Concetti Chiave
- Il clima temperato fresco si trova tra le latitudini 40° e 60°, influenzato dai venti occidentali e dalle correnti marine calde.
- Le temperature sono moderate con inverni miti ed estati fresche, grazie all'effetto mitigante del mare e delle correnti come quella del Golfo.
- Le precipitazioni variano da 800 a 1200 mm annui, con piovosità costante nelle regioni oceaniche e stagionale nelle aree interne.
- La vegetazione tipica comprende foreste di latifoglie decidue e, in zone meno fertili, praterie con arbusti sempreverdi.
- Nell'emisfero meridionale, il clima mostra similitudini con le regioni tropicali, a causa dell'influenza più marcata del mare.
Indice
Caratteristiche del clima temperato fresco
Il clima temperato fresco, caratterizzato dall’assenza di una stagione secca, è diffuso prevalentemente nelle regioni occidentali dei continenti che subiscono l’influsso dei venti occidentali, quelle situate ad una latitudine compresa tra 40° e 60°. Due sono i fattori che condizionano principalmente questo clima: la presenza di masse d’aria dirette dall’oceano verso terra e l’andamento delle correnti marine calde, come quella del Golfo, che attenuano il rigore invernale.
Influenza delle correnti marine
Proprio la presenza delle correnti marine spiega la particolare diffusione di questo clima che si estende verso le alte latitudini, fino al confine con le fredde zone subpolari. L’andamento della temperatura risente anche dell’influenza del mare, che attenua le escursioni nelle regioni costiere. Questi territori perciò hanno inverni miti, estati fresche e umidità abbastanza elevata.
Precipitazioni e variazioni stagionali
Le precipitazioni sono abbastanza frequenti (800-1200 mm annui in media) e sono più intense nelle regioni che presentano rilievi montuosi, che arrestano le masse d’aria oceanica. Nelle regioni oceaniche la piovosità è costante per tutto l’anno, mentre nelle regioni interne, dove le escursioni termiche sono più accentuate, la piovosità si concentra in una sola stagione. Nelle regioni a latitudine minore, che risentono ancora in parte dell’influenza degli anticicloni estivi, la stagione meno umida è quella estiva; a latitudini maggiori, invece, le piogge si riducono in inverno, quando il clima risente della presenza delle alte pressioni invernali. Le temperature invernali non sono mai molto rigide (non scendono quasi mai sotto 2 °C), nonostante queste regioni si trovino a latitudini abbastanza elevate. Nel mese più caldo la temperatura si aggira intorno a 15 °C, mantenendosi su valori abbastanza bassi, a causa principalmente del minor irraggiamento solare.
Vegetazione tipica delle zone climatiche
L’associazione vegetale tipica di queste zone climatiche è la foresta temperata di latifoglie decidue, con querce, olmi, betulle, castagni e aceri, talvolta associati a conifere e a un sottobosco ricco e vario. Nelle zone meno fertili si sviluppa la prateria, vasta distesa di erbe alte che, spostandosi verso le alte latitudini, si arricchisce di arbusti sempreverdi, come ginepri, ginestre ed erica (brughiera della Bretagna, Inghilterra e Scozia).
Clima temperato nell'emisfero meridionale
Nell’emisfero meridionale questo clima si presenta con caratteri più simili a quelli delle regioni tropicali, per l’effetto più evidente del mare.
Domande da interrogazione
- Quali sono i principali fattori che influenzano il clima temperato fresco?
- Come si distribuiscono le precipitazioni nelle regioni con clima temperato fresco?
- Qual è la vegetazione tipica delle zone con clima temperato fresco?
I principali fattori che influenzano il clima temperato fresco sono la presenza di masse d'aria dirette dall'oceano verso terra e l'andamento delle correnti marine calde, come quella del Golfo, che attenuano il rigore invernale.
Le precipitazioni sono abbastanza frequenti e variano tra 800 e 1200 mm annui in media. Nelle regioni oceaniche, la piovosità è costante tutto l'anno, mentre nelle regioni interne si concentra in una sola stagione.
La vegetazione tipica è la foresta temperata di latifoglie decidue, con querce, olmi, betulle, castagni e aceri, talvolta associati a conifere e un sottobosco ricco e vario. Nelle zone meno fertili si sviluppa la prateria, arricchita di arbusti sempreverdi.