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Concetti Chiave

  • La crescita demografica globale è influenzata da tre situazioni: forte crescita nei paesi meno sviluppati, rallentamento nei paesi a sviluppo intermedio, e crescita zero o declino nei paesi sviluppati.
  • La popolazione aumenta quando il tasso di natalità supera quello di mortalità, con paesi meno sviluppati che registrano natalità elevate a causa della necessità di forza lavoro agricola.
  • Il tasso di mortalità infantile e la speranza di vita sono indicatori chiave delle condizioni sanitarie e di vita, con valori più favorevoli nei paesi sviluppati.
  • Le Nazioni Unite prevedono un calo della fertilità e un aumento della speranza di vita, con una stabilizzazione della popolazione globale dopo il 2100.
  • La storia demografica ha visto fasi di crescita e declino, con un boom demografico avviato dalla rivoluzione industriale grazie ai progressi tecnologici e medici.

Dinamica demografica

L’Agenzia dell’Onu che si occupa di demografia si chiama United Nations population Division. Non è possibile individuare il numero di persone preciso presenti sulla Terra, perché non è possibile eseguire alla stessa data in tutti i paesi del mondo un vero e proprio censimento. Senza contare che il tasso di crescita naturale è attualmente pari al 1,14% anno. L'attuale tasso di crescita rappresenta la media dei valori che si registrano nelle diverse aree del pianeta.

In particolare, possiamo notare l'esistenza di tre situazioni relativamente omogenee: 1) i paesi meno sviluppati registrano una forte crescita demografica, con tassi superiori al 2 o addirittura al 3% anno, tali da portare al doppio della loro popolazione nell'arco di pochi decenni; 2) i paesi a sviluppo intermedio che registrano un rallentamento della crescita, con tassi inferiori al 2 o anche all'un per cento anno; 3) i paesi maggiormente sviluppati sono prossimi alla crescita zero e talvolta subiscono un declino della popolazione. Queste tre situazioni corrispondono alle fasi del modello della transizione demografica, che analizza la dinamica della popolazione nel tempo, legandoli alle fasi evolutive dell'economia.

La popolazione cresce quando il tasso di natalità supera il tasso di mortalità, mentre è stabile quando natalità e mortalità si equivalgono. Ebbene, nei paesi poveri la mortalità, pur superiore a quella dei paesi ricchi, è in calo rispetto al passato, grazie al miglioramento delle condizioni igieniche e alla crescente diffusione della medicina moderna. Infatti quasi ovunque si praticano le vaccinazioni obbligatorie. Per quanto riguarda la natalità, le differenze sono maggiori. Nei paesi meno sviluppati la popolazione vive soprattutto di agricoltura, attività che nelle sue forme tradizionali richiede molta forza lavoro. Ciò induce a procreare un numero elevato di figli. Nei paesi sviluppati, invece, la maggior parte della popolazione vive in città e si dedica alle attività industriali e terziarie. La crescita demografica e anche legata al tasso di fecondità. Perché una popolazione rimanga stabile è necessario che il suo valore sia pari al tasso di sostituzione. La crescita demografica distinte anche del tasso di mortalità infantile, un indicatore significativo delle condizioni igieniche e sanitarie di una popolazione virgola nonché della disposizione di cibo di una popolazione. Non a caso i paesi sviluppati presentano valori sempre inferiori a 10 su 1000, mentre in alcuni Stati dell’Africa si supera spesso il 100 su 1000. Altrettanto significativo il confronto sulla speranza di vita. Questo indicatore varia in ragione del sesso e soprattutto delle condizioni di vita.
Le Nazioni Unite stimano che nel corso di questo secolo la fertilità continuerà a calare e che la speranza di vita tenderà a salire in ogni paese. La popolazione continuerà dunque ad aumentare, sia pure a un ritmo più blando. Dopo il 2100 la popolazione umana si avvierà a una stabilizzazione, anche se rimarrà comunque insoluto il problema dello squilibrio tra popolazione e risorse. Nel 2050 infatti più di 8 miliardi di persone vivranno nei Paesi a basso sviluppo economico.
Nel Neolitico, quando nacque l'agricoltura e l'allevamento, si ebbe una prima fase di crescita che avrebbe portato gli abitanti della Terra al valore di circa 200 milioni. All'inizio del Medioevo si verifica un calo demografico, probabilmente come conseguenza della migrazione di alcuni popoli asiatici verso occidente. A partire dal XI secolo la popolazione mondiale registra una nuova crescita, interrotta però da collassi demografici, dovuti a guerre, carestie ed epidemie. Agli inizi dell’età moderna, presa avvio una definitiva crescita della popolazione mondiale. Il ritmo d’incremento si impenna nella seconda metà del Settecento, con l’avvento della rivoluzione industriale. Due fattori provocarono un forte calo della mortalità: l’aumento delle risorse naturali, reso possibile dalle nuove tecnologie e i progressi della medicina e delle pratiche igieniche. Iniziato in Europa e poi esteso al resto del mondo, questo fenomeno accelerò fino a trasformarsi in un boom demografico.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il ruolo della United Nations Population Division nella demografia globale?
  2. L'Agenzia dell'Onu, chiamata United Nations Population Division, si occupa di studiare e analizzare le dinamiche demografiche globali, anche se non è possibile determinare il numero esatto di persone sulla Terra a causa delle difficoltà di eseguire un censimento simultaneo in tutti i paesi.

  3. Quali sono le tre situazioni demografiche principali nel mondo?
  4. Le tre situazioni demografiche principali sono: 1) forte crescita nei paesi meno sviluppati, 2) rallentamento della crescita nei paesi a sviluppo intermedio, e 3) crescita zero o declino nei paesi sviluppati, in linea con le fasi del modello della transizione demografica.

  5. Come influiscono le condizioni igieniche e sanitarie sulla crescita demografica nei paesi poveri?
  6. Nei paesi poveri, la mortalità è in calo grazie al miglioramento delle condizioni igieniche e alla diffusione della medicina moderna, come le vaccinazioni obbligatorie, contribuendo così alla crescita demografica.

  7. Quali sono le previsioni delle Nazioni Unite riguardo alla fertilità e alla speranza di vita nel futuro?
  8. Le Nazioni Unite stimano che la fertilità continuerà a calare e la speranza di vita aumenterà in ogni paese, portando a una crescita demografica più lenta e a una stabilizzazione della popolazione dopo il 2100.

  9. Quali eventi storici hanno influenzato la crescita demografica nel passato?
  10. Eventi storici come l'avvento dell'agricoltura nel Neolitico, le migrazioni nel Medioevo, e la rivoluzione industriale nel Settecento hanno influenzato la crescita demografica, con quest'ultima che ha portato a un boom demografico grazie ai progressi tecnologici e medici.

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