di un Governo militare alleato, e che dal 1954 è ritornata sotto l’amministrazione italiana.

Economia e demografia regionale

L’economia di questa parte d’Italia risente della mutilazione politica a cui è stata sottoposta e nel complesso si presenta piuttosto povera. La popolazione del Friuli, densa nella pianura, è meno fitta nella Carnia e addirittura rada nelle valli più settentrionali. Nella provincia di Trieste, invece, dove prevalgono i centri cittadini, essa è fittissima e supera i 1300 abitanti per chilometro quadrato.

Lingue e cultura del Friuli

La lingua parlata è l’italiano, ma accanto ad essa resistono nel Friuli il dialetto friulano e nella Venezia Giulia il dialetto veneto; alcune migliaia di allogeni (stirpi o nazioni), in prossimità del confine iugoslavo, parlano lo sloveno. Nella pianura si trovano anche Pordenone e l’antichissima Cividale, dalla cui denominazione latina, Forum Iulii, deriva il nome del Friuli. Al margine della Laguna di Grado sorge il centro rurale di Aquileia presso il quale si conservano suggestivi avanzi dell’antica città romana. Udine: il Palazzo del Comune o “della Loggia”. Devastato da un incendio nel 1876, fu ricostruito nelle sue forme originali.

Domande da interrogazione

  1. Quali cambiamenti territoriali ha subito il Friuli dopo la Seconda Guerra Mondiale?
  2. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, il Friuli faceva parte del Veneto, ma con il trattato di pace del 1947, l'Italia cedette la maggior parte della Venezia Giulia alla Iugoslavia, portando alla nascita della nuova unità regionale Friuli-Venezia Giulia nel 1948.

  3. Come si presenta l'economia e la distribuzione demografica del Friuli?
  4. L'economia del Friuli è piuttosto povera a causa della mutilazione politica subita. La popolazione è densa nella pianura, meno fitta in Carnia e rada nelle valli settentrionali, mentre nella provincia di Trieste è molto fitta, superando i 1300 abitanti per chilometro quadrato.

  5. Quali lingue e influenze culturali sono presenti nel Friuli?
  6. Oltre all'italiano, nel Friuli si parla il dialetto friulano e nella Venezia Giulia il dialetto veneto. Vicino al confine iugoslavo, alcune migliaia di persone parlano lo sloveno. La regione è ricca di storia, con città come Cividale e Aquileia che conservano importanti testimonianze del passato romano.

Domande e risposte

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