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Sintesi

Le fasce climatiche e i biomi



Sulla Terra è possibile distinguere cinque fasce climatiche, in corrispondenza delle quali si sono sviluppati varie specie viventi che si sono adattate alle condizioni di vita di ciascuna fascia. L’insieme di una determinata area geografica e di tutti gli esseri viventi che ne fanno parte viene definito bioma.

Il clima è l’insieme delle condizioni atmosferiche che caratterizzano una regione nel corso dell’anno.
In base ad esso si possono distinguere le cinque fasce climatiche:
- la fascia equatoriale, in corrispondenza dell’equatore;
- le due fasce tropicali, sviluppate in corrispondenza dei tropici del cancro e del capricorno;
- le due fasce aride, a cavallo dei tropici;
- le due fasce temperate, che rappresentano la latitudine intermedia tra l’equatore e i poli;
- le regioni fredde, che si estendono dai circoli polari fino alle calotte polari dove diventano sempre più inospitali.

Un altro fattore che influenza il clima terrestre, oltre alla latitudine, è l’altitudine sul livello del mare.
Sono presenti, inoltre, correnti oceaniche, venti e catene montuose che influiscono sui climi regionali.

I principali biomi terrestri prendono nome dalle coperture vegetali che li caratterizzano.


La fascia equatoriale
Il clima equatoriale è caratterizzato da un'unica stagione: le temperature sono elevate(20/30°C) e la piovosità è molto abbondante.
Qui si sviluppa la foresta pluviale. La fauna comprende principalmente uccelli, insetti, scimmie, bradipi e rettili. La fitta vegetazione è composta da alberi dal legno pregiato, come l’ebano, il mogano o il palissandro.

Le fasce tropicali

Nelle aree in corrispondenza dei tropici del Cancro e del Capricorno le temperature sono elevate(40°C) e le precipitazioni si fanno sempre meno abbondanti all’aumentare della latitudine. Il clima tropicale umido prevede l’alternarsi di due stagioni: una secca, la più lunga, e la stagione delle piogge.
Nelle regioni più lontane dall’equatore le precipitazioni scarse danno origine al clima tropicale secco.

In Asia meridionale il clima è caratterizzato dai monsoni, forti venti che nei mesi estivi portano grandi masse di aria umida dando origine a piogge torrenziali e alluvioni.

Nelle regioni tropicali più vicine all’equatore il bioma prevalente è la foresta tropicale. Essa comprende una fauna caratterizzata da giaguari, ocelot, tigri.

Dove le precipitazioni sono scarse la minore umidità da origine alla savana caratterizzata da distese di erba, cespugli e arbusti spinosi. Nel periodo delle piogge la savana è ricca di laghi e corsi d’acqua, mentre nella stagione secca sono presenti arbusti e alberi spogli, e il terreno mostra profonde spaccature.

Continua nell'allegato.
Estratto del documento

Le fasce aride e i deserti

Le fasce aride si sviluppano attorno ai due tropici con temperature medie alte(30°C in

estate e 20°C in inverno) e un’elevata escursione termica. Piove poco e l’acqua

portata dai brevi rovesci evapora e viene assorbita dal terreno(clima desertico

tropicale).

Il bioma principale delle fasce aride è il deserto caldo caratterizzato da distese

rocciose movimentate da rilievi, distese di ciottoli e distese di sabbia ricche di dune. Le

piante sviluppano spine e foglie coriacee per ridurre l’evaporazione dell’acqua(cactus).

La vita vegetale è data dalle oasi dove le rare falde acquifere affiorano in superficie.

Qui possono crescere ortaggi, piante da agrumi e palme da dattero.

Un altro bioma delle fasce aride è il deserto freddo principalmente roccioso, ghiaiosi o

sabbiosi. Intorno ad essi si sviluppa la steppa. La fauna comprende principalmente

uccelli rapaci.

Il deserto più grande del mondo è il Sahara. Ad esso segue il Gobi in Asia, e il Kalahari

nell’emisfero sud.

Le steppe più estese si trovano in Russia e in Argentina(pampas).

Le fasce temperate

Alle latitudini intermedie tra quelle equatoriali e quelle polari si sviluppano le fasce

temperate dove le quattro stagioni sono ben definite e la piovosità è abbondante.

Vicino al mare si sviluppa un clima oceanico con piovosità abbondante e temperature

fresche.

Alle latitudini inferiori si sviluppa il clima mediterraneo con piovosità scarsa e

temperature più elevate.

Nelle regioni interne si sviluppa un clima continentale con piovosità minore ed

escursioni termiche molto elevate.

Il bioma più esteso di questa fascia è la foresta di latifoglie popolata da mammiferi di

taglia media come cervi, cinghiali, daini, volpi.

Nelle regioni più interne dell’emisfero nord si sviluppa la prateria che presenta

condizioni migliori sia per gli erbivori sia per l’agricoltura.

Nelle aree costiere a clima oceanico il bioma principale è la brughiera. Tipici della

fascia mediterranea sono, invece, la foresta e la macchia mediterranea, con

vegetazione composta da querce, pini marittimi, olivi.

Le regioni fredde

Nell’emisfero boreale si sviluppa il clima continentale freddo con inverni lunghi e rigidi

con precipitazioni esclusivamente nevose.

Oltre il circolo polare artico si ha la transizione al clima subpolare, dove gli inverni sono

lunghi e il terreno gela per gran parte dell’anno.

Il clima polare regna su Groenlandia, Antartide e parte del mar Glaciale Artico. Attorno

ai poli il sole non scende mai sotto la linea dell’orizzonte d’estate e non sorge mai

d’inverno.

Il bioma tipico del clima continentale freddo è la taiga, costituita da distese di conifere

e popolata da renne, alci, orsi bruni e lupi.

Nelle aree a clima subpolare prevale la tundra. Qui durante la stagione del disgelo si

formano zone paludose e si sviluppa una bassa vegetazione di arbusti, muschi e

licheni.

Le montagne

All’aumentare dell’altitudine la temperatura diminuisce dando origine a vari biomi.

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