Concetti Chiave
- La fame colpisce circa 844 milioni di persone, principalmente in Asia meridionale, orientale e Africa subsahariana.
- Dal 1990, la denutrizione è diminuita globalmente, ma è aumentata nell'Africa subsahariana.
- I progressi contro la fame sono legati alla crescita economica, alla produttività agricola e alle rimesse degli emigranti.
- L'aumento dei prezzi agricoli, influenzato da eventi climatici e crescita della domanda, ostacola ulteriori miglioramenti.
- Entro i prossimi 40 anni, la domanda di cibo crescerà del 60% a causa dell'aumento della popolazione mondiale.
Secondo la FAO, l’Organizzazione dell’ONU per l’Alimentazione e l’Agricoltura, il fabbisogno giornaliero di calorie varia da 2000 a 1600, a seconda dell’età, del sesso e del Paese; al di sotto di tale soglia si parla di denutrizione o sottoalimentazione. Oggi le persone che soffrono la fame sono circa 844 milioni, il 12% della popolazione mondiale. La quasi totalità delle persone denutrite vive nei Paesi in via di sviluppo, in particolare in Asia meridionale e orientale e nell'Africa subsahariana: queste tre regioni contano insieme 685 milioni di denutriti, l’81% del totale.
Dal 1990 a oggi il numero totale delle persone sottoalimentate si è ridotto sensibilmente. Nell'Africa subsahariana il numero delle persone denutrite è cresciuto e attualmente quasi un africano su quattro soffre la fame. Piccoli progressi si registrano in Asia meridionale, mentre le riduzioni più consistenti si sono verificate in Asia orientale, Sud-est asiatico e America latina. Nelle regioni sviluppate i numeri della denutrizione sono poco rilevanti; paradossalmente preoccupano quelli dell’ipernutrizione perché 1,5 miliardi di persone nel mondo sono sovrappeso e obese, con gravi conseguenze per la salute e pesanti ricadute sulle spese sanitarie. Secondo la FAO la riduzione del numero dei denutriti a livello globale dipende dai seguenti fattori: la crescita economica dei Paesi in via di sviluppo, che ha migliorato il reddito e quindi l’accesso al cibo; la ripresa della produttività agricola, sostenuta da un aumento degli investimenti pubblici e privati nel settore; e le rimesse degli emigranti che contribuiscono a ridurre la povertà e a migliorare la sicurezza alimentare, perché nelle aree rurali il denaro serve per acquistare attrezzi agricoli e bestiame. La riduzione del numero dei denutriti è però modesta perché alcuni problemi restano irrisolti, primo fra tutti il costante aumento dei prezzi dei prodotti agricoli che dipende da vari fattori: gli eventi climatici estremi, come siccità e alluvioni, causano la perdita dei raccolti e il calo dell’offerta; e l’aumento costante della domanda di beni alimentari, come conseguenza della crescita della popolazione e dell’incremento dei redditi (il benessere fa aumentare i consumi). La domanda di cibo aumenterà del 60% nei prossimi quarant'anni, quando secondo le stime delle Nazioni Unite la Terra sarà popolata da nove miliardi di persone.Domande da interrogazione
- Qual è la situazione attuale della fame nel mondo secondo la FAO?
- Quali sono i fattori che hanno contribuito alla riduzione del numero di persone denutrite a livello globale?
- Quali sono le sfide principali che ostacolano ulteriori progressi nella riduzione della denutrizione?
Attualmente, circa 844 milioni di persone soffrono la fame, rappresentando il 12% della popolazione mondiale, con la maggior parte dei denutriti che vive nei Paesi in via di sviluppo, specialmente in Asia meridionale e orientale e nell'Africa subsahariana.
La riduzione è attribuita alla crescita economica nei Paesi in via di sviluppo, all'aumento della produttività agricola grazie agli investimenti, e alle rimesse degli emigranti che migliorano la sicurezza alimentare.
Le sfide includono l'aumento costante dei prezzi dei prodotti agricoli dovuto a eventi climatici estremi e all'aumento della domanda di cibo, legato alla crescita della popolazione e dei redditi.