Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • L'agricoltura in Europa varia tra regioni occidentali altamente meccanizzate e regioni orientali meno sviluppate, con differenze significative nelle tecniche e nella produttività.
  • Le coltivazioni principali includono cereali come mais e frumento, oltre a piante industriali come barbabietola da zucchero, girasole e luppolo.
  • L'allevamento bovino è prevalente nelle aree umide occidentali, mentre nelle steppe aride orientali dominano ovini ed equini.
  • L'industria è concentrata principalmente nel cuore produttivo del continente, in regioni come il bacino del Reno e la Ruhr, con insediamenti significativi anche in Slesia, Mosca e Ucraina meridionale.
  • Il settore terziario è cresciuto rapidamente in Europa occidentale post-seconda guerra mondiale, mentre in Europa orientale si è sviluppato più recentemente, soprattutto nei servizi privati dopo la caduta del comunismo.

Indice

  1. L'importanza dell'agricoltura
  2. Differenze regionali nell'agricoltura
  3. Diffusione dell'allevamento
  4. Sviluppo del settore terziario

L'importanza dell'agricoltura

L’agricoltura rappresenta un settore trainante nell’economia di molte regioni dell’area continentale. Le coltivazioni principali sono costituite dai cereali, in particolare dal mais nelle zone più umide, e dal frumento, diffuso anche nelle zone più asciutte perché resistente alle scarse precipitazioni. Grande importanza hanno assunto pure le coltivazioni di piante industriali come la barbabietola da zucchero, il girasole e il luppolo (per produrre la birra).

Differenze regionali nell'agricoltura

Considerevoli differenze sussistono fra le regioni occidentali e quelle orientali: l’agricoltura nelle zone occidentali è altamente meccanizzata, produttiva e redditizia, mentre nelle zone orientali è condotta con sistemi più arretrati, è meno meccanizzata e occupa un maggior numero di addetti.

Diffusione dell'allevamento

L’allevamento è largamente diffuso: nell’area occidentale, dove il clima più umido favorisce la crescita del manto erboso, prevale l’allevamento di bovini; nei territori della steppa arida, storicamente regno dei popoli nomadi, prevale, invece, quello degli ovini e degli equini.
Una caratteristica dell’Europa continentale è l’alto grado di concentrazione dell’industria, specie in quello che è considerato il «cuore produttivo» del continente, cioè la zona del centro-nord (comprendente il bacino del Reno, la Ruhr, la Baviera, la Sassonia).

Insediamenti industriali consistenti si trovano anche in Slesia (Polonia), nella zona di Mosca (Russia) e nell’Ucraina meridionale.

Sviluppo del settore terziario

Il settore terziario si è sviluppato in modo non uniforme nei territori della regione continentale. Nell’Europa occidentale, dopo la fine della seconda guerra mondiale, si è verificata una forte e continua crescita del settore, tanto che oggi vi è occupata la maggior parte della popolazione; mentre nell’Europa orientale si è sviluppato dapprima nei servizi pubblici (sanità, istruzione, gestione dello Stato) e solo dagli anni Novanta del secolo scorso, dopo la caduta dei regimi comunisti, anche nei servizi curati dai privati.

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