Concetti Chiave
- Il medio corso del fiume è caratterizzato da pendii dolci e dall'incontro degli affluenti, con correnti più forti e maggiore profondità.
- La confluenza è il punto di incontro tra due fiumi, dove le correnti sono più intense.
- Un bacino idrografico comprende il fiume principale e i suoi affluenti, utilizzato per convogliare energia per attività industriali.
- Il basso corso del fiume presenta terreni pianeggianti vicino alla foce, dove si formano meandri e isole sabbiose.
- La foce può essere a delta, come il Po, o a estuario, come il Reno, a seconda della forza delle correnti marine.
Confluenza e foce
Il medio corso del fiume è il tratto in cui i pendii si fanno più dolci e i corsi d’acqua secondari che non arrivano fino al mare diventano affluenti dei fiumi principali, versando le loro acque in essi. Il punto di incontro di due fiumi si chiama confluenza. Si tratta del punto in cui le correnti sono più forti e, di solito, pure quello in cui la profondità è maggiore.
L’area attraversata dal fiume principale e da tutti i suoi affluenti prende il nome di bacino idrografico.
Il basso corso del fiume è il territorio pianeggiante nei pressi della foce, il luogo in cui il fiume riversa le sue acque nel mare. Il lento scorrere del fiume e la lieve pendenza spesso causano la formazione di meandri, ampie curvature del corso d’acqua, e di isole sabbiose composte di detriti.
La foce può essere a delta, quando i detriti del fiume vi si depositano, creando isole sabbiose e dividendo il corso d’acqua in tanti bracci minori. Il Po ha un ampio delta, perché le correnti marine dell’Adriatico sono molto deboli. Il Reno, invece, sfocia nell’Oceano Atlantico, un mare con forti correnti che portano lontano i detriti; perciò la sua foce è a estuario: il fiume si getta in mare senza ramificazioni.