ZiedSarrat
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Concetti Chiave

  • La circolazione a bassa quota si verifica sotto i 3000-5000 metri, influenzata da rotazione terrestre e attrito.
  • La cella convettiva globale si frammenta in tre coppie: polare, temperata (o di Ferrel) ed equatoriale (o di Hadley).
  • Zona di bassa pressione equatoriale porta a abbondanti precipitazioni vicino all'Equatore.
  • Alta pressione subtropicale tra 20° e 35° di latitudine N e S è sede dei principali deserti.
  • Venti occidentali prevalgono alle medie latitudini, mentre venti orientali polari interessano le alte latitudini.

Indice

  1. Circolazione atmosferica a bassa quota
  2. Effetto della rotazione terrestre
  3. Dinamiche atmosferiche equatoriali
  4. Venti e pressioni globali

Circolazione atmosferica a bassa quota

Viene definita circolazione a bassa quota quella che si verifica sotto i 3000-5000m di altezza. Se i flussi d’aria non risentissero dell’effetto Coriolis e dell’attrito, cioè della conformazione del territorio, l’aria equatoriale, riscaldata, si alzerebbe in quota fino a raggiungere la tropopausa che, agendo come un coperchio, la farebbe deviare verso i poli. Ai poli d’aria raffreddata scenderebbe, diffondendosi al suolo in tutte le direzioni e spostandosi nuovamente verso l’Equatore, dove, riscaldata di nuovo, ricomincerebbe il suo viaggio. Per convenzione, l’aria fluirebbe in modo circolare verso i poli ad alta quota e verso l’Equatore al suolo, proprio come fa l’acqua in una pentola messa a scaldare sul fuoco.

Effetto della rotazione terrestre

In realtà, per effetto della rotazione terrestre, questa grande cella convettiva si frammenta in celle più piccole. Tre coppie di celle convettive ridistribuiscono il calore sul pianeta in rotazione: la cella polare, la cella temperata (o cella di Ferrel) e la cella equatoriale (o cella di Hadley).

Dinamiche atmosferiche equatoriali

Vicino all’Equatore, l’aria ascendente è associata alla zona di bassa pressione equatoriale, caratterizzata da abbondanti precipitazioni.

L’aria che discende nuovamente verso il suolo, tra i 20° e i 35° di latitudine N e S, ha perso gran parte della sua umidità: si formano due fasce di alta pressione subtropicale. A queste latitudini si trovano i maggiori deserti della Terra. Da qui, l’aria che si sposta verso l’Equatore viene deviata dall’effetto Coriolis e origina gli alisei (venti costanti e regolari).

Venti e pressioni globali

Invece, l’aria che si sposta verso le zone di bassa pressione subpolare dà luogo ai venti occidentali prevalenti delle medie latitudini. L’aria fredda che scende dalla zona di alta pressione polare verso la zona di bassa pressione subpolare forma i venti orientali polari. Essi incontrano venti occidentali, più caldi, in una zona detta fronte polare.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il ruolo dell'effetto Coriolis nella circolazione atmosferica?
  2. L'effetto Coriolis frammenta la grande cella convettiva in celle più piccole, come la cella polare, la cella temperata e la cella equatoriale, ridistribuendo il calore sul pianeta.

  3. Come si formano gli alisei e dove si trovano?
  4. Gli alisei si formano quando l'aria si sposta verso l'Equatore e viene deviata dall'effetto Coriolis. Si trovano tra i 20° e i 35° di latitudine N e S, dove si formano fasce di alta pressione subtropicale.

  5. Quali sono le caratteristiche dei venti nelle medie e alte latitudini?
  6. Nelle medie latitudini, i venti occidentali prevalenti si formano spostandosi verso le zone di bassa pressione subpolare. Nelle alte latitudini, i venti orientali polari si formano quando l'aria fredda scende dalla zona di alta pressione polare verso la zona di bassa pressione subpolare.

Domande e risposte

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