Concetti Chiave
- La vite è una delle coltivazioni arboree più diffuse in Italia, specialmente al sud e nelle isole, contribuendo alla posizione di leadership mondiale dell'Italia nella produzione di vino.
- L'olivo è una coltivazione tipica delle regioni mediterranee d'Italia, con la Puglia, la Sicilia e la Calabria tra i maggiori produttori di olio d'oliva, posizionando l'Italia subito dopo la Spagna nella produzione globale.
- Gli agrumi, in particolare i limoni, sono una coltivazione chiave in Sicilia e altre regioni costiere del sud Italia, con l'Italia che mantiene una forte presenza nei mercati europei nonostante la concorrenza.
- Alberi da frutto come pero, melo e ciliegio prosperano in tutta Italia, sostenendo l'industria delle marmellate che contribuisce all'export nazionale.
- L'Italia è tra i leader mondiali nella produzione di frutta secca, con fichi, mandorle e nocciole particolarmente abbondanti nelle regioni meridionali.
Indice
La vite e il vino in Italia
La vite è tra le piante arboree più diffuse in Italia, specialmente nell’Italia Meridionale e nelle isole. Essa matura ottime uve da tavola, ma soprattutto uve da vino, per la cui produzione l’Italia occupa il primo posto nel mondo, con circa 66 milioni di ettolitri all’anno. Pochissime sono le zone d’Italia che non diano vini rinomati: perciò l’uva da vino e i vini alimentano una delle più fiorenti branche della nostra esportazione.
L'olivo e l'olio d'oliva
Un’altra coltivazione largamente praticata è quella dell’olivo: si tratta di una pianta tipicamente mediterranea, diffusa nelle regioni a clima caldo e nelle zone litoranee della Penisola, specialmente in Puglia, Sicilia, Calabria, Toscana e Liguria. Nella produzione dell’olio d’oliva l’Italia viene subito dopo la Spagna, con circa 3 milioni di quintali all'anno.
Agrumi e frutta in Italia
Anche gli agrumi (aranci, mandarini, limoni ecc.) hanno bisogno di un clima caldo e per questo costituiscono la coltivazione tipica della Sicilia e, in misura minore, di altre regioni costiere dell’Italia meridionale (Calabria, Campania).
Crescono pure in talune strisce litoranee della Liguria, della Toscana e del Lago di Garda. L’Italia ha sempre primeggiato nella produzione e nell'esportazione degli agrumi, specialmente dei limoni. Oggi, per quanto subisca la forte concorrenza di altri Stati mediterranei e americani, si mantiene ancora al secondo posto, dopo la Spagna, sui mercati europei.
Frutta secca e castagne
Altri alberi da frutto, infine, come il pero, il melo, il ciliegio, il susino, il pesco, l’albicocco, il fico, crescono in ogni regione italiana, favoriti dal clima e dalla natura del suolo. Ricordiamo le mele e le pere dell’Emilia Romagna, del Veneto e del Trentino-Alto Adige, le ciliegie della Campania e del Veneto, le albicocche della Liguria e della Campania e le susine dell’Emilia-Romagna e della Campania. Tutte queste frutta alimentano l’industria delle marmellate che dà un buon contributo all'esportazione. Ad esse vanno aggiunte, sia pure in quantità minore, le castagne, delle quali però si fa maggior uso come alimento diretto. Un tempo i castagneti crescevano rigogliosi sulle Prealpi e sugli Appennini; oggi sono ancora abbastanza fitti in Toscana, in Calabria, in Piemonte e in Campania. L’Italia ha uno dei primi posti nel mondo anche per le frutta che si consumano secche: fichi, mandorle e nocciole abbondano nelle regioni meridionali.
Domande da interrogazione
- Quali sono le principali coltivazioni arboree in Italia e dove sono maggiormente diffuse?
- Qual è la posizione dell'Italia nella produzione mondiale di vino e olio d'oliva?
- Quali frutti secchi sono abbondanti in Italia e in quali regioni si trovano principalmente?
Le principali coltivazioni arboree in Italia includono la vite, l'olivo e gli agrumi. La vite è particolarmente diffusa nell'Italia Meridionale e nelle isole, l'olivo è comune nelle regioni a clima caldo come Puglia, Sicilia, Calabria, Toscana e Liguria, mentre gli agrumi sono tipici della Sicilia e di altre regioni costiere meridionali.
L'Italia occupa il primo posto nel mondo per la produzione di vino, con circa 66 milioni di ettolitri all'anno. Nella produzione di olio d'oliva, l'Italia è seconda dopo la Spagna, con circa 3 milioni di quintali all'anno.
In Italia, i fichi, le mandorle e le nocciole sono frutti secchi abbondanti, specialmente nelle regioni meridionali.