Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • I venti si formano per lo spostamento dell'aria da zone di alta a bassa pressione, con la loro velocità influenzata dalla differenza di pressione.
  • I venti si classificano in costanti, periodici e variabili in base alla direzione in cui spirano.
  • I venti costanti, come gli alisei, soffiano sempre nella stessa direzione dai tropici verso l'Equatore.
  • I venti periodici, come monsoni e brezze costiere, cambiano direzione stagionalmente o giornalmente.
  • I venti variabili, tipici di specifiche regioni mediterranee, includono Tramontana, Bora, Scirocco e Maestrale.

Indice

  1. Caratteristiche e classificazione dei venti
  2. Tipi di venti: costanti, periodici e variabili
  3. Venti costanti
  4. Venti periodici
  5. Venti variabili

Caratteristiche e classificazione dei venti

I venti si formano principalmente per lo spostamento dell’aria dalle zone di alta pressione a quelle di bassa pressione. La velocità dei venti dipende dalla differenza di pressione tra queste aree: maggiore è la differenza di pressione, più forti saranno i venti.
Al contrario, venti più deboli indicano una differenza di pressione minore.

Tipi di venti: costanti, periodici e variabili

A seconda della direzione in cui spirano, i venti si distinguono in venti costanti, venti periodici e venti variabili.

Venti costanti

I venti costanti soffiano sempre nella stessa direzione. Un esempio sono gli alisei, che soffiano dai tropici (zone di alta pressione) verso l’Equatore (zona di bassa pressione).

Venti periodici

I venti periodici soffiano alternativamente in due direzioni opposte:

I monsoni, tipici dell'India e del Sud-Est asiatico, soffiano in primavera-estate dal mare alla terra portando piogge, mentre in autunno-inverno soffiano dalla terra verso il mare causando periodi di siccità.
Le brezze delle aree costiere, che soffiano di giorno dal mare verso la terraferma e di notte dalla terra verso il mare, sono un esempio di venti periodici.

Venti variabili

I venti variabili sono caratteristici di una particolare regione e non soffiano sempre nella stessa direzione. Nel Mediterraneo, i navigatori del Medioevo individuarono otto principali direzioni del vento, oggi note nella Rosa dei Venti:
  • Tramontana: vento freddo proveniente da nord;
  • Bora o Grecale: vento da nord-est, soffia spesso nel Mar Adriatico, famosa la bora di Trieste;
  • Levante: vento debole che spira da est a ovest;
  • Scirocco: vento caldo proveniente dal Sahara;
  • Ostro: vento caldo e umido da sud;
  • Libeccio o Africo: vento da sud-ovest, proviene dalle coste della Libia;
  • Ponente o Zefiro: vento fresco che spira da ovest, può portare maltempo;
  • Maestrale: vento freddo e forte da nord-ovest, noto in Sardegna per la sua intensità.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le principali cause della formazione dei venti?
  2. I venti si formano principalmente per lo spostamento dell’aria dalle zone di alta pressione a quelle di bassa pressione, con la velocità che dipende dalla differenza di pressione tra queste aree.

  3. Quali sono le caratteristiche dei venti periodici?
  4. I venti periodici soffiano alternativamente in due direzioni opposte, come i monsoni e le brezze costiere, che cambiano direzione a seconda delle stagioni o del giorno e della notte.

  5. Come vengono classificati i venti variabili nel Mediterraneo?
  6. Nel Mediterraneo, i venti variabili sono classificati in otto principali direzioni note nella Rosa dei Venti, tra cui Tramontana, Bora, Levante, Scirocco, Ostro, Libeccio, Ponente e Maestrale.

Domande e risposte

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