Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • Il movimento naturale della popolazione è determinato dalla differenza tra nascite e decessi, integrato dal movimento migratorio.
  • Il tasso di natalità è influenzato dal livello di sviluppo economico, tendenzialmente più basso nei paesi industrializzati e più alto in quelli meno sviluppati.
  • Alcuni stati adottano politiche per incentivare le nascite, come misure fiscali, mentre altri cercano di limitarle, come avvenuto in Cina con la politica del figlio unico.
  • La diminuzione volontaria della natalità è più comune in paesi con progresso economico e sociale avanzato, mentre le politiche coercitive hanno risultati variabili.
  • In paesi come la Francia, politiche favorevoli alla famiglia hanno portato a un recente aumento della natalità, a differenza di altre nazioni con saldo demografico stabile.

Demografia: la natalità

La tendenza di una popolazione a crescere o a decrescere, innanzitutto deriva dalla differenza fra il numero delle nascite e quello dei decessi, chiamato anche movimento naturale della popolazione. A questo dato occorre aggiungere il movimento migratorio, cioè la differenza fra l’immigrazione e l’emigrazione. Il tasso di natalità, per un paese o una regione è dato dal numero annuale delle nascite rapportato a 1000 abitanti.
Nei secoli scorsi il tasso di natalità era piuttosto elevato ovunque e generalmente sfiorava o superava il 40/1000. Nei paesi più evoluti ed industrializzati, invece, esso ha tendenza a diminuire a tal punto che in alcuni casi gli Stati intervengono con misure fiscali od altro atte a favorire l’incremento delle nascite. Molto spesso è fra le popolazioni più povere che troviamo il tasso di natalità più elevato (cfr. Angola e Niger che arrivano al 44/1000, da dati risalenti al gennaio 2018).
La limitazione delle nascite è un aspetto delle civiltà più progredite che hanno un livello di vita generale abbastanza elevato ed è proprio in questi casi che la natalità è molto più debole. Infatti, quando due gruppi umani diversi coabitano nello stesso paese, le statistiche ci confermano che nel gruppo più progredito il tasso di natalità è inferiore. In alcuni paesi i tassi di natalità variano rapidamente in un senso o nell’altro. In Francia, per esempio il recente aumento è dovuto all’applicazione di una legislazione particolarmente favorevole alle famiglia che invece in Italia, pur trovandosi con un saldo demografico vicino allo 0 non si ha. Al contrario esistono paesi che, essendo troppo popolati, ha cercato di limitare le nascite. E’ il caso della Cina che qualche anno impose l’obbligo del figlio unico, normativa che ora è stata rivista. Tuttavia, si può constatare che la diminuzione volontaria della natalità e non coercitiva come in Cina, può essere realizzata solo nei paesi che hanno raggiunto un certo progresso economico e sociale. Prendiamo come esempio l’ India in cui malgrado gli sforzi di propaganda e volti ad educare le coppie, la politica del controllo delle nascite non ha dato risultati significativi negli ultimi dieci anni.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la principale causa della crescita o decrescita di una popolazione?
  2. La crescita o decrescita di una popolazione deriva principalmente dalla differenza tra il numero delle nascite e quello dei decessi, noto come movimento naturale della popolazione, a cui si aggiunge il movimento migratorio.

  3. Come varia il tasso di natalità nei paesi più evoluti rispetto a quelli più poveri?
  4. Nei paesi più evoluti e industrializzati, il tasso di natalità tende a diminuire, mentre nelle popolazioni più povere si riscontra un tasso di natalità più elevato.

  5. Quali misure adottano alcuni paesi per influenzare il tasso di natalità?
  6. Alcuni paesi adottano misure fiscali o altre politiche per favorire l'incremento delle nascite, mentre altri, come la Cina in passato, hanno imposto limitazioni come la politica del figlio unico.

Domande e risposte

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