Esplorazione di ecosistemi globali: pampa, Amazzonia, deserti e monsoni

Caratteristiche della pampa

è una regione arida, stepposa a causa della mancanza si sufficienti precipitazioni e di conseguenza risulta essere rada e cespugliosa, con pochi boschi di carrubi e graminacee spontanee. Si estende principalmente in Argentina ma abbraccia anche altri paesi come il Brasile, l’Uruguay…
Si distingue in pampa orientale, umida e pampa occidentale, secca. La pampa orientale si presenta con lievi ondulazioni arrotondate ed è percorsa da pochi fiumi che non raggiungono mai il mare perché si perdono nel terreno.

Clima e fauna della pampa

La pampa occidentale è caratterizzata da un clima più arido e da zone pianeggianti che si alternano a rilievi notevoli, chiamati sierre pampeane. Qui la vegetazione è in gran parte formata da arbusti e da piante dette xerofiti cioè capaci di vivere in zone povere d’acqua e molto calde. Gli inverni sono freddi e ma senza eccessi e le estati molto molto calde e umide. La pampa è inoltre un deserto popolato da vari animali come lama, animali selvatici, volpi (tra cui una specie in via di estinzione), anatre, cervi, cinghiali, lepri.

Foresta amazzonica e biodiversità

è una foresta equatoriale situata nel bacino amazzonico in Sud America. Con una superficie di 5,5 milioni di km² è la foresta più grande del mondo. Copre nove paesi, principalmente il Brasile: quasi i due terzi della sua superficie totale sono in Brasile (63%); il terzo rimanente è condiviso da Perù (13%), Colombia (10%) e, in misura minore, Ecuador, Venezuela, Suriname, Guyana e Bolivia.

Minacce e protezione dell'Amazzonia

Composta da circa 390 miliardi di alberi e 16.000 specie diverse, la foresta amazzonica è il più grande contenitore di biodiversità nel mondo. Questo immenso territorio è minacciato dalla deforestazione: dal 1970, circa il 18% della foresta originaria è scomparso a causa della deforestazione e delle attività umane.

Per preservare questo ecosistema, varie parti della foresta amazzonica sono protette e 3 di esse sono incluse nella lista del patrimonio mondiale dell'UNESCO.

Biodiversità dell'Amazzonia

L'Amazzonia rappresenta l'ecosistema più ricco al mondo di biodiversità: numerosissime specie di flora e di fauna vivono in questa immensa foresta, tra cui circa 60.000 specie di piante, più di 1.000 specie di uccelli e oltre 300 specie di mammiferi; gli anfibi superano le 400 specie, mentre si contano quasi 400 specie di rettili e sono circa 2,5 milioni le specie di insetti.

Fiume e popolazioni dell'Amazzonia

La foresta amazzonica è attraversata da uno dei fiumi più grandi del mondo, il Rio delle Amazzoni, in cui vivono 2.000 specie di pesci d'acqua dolce e particolari specie di mammiferi acquatici come il delfino rosa e la lontra gigante. Ma gli animali non sono gli unici abitanti della foresta, che è caratterizzata da una significativa presenza umana: qui vivono 20 milioni di persone, appartenenti a popolazioni indigene. La regione amazzonica è caratterizzata da un clima umido equatoriale con temperature elevate e umidità elevata.

Regione dei Grandi Laghi

dell'America settentrionale sono un complesso di cinque laghi d'acqua dolce che costituiscono una sorta di mare interno compreso fra gli Stati Uniti d'America ed il Canada. Danno il nome all'omonimo territorio che li comprende detta regione dei Grandi Laghi, posta al confine di Stati Uniti e Canada e costituiscono insieme tra le più grandi riserve di acqua dolce della Terra.

Economia e traffico dei Grandi Laghi

La regione dei Grandi Laghi americani è un'area di un'economia altamente sviluppata. Sulle sue sponde sorgono città molto ricche e fiorenti industrie che trasportano le loro merci attraverso questi laghi interni. Il traffico fluviale è interrotto in inverno a causa dell'acqua gelida. Ecco i cinque laghi nel dettaglio.

Dettagli sui Grandi Laghi

I laghi sono Ontario, Michigan, Superiore, Erie e Huron.

Il lago Superiore: si trova a cavallo fra gli Stati Uniti (Minnesota, Michigan e Wisconsin) e il Canada (Ontario), ed è il più grande e più profondo. Ha una lunghezza e una larghezza massima rispettivamente di 563 km e 257 km. La sua profondità media è di 149 m, raggiungendo 406 m. Ha un volume di 12.232 chilometri cubi e una costa 4.393 km, isole comprese.

