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Concetti Chiave

  • La Polonia ha un settore agricolo caratterizzato da un'ampia superficie coltivabile, con il 75% delle aziende agricole gestite con metodi tradizionali. Le principali colture includono cereali, patate e colture industriali come la barbabietola da zucchero.
  • L'allevamento è un settore importante, con una forte presenza di suini e bovini, e un significativo allevamento di cavalli. La pesca fornisce principalmente merluzzi e aringhe.
  • Il sottosuolo polacco è ricco di risorse come carbone, lignite, zolfo e metalli, che coprono quasi interamente il fabbisogno energetico del paese.
  • L'industria è un pilastro dell'economia, impiegando il 37% della forza lavoro e contribuendo al 60% della ricchezza nazionale, con settori chiave come siderurgia, metallurgia, meccanica e chimica.
  • L'artigianato polacco è vivace, con una tradizione nella lavorazione del vetro, della porcellana e della pelle, mantenendo viva l'eredità culturale del paese.

L'economia della Polonia

Agricoltura: La vasta superficie coltivabile (il 47% della superficie nazionale) sopperisce, a livello di quantità di prodotti, alla scarsa modernità del settore. Solo le grandi aziende, infatti, fanno uso di macchinari e di tecnologie avanzate. Queste rappresentano, però, appena il 25% del totale; il restante 75% è costituito da poderi di piccole dimensioni gestiti da coltivatori diretti e condotti con metodi tradizionali.

Le colture più sviluppate sono quelle cerealicole, in particolar modo la segale e l’avena, il frumento e l’orzo. Notevolissima è la produzione di patate, rilevanti quelle di cavoli, cipolle, pomodori e legumi. Fra le colture industriali spiccano quelle della barbabietola da zucchero, della colza, del lino e della canapa.
Allevamento: La Polonia dispone di un consistente patrimonio zootecnico. Prevale l’allevamento dei suini, che ammontano complessivamente a 18.800.000 capi. La zootecnia bovina è in forte espansione e può contare ormai su oltre 7.600.000 capi, di cui la metà da latte. Tipico è l’allevamento dei cavalli. Diffusi sono anche gli animali da cortile. La pesca è discretamente sviluppata. I principali prodotti provenienti dal mare sono merluzzi e aringhe.
Sottosuolo ed energia: Il sottosuolo riserva ingenti risorse: il bacino carbonifero dell’Alta Slesia è uno dei più ricchi d’Europa. L’astrazione di Carbone e lignite consente al Paese di soddisfare quasi interamente il proprio fabbisogno energetico. Oltre al carbone abbondano anche lo zolfo, il rame, lo zinco, il piombo e il salgemma.
Industria e artigianato: Il settore secondario offre lavoro al 37% della popolazione attiva. La disponibilità di energia è alla base della crescita dell’industria, che contribuisce per il 60% circa alla formazione della ricchezza nazionale. Le attività secondarie sviluppano, oltre all’industria estrattiva, anche la siderurgia e la metallurgia. L’industria meccanica, abbastanza articolata, produce autovetture, macchine agricole, materiale ferroviario e si è affermata anche nel campo della cantieristica navale. Le industrie chimiche sfruttano le risorse del sottosuolo per la produzione di fertilizzanti, acidi, soda caustica, gomma e materie plastiche. Fra le industrie di stampo più tradizionale sono abbastanza rilevanti quelle tessili, che hanno il loro maggior centro nella città di Lodz, e quelle alimentari. L’artigianato si mantiene vivace nel campo della lavorazione del vetro, della porcellana, del cuoio e del pellame.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la situazione attuale dell'agricoltura in Polonia?
  2. L'agricoltura in Polonia è caratterizzata da una vasta superficie coltivabile, ma con una scarsa modernità nel settore. Solo il 25% delle aziende utilizza macchinari avanzati, mentre il restante 75% è costituito da piccoli poderi gestiti con metodi tradizionali. Le colture principali includono cereali, patate e colture industriali come la barbabietola da zucchero.

  3. Quali sono le principali risorse del sottosuolo polacco?
  4. La Polonia possiede ingenti risorse nel sottosuolo, tra cui il carbone, la lignite, lo zolfo, il rame, lo zinco, il piombo e il salgemma. Il bacino carbonifero dell'Alta Slesia è uno dei più ricchi d'Europa, permettendo al paese di soddisfare quasi interamente il proprio fabbisogno energetico.

  5. Come contribuisce l'industria alla ricchezza nazionale della Polonia?
  6. L'industria contribuisce per circa il 60% alla formazione della ricchezza nazionale della Polonia. Il settore secondario, che impiega il 37% della popolazione attiva, include l'industria estrattiva, siderurgica, metallurgica, meccanica, chimica, tessile e alimentare, con una vivace attività artigianale.

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