Concetti Chiave
- I venti si formano per lo spostamento dell'aria da zone di alta a bassa pressione, con la loro velocità influenzata dalla differenza di pressione.
- I venti si classificano in costanti, periodici e variabili in base alla direzione in cui spirano.
- I venti costanti, come gli alisei, soffiano sempre nella stessa direzione dai tropici verso l'Equatore.
- I venti periodici, come monsoni e brezze costiere, cambiano direzione stagionalmente o giornalmente.
- I venti variabili, tipici di specifiche regioni mediterranee, includono Tramontana, Bora, Scirocco e Maestrale.
Indice
Caratteristiche e classificazione dei venti
I venti si formano principalmente per lo spostamento dell’aria dalle zone di alta pressione a quelle di bassa pressione. La velocità dei venti dipende dalla differenza di pressione tra queste aree: maggiore è la differenza di pressione, più forti saranno i venti. Al contrario, venti più deboli indicano una differenza di pressione minore.
Tipi di venti: costanti, periodici e variabili
A seconda della direzione in cui spirano, i venti si distinguono in venti costanti, venti periodici e venti variabili.
Venti costanti
I venti costanti soffiano sempre nella stessa direzione. Un esempio sono gli alisei, che soffiano dai tropici (zone di alta pressione) verso l’Equatore (zona di bassa pressione).
Venti periodici
I venti periodici soffiano alternativamente in due direzioni opposte:
I monsoni, tipici dell'India e del Sud-Est asiatico, soffiano in primavera-estate dal mare alla terra portando piogge, mentre in autunno-inverno soffiano dalla terra verso il mare causando periodi di siccità.
Le brezze delle aree costiere, che soffiano di giorno dal mare verso la terraferma e di notte dalla terra verso il mare, sono un esempio di venti periodici.
Venti variabili
I venti variabili sono caratteristici di una particolare regione e non soffiano sempre nella stessa direzione. Nel Mediterraneo, i navigatori del Medioevo individuarono otto principali direzioni del vento, oggi note nella Rosa dei Venti:- Tramontana: vento freddo proveniente da nord;
- Bora o Grecale: vento da nord-est, soffia spesso nel Mar Adriatico, famosa la bora di Trieste;
- Levante: vento debole che spira da est a ovest;
- Scirocco: vento caldo proveniente dal Sahara;
- Ostro: vento caldo e umido da sud;
- Libeccio o Africo: vento da sud-ovest, proviene dalle coste della Libia;
- Ponente o Zefiro: vento fresco che spira da ovest, può portare maltempo;
- Maestrale: vento freddo e forte da nord-ovest, noto in Sardegna per la sua intensità.
Domande da interrogazione
- Quali sono le principali cause della formazione dei venti?
- Quali sono le caratteristiche dei venti periodici?
- Come vengono classificati i venti variabili nel Mediterraneo?
I venti si formano principalmente per lo spostamento dell’aria dalle zone di alta pressione a quelle di bassa pressione, con la velocità che dipende dalla differenza di pressione tra queste aree.
I venti periodici soffiano alternativamente in due direzioni opposte, come i monsoni e le brezze costiere, che cambiano direzione a seconda delle stagioni o del giorno e della notte.
Nel Mediterraneo, i venti variabili sono classificati in otto principali direzioni note nella Rosa dei Venti, tra cui Tramontana, Bora, Levante, Scirocco, Ostro, Libeccio, Ponente e Maestrale.