Il lago Michigan: è l'unico che è in un solo paese (Stati Uniti) e il secondo per volume. Ha una superficie di 57.750 chilometri quadrati, diventando così il più grande lago appartenente ad un singolo paese e il quinto a livello mondiale. La sua profondità massima è di 281 m. Il suo volume è 4.918 chilometri cubi.

Il lago Huron: al confine fra i due paesi, è il secondo per superficie. Comprende le baie di Georgia e Saginaw, occupa una superficie di 59,570 chilometri quadrati, di cui 36.001 chilometri quadrati appartengono al Canada. Il bacino lacustre occupa circa 134.000 km2. Ha una lunghezza e una larghezza massima di 332 e 295 km rispettivamente. La sua profondità massima è di 229 metri. La sua superficie si trova a 176 m sul livello del mare.

Il lago Erie: è un lago in superficie visto che si trova a 173 metri sul livello del mare. La sua lunghezza è 388 km, larghezza 92 km, l'area di 25.700 chilometri quadrati, la profondità media di 19 m ed il volume di 488 chilometri cubi. Ha una profondità massima di 64 m, ma tutta la sua zona occidentale è meno di 20 m, con una media di soli 13 m.

Il lago Ontario: è il più piccolo in zona con 18.960 km². Si trova all'estremità orientale del sistema dei Grandi Laghi. Quasi tutto in Canada. Supera tuttavia il lago Erie in termini di volume, con 1.639 km³. Per le sue dimensioni è il quattordicesimo lago in tutto il mondo e ha una linea costiera di 1.146 km. La sua lunghezza è 311 km e larghezza di 86 km. La sua profondità media è di 86 metri e la massima di 244 m, il terzo più grande nel sistema.

Fauna e flora dei Grandi Laghi

La fauna: nei fondi costieri, rocciosi o sabbiosi, vivono larve d’Insetti, diverse specie di Molluschi, Oligocheti, Irudinei, Planarie, inoltre molti pesci costieri che non si spingono oltre i 10 m di profondità e le loro larve, l’aringa di lago, lo storione, il luccio ecc. Principalmente troviamo volpi bianche, anatre bianche, marmotte, lontre, aironi e uccelli marini. Come flora abbiamo foreste di conifere e piccoli arbusti sempreverdi resistenti a temperature rigide, infatti in inverno si registra un lungo periodo di glaciazione.

Sahara: il più grande deserto caldo

situato nell’Africa settentrionale, è il più grande deserto caldo della Terra. Si estende dall’Oceano Atlantico al Mar Rosso per una lunghezza di 5000 km, interrotto solo dalla Valle del Nilo, e per una larghezza pari a 1500-2000 km dal Mediterraneo fino alle regioni centrali del continente africano, dove il suo confine è in alcuni casi incerto e stabilito da fattori climatici. Il clima è di tipo desertico. Con una temperatura media di 20.2 °C, Luglio è il mese più caldo dell'anno. 11.8 °C è la temperatura media di Dicembre. Si tratta della temperatura media più bassa di tutto l'anno.

Paesaggi e clima del Sahara

L’aspetto del Sahara non è uniforme, è infatti possibile individuare tre diversi tipi di paesaggio:

Erg: situato nel zona centrale del deserto e formato dalle caratteristiche dune di sabbia.

Serir: strato di ciottoli e ghiaia.

Hammada: distesa di roccia liscia e lavorata dai venti, spesso frammentata in schegge acute e taglienti.

Sono presenti anche massicci elevati, che si possono far cominciare dal deserto Arabico e sono rappresentati dal Auenat Gebel (1934 m), dal Tibesti (3415 m), dall’Aïr (1800 m), dall’Hoggar (2918 m), dall’Adrar des Ifoghas, dall’Adrar della Mauritania. Per quanto riguarda la presenza idrica, il Sahara è attraversato da valli dissecate e fiumi fossili, detti uidian, orientati Verso il Niger, il lago Ciad, il Nilo e altri bacini chiusi, nei quali scorre l’acqua solo quando si verificano precipitazioni abbondanti. Il deserto è dunque privo di una circolazione idrica superficiale continua, ma è attraversato, in tutta la sua estensione, da falde situate a diverse profondità, alle quali è legata l’esistenza delle oasi.

Flora e fauna del Sahara

A causa della rarità dell'acqua, il Sahara è quasi privo di flora, della vegetazione mediterranea che copriva le montagne del Sahara prima che diventasse un deserto, rimane solo l'oleandro ed il cipresso del Tassili, in prossimità dei guelta.

Si possono trovare alcuni arbusti isolati (tamerici, acacie) nel letto degli oued. 
La palma da datteri, introdotta dagli arabi, è indispensabile all'esistenza dell'uomo nelle oasi: i datteri sono un alimento molto energetico, i tronchi servono alla fabbricazione delle travi, il fogliame serve alla fabbricazione di cesti, corde, trecce e coperture per le capanne, … protegge dal sole gli alberi da frutto che, a loro volta, riparano le culture orticole.

Gli animali emblematici del deserto sono l'addax, la gazzella doncas ed il fennec.
Il principale animale del Sahara rimane il dromedario. Senza di lui, l'uomo non avrebbe potuto assolutamente vivere nel Sahara. In effetti, egli ha un'eccezionale resistenza al caldo ed alla sete: anche quando la temperatura supera i 50°, può rimanere senza bere parecchi giorni di seguito. Il dromedario da soma, più massiccio del dromedario da sella, può portare fino a 250 kg di merce.

Deserto di Gobi e clima

Il deserto di Gobi è per estensione il secondo sulla Terra, dopo il Sahara, si trova fra il Pamir e il Kirghizistan a ovest, la Manciuria a est. A nord i suoi limiti sono segnati, praticamente, dal confine tra la Mongolia e la Siberia. A sud si addentra nel territorio della Cina. Occupa quindi gran parte della Mongolia e si estende verso ovest e verso sud. È lungo circa 3500 chilometri, largo nel punto massimo quasi mille. Occupa all'incirca un'area di 2 milioni di kmq.

II Gobi è quasi completamente circondato da montagne, perciò i venti provenienti da ogni parte perdono contro le barriere montuose buona parte dell'umidità. Quelli provenienti dall'interno tendono ad asportare l'umidità piuttosto che a depositarvela. In molte ore della giornata l'orizzonte appare vicinissimo e si viaggia per ore per raggiungere certe piccole scabrosità del terreno viste con assoluta nitidezza sul culmine delle collinette. Questa terribile trasparenza è dovuta all'assoluta mancanza di vapore acqueo. La siccità dell'aria è tremenda, uccide in poche ore gli animali che non riescono a trovare acqua. Anche per questo motivo, gli sbalzi di temperatura sono enormi: il Gobi è un deserto freddo, sia per l'altitudine, sia perché si trova in una zona molto continentale e posta piuttosto a nord. In inverno si scende infatti a 26, 30 e anche 40 gradi sotto zero. Durante l'estate, invece, quando il sole batte sulle rocce, la temperatura sale anche a 39 gradi. Le piogge sono molto scarse: vanno dai 100 millimetri annui nelle zone più basse, ai 200 millimetri nelle aree periferiche più elevate.

Fauna e flora del Gobi

Nella fauna troviamo diverse specie di animali come: il cammello selvatico, l’orso del Gobi, il gerbillo della Mongolia, l’asino selvatico asiatico e il cavallo del Przewalski.

La flora è caratterizzata da zolle di graminacee sparse e discontinue, miste a piccoli arbusti; talvolta l'insieme delle specie vegetali è molto simile a quello dei limitrofi semideserti centrasiatici, ma nelle zone più aride le piante sono molto più sparse, con enormi vuoti di vegetazione.

Monsoni e regioni influenzate

i monsoni sono venti periodici che interessano le regioni subtropicali, tropicali e in particolare l'Oceano Indiano; in inverno spira verso gli oceani, in estate verso il continente causando grandi piogge. Le regioni monsoniche sono l’India, il Sud-Est asiatico e la Cina meridionale che sono tra le zone più popolate del Mondo. La vegetazione tipica delle regioni monsoniche è la giungla, simile alla foresta pluviale ma più aperta e meno ricca di specie. Le temperature sono anche più alte di quelle delle regioni a clima equatoriale e oscillano tra 20 e 28 gradi.

Clima e vegetazione monsonica

La flora è la steppa tropicale, simile alla vegetazione del deserto, e la fauna è rappresentata da animale in grado di spostarsi velocemente alla ricerca di pascoli.

Il clima monsonico è pesantemente influenzato dal vento. La stagione secca è priva di precipitazioni anche se è compensata dall’umidità